Ricercato, a Fattitaliani Androman presenta le due facce del nuovo singolo. L'intervista

“Ricercato” è il nuovo singolo di Androman, un viaggio introspettivo dove a colpire sono le intenzioni, i dubbi e le parole taglienti. Si presenta come un brano dallo stile accurato che raccoglie diverse contaminazioni che vanno dal rock-techno al rap e al pop.

Come una medaglia questo brano presenta due facce, a partire dal titolo, Ricercato, provocatorio nell’espressione del giudizio tra le persone, e stilistico per quanto riguarda la ricerca in suoni e parole delle sue canzoni.

Abbiamo intervistato per voi il cantautore. Ecco cosa ci ha raccontato.

Ciao, grazie di essere qui con noi. Parlaci di te e di come è nata la tua passione per la musica?

La passione per la musica è nata da bambino guardando mio padre fare il dj alle feste, i giorni dopo mi attaccavo di nascosto al suo computer per scaricarmi tutte le canzoni delle sere prima che volevo risentire nell’mp3. Ho sempre cercato poi di immaginarle mie e di rifarle suonando a tavola con le forchette oppure nella cameretta con qualsiasi cosa potesse suonare, ero insopportabile ma promettevo bene già da allora.

Qual è il messaggio che vuoi lanciare con la tua musica?

Sono tanti i messaggi che vorrei trasmettere con la mia musica, per me è importante dare all’ascoltatore ciò di cui ha più bisogno nel momento in cui preme play su una mia canzone.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile?

Ad oggi per fortuna riesco a trovare ispirazione in molti musicisti, mi piace ricercarne di nuovi ma anche ascoltare i più affermati. Ieri come oggi prendo molta ispirazione da Stromae e Jovanotti.


Di cosa parla il tuo nuovo singolo e cosa vuole trasmettere?

Con il nuovo singolo voglio esprimere il senso di ricerca della musica e dare continuità, come per i precedenti, al concetto di ricerca interiore. Come una medaglia “Ricercato” presenta due facce, provocatoria nell’espressione del giudizio tra le persone, e stilistica per quanto riguarda la ricerca in suoni e parole delle mie canzoni.

Al singolo si accompagna anche un videoclip. Ce ne vuoi parlare?

Il videoclip è il sequel del girato del brano precedente, “Ancorami”, in cui viene descritto tra musica e interpretazione, un avvincente scontro di personalità, tra il buono e il cattivo, chi deve restare? Da “Ancorami” dove mi faccio giustizia da solo, in tutti i sensi, a fuggitivo questa volta, per aver commesso quel cinematico omicidio nei confronti della mia “parte peggiore”. Ma qui il dubbio che mi dissuade è diverso ed avvincente al tempo stesso; “Ho ucciso la parte peggiore di me, ma se l’ho uccisa il peggiore chi è?”. Una domanda rivolta a ciò che metaforicamente resta di me, ma anche al pubblico, un invito a riflettere. Con questi due episodi completo la mia personale raffigurazione cinematica del giudizio interiore.

Che progetti hai per il futuro?

Un nuovo singolo è alle porte e pronto ad uscire, insieme alla mia voglia di esibirmi in live. Tanti concerti e nuovi singoli da pubblicare in un album.

 

Fattitaliani

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