Protagonista alla 58ma Biennale di Venezia nel Padiglione Venezuela, Ricardo Garcia presenta per la prima volta a Milano recenti lavori che si focalizzano su problemi umanitari quali il dramma dei NINOS SOLDADO. In mostra circa 15 lavori su carta di tre formati: 6 di grande e medio formato e 9 sketches che denunciano l’orrore della Guerra e il pericolo della perdita dei diritti essenziali per i bambini precisati nella “Convenzione sui diritti dell’infanzia” stipulata dall’Unicef il 20 novembre 1989. I “bambini soldato”, immortalati dall’artista mostrano volti sofferenti ed emaciati, rimandano alla nostra memoria le figure del periodo blu picassiano. L’esposizione intende dunque porre l’attenzione sull’importanza di proteggere i bambini e di garantire i diritti essenziali per preservare l’innocenza.
I lavori fanno parte di un progetto più ampio dal titolo “Transito al 9no Circulo” che allude al nono girone dell’Inferno nel quale Dante e il poeta Virgilio incontrano i traditori e i fraudolenti, eternamente intrappolati nel ghiaccio. La letteratura universale ha sempre costituito una fonte di ispirazione per l’artista nell’analisi della condizione umana e sociale, la Divina Commedia è un punto di riferimento essenziale (come avviene anche per la serie “Dante soy yo” presentata al Museo de Arte Contemporáneo - MAC di Caracas nel 2016).
Ricardo Garcia osserva con coraggio l’orrore delle guerre che il mondo ha sperimentato e che, purtroppo, sta ancora sperimentando: il dramma dei civili innocenti coinvolti nei conflitti, coloro che sono costretti a fuggire e abbandonare le loro case e le loro famiglie; chi si trova a combattere suo malgrado, come i bambini o i ragazzi costretti a imbracciare un fucile e compiere l’ultima azione possibile: uccidere. Nella sua arte, inserendosi nella tradizione pittorica del suo paese, il messaggio prevale sullo stile che nel suo caso è figurativo con richiami al muralismo messicano di Diego Rivera.
|