Palermo. Tecnico di laboratorio dell’ospedale Civico sospeso, Giuseppe Trua: “ Ho detto no alla sperimentazione genica che chiamano vaccino”

Tecnico sanitario di laboratorio biomedico presso l’ospedale Civico di Palermo,  padre di tre figli,
Giuseppe Trua (nella foto) da dicembre è stato sospeso dal lavoro in quanto non vaccinato. Oggi ha deciso di rilasciare un’intervista spiegando le sue motivazioni e perché secondo lui “non c’è una pandemia ma soltanto un’emergenza sanitaria dichiarata dal Governo in base a progetti e obiettivi ben definiti dalla politica”.

Che attività ha svolto prima di essere sospeso?

Dal febbraio 2000 fino allo scorso dicembre ho lavorato presso l’ospedale Civico come tecnico sanitario di laboratorio biomedico, fra il 2018 e il 2019 ho preso due anni di aspettativa per accedere alla libera professione acquisendo esperienza all’estero come consulente di società farmaceutiche e di produzione di apparecchiature medicali. Tornato in servizio al Civico nel 2020 ho ripreso il mio lavoro fino a quando la legge del primo aprile 2021 ha obbligato tutti gli operatori sanitari, impegnati sia nel servizio sia pubblico che privato, a sottoporsi all’obbligo vaccinale.

Come mai ha deciso di non seguire le indicazioni del Governo?

Io e come me migliaia, più di centomila, operatori sanitari (tra medici e personale sanitario) ho deciso di non vaccinarmi, di non sottostare a un ricatto. L’ho fatto per un principio di libertà, per il diritto di scegliere la propria cura e disporre dal proprio corpo come si vuole, ma anche perché da un punto di vista tecnico/ scientifico per quanto di mia competenza questo vaccino non è un vero vaccino ma una terapia genica e sperimentale. Non esiste il vaccino anti Sars Covid 2 (ovvero il virus) ma solo una terapia contro la malattia da Sars Covid 19. La scelta di obbligare al vaccino alcune categorie è per me una legge canaglia, una vera e propria estorsione: o ti vaccini o vieni sospeso! Da ragazzo che ha vissuto tra gli anni ‘80/’90 trovo un “analogia” tra l’attuale situazione e gli anni d’oro di Cosa Nostra quando si ricattava tutto il sistema sano e imprenditoriale della città, a me viene tolto lo stipendio agli imprenditori veniva tolta parte degli utili.

Cosa ci aspetta secondo lei nei prossimi mesi? 

Non sappiamo ancora quanto durerà, non è più come qualche mese fa quando non c’era  ancora l’inasprimento. L’unica certezza è che la realtà è diversa da quella che fa apparire il Governo: ci sono ben 22 milioni di non vaccinati, considerando anche  quelli che hanno fatto una sola dose e non hanno fatto la seconda o terza dose per problemi di salute riscontrati con il vaccino o perché familiari o amici sono morti con il vaccino. E se non ci fossero tutti quelli che si sono vaccinati sotto la minaccia della perdita del posto di lavoro saremmo in Italia fra i meno vaccinati al mondo. Ora la Spagna ha deciso di affrontare il Covid come una normale influenza stagionale e già altri paesi si muovono in tale direzione. I politici italiani verranno giudicati ma nel frattempo non riesco a spiegarmi dov’è il popolo palermitano. Tra poco si aprirà la campagna elettorale per le comunali qualcuno l'ha già iniziata, ma siamo sicuri che ci affideremo alle persone giuste o avremo uomini che si allineano al pensiero di Draghi?  Io spero che si cambierà rotta e che per Palermo si possa avere un uomo o meglio ancora una donna essendo per natura più intuitive e coraggiose che prenda in mano la situazione e ridia dignità ai cittadini.

Come mai ha deciso di rilasciare questa intervista? 

L'ho fatto per i miei figli, mi auguro che qualcuno si possa svegliare ad esempio qualche magistrato che ha raccolto degli esposti su quello che sta succedendo, sui danni dei vaccini sulla truffa internazionale e i seri crimini contro il popolo italiano che si stanno perpetrando. Cisco Orlando, un imprenditore palermitano che si è ribellato alla mafia si trova a Roma in questi giorni perché ha presentato un resoconto di esposti fatti ed è stato ascoltato dalla magistratura insieme al professor Pierfrancesco Belli che ha denunciato quanto sta accadendo. Voglio ricordare la morte del professore Domenico Biscardi in circostanze poco chiare a pochi giorni dalla scoperta, fatta insieme a dei colleghi spagnoli, sulle sostanze contenute nei vaccini altamente cancerogene e pericolose per la salute in grado di provocare anche la morte degli individui.
Sono disposto ad essere ascoltato dalla magistratura per raccontare tutto ciò che è in mio possesso a prova di quello che ho detto. Spero che i cittadini si sveglino e che i padri di famiglia tutelino i propri figli. Il popolo italiano un giorno dovrà mettere sotto accusa non solo i politici ma anche i direttori generali che hanno eseguito gli ordini.

Fattitaliani

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