“Dopo l’incidente e dopo aver razionalizzato l’accaduto - afferma Angelo Gigli - un
giorno appoggio le pellicole sul tavolo in una sequenza causale, lentamente, e
senza fermarmi mi avvicino al lentino, spostandolo nervosamente in lungo e in
largo sul piano luminoso. Succede qualcosa… mi tornano alla mente le goccioline
d’acqua, la loro unicità, la loro fugacità la loro bellezza. Ho preso coscienza
del fatto che il mio materiale non si è danneggiato, ma trasformato. Da qui è
nato Relicfilms. Ci tengo a sottolineare che non è un libro fotografico, ma un
invito a conservare la memoria di quello che è stato cogliendone la bellezza
che con l’avvento del digitale – di cui sono stato pioniere nel 1998 – ci ha
portato un po’ a perdere. La preparazione, il cogliere l’attimo, tutto quello
che amavo quando ho iniziato a fare il fotografo ho deciso di raccontarlo in
questo volume”.
Duecento pagine di emozioni, sensazioni, consapevolezze,
trasformazioni culturali.
Tutti concetti che si definiscono attraverso l’alternarsi delle immagini
fotografiche, le protagoniste del racconto, e alcuni brevi pensieri
dell’autore. Una delle protagoniste è senza dubbio Anna Falchi, diventata un’amica più che una star da fotografare per
Angelo Gigli e che non è voluta mancare in un’occasione tanto importante in un
elegante abito rosso.
“Ho sempre amato essere fotografata,- ha commentato la Falchi - poi Angelo è sempre stato un signore con le donne. Il nostro è un vero amore professionale ed artistico, ricordo ancora che sua moglie Cristina mi ha chiamato tante volte per convincermi a scattare con lui. Ricordo che la splendida foto che mi ritrae nel libro è stata fatta su una spiaggia della Sardegna. Conservo ancora gelosamente gli scatti originali nella mia soffitta. Amavo tanto essere ritratta con la pellicola, la preparazione e l’attesa del momento giusto e i tanti scatti consecutivi che non potevi controllare finché non sarebbero stati lavorati dal fotografo. Questo creava un pathos eccezionale che oggi non c’è, adesso non mi faccio neanche più fotografare perché basta un cellulare e il gioco è fatto. Anche la stampa si accontenta delle foto con il cellulare perché costano meno, si è perso quel fascino magico degli scatti e l’alta professionalità nel realizzarli. Io ho sempre avuto una fiducia totale in Angelo, ancora oggi lo ringrazio”.
Tante altre le personalità che non hanno voluto mancare all’appuntamento e dare il loro saluto ad Angelo Gigli: la cantante Alma Manera, l’attrice Eleonora Pieroni, la giornalista e volto televisivo Simonetta Martone, il rocker Hania, l’attore Francesco Forte, Adriana Bruni, figlia del grande maestro Sergio Bruni, il maestro Sergio Valente e la giornalista Didi Leoni che ha moderato l’incontro di presentazione del libro. RelicFilms, Argo editore di Mario Festa, è disponibile in tutte le principali librerie d’Italia e sugli store online più importanti come Mondadori, Feltrinelli, IBS e Amazon.