IL PRESAGIO DEL PIPISTRELLO ROSSO è un romanzo che non mostra una deriva possibile del nostro mondo, né raffigura un mondo apocalittico (semmai post-apocalittico), ma, raccontando un futuro prossimo in cui la tecnologia ha compiuto un eccezionale balzo in avanti, riporta lo sguardo verso qualcosa di arcaico ed essenziale dell'essere uomini, che ancora non smette di affascinarci e interrogarci, con una storia che si guarda alle spalle.
La figura del pipistrello, più volte evocato, e in particolare la specie più rara, ovvero rossa, è il filo conduttore della trama; è il simbolo del pregiudizio (in positivo o in negativo) e al contempo del mistero, che sparisce a conclusione della storia.
Dichiara Lucia Russo: "È un libro che io credo possa portare il lettore dalla tensione narrativa a quella personale-riflessiva sul momento di transizione che viviamo, senza giudizi né soluzioni, ma con un richiamo all'importanza delle qualità dell'uomo di oggi, su contenuti che si pongono con urgenza.
Ha inoltre vari sottotemi: il futuro dell'ambiente naturale e le modalità della sua fruizione, l'economia e gli stili di vita, cosa vogliamo farne dell'amore, della libertà e come vogliamo restare umani. Pur nell’ambito della fantascienza, sono quindi centrali certi valori universali... almeno fino al 2019!"
Un libro da leggere tutto d'un fiato, dove l'elemento narrativo, immaginifico e ricco di suspense si fonda su ipotesi di carattere più o meno scientifico (che sono state ovviamente nostro oggetto di studio in fase di scrittura).
A luglio 2021 ha ricevuto la Segnalazione particolare della giuria del Premio Casentino 2021 come inedito per il cinema.
SINOSSI de “Il PRESAGIO DEL PIPISTRELLO ROSSO” di Maria Pina Crifò Antonello e Lucia Russo.
Romanzo distopico ascrivibile al
genere fantascienza sociologica (social science fiction), dove
un’ipotetica evoluzione futura della società è rapportata al periodo storico
immediatamente precedente al boom dell’informatica e della robotica.
È il 2048. In una landa deserta
atterra un piccolo jet con una giovane donna di nome Azueyla. Proviene da Bat
City, lontano ed esotico Paese del pianeta Terra, che in virtù
dell’avanzata società cibernetica si professa perfetto sul piano sociale,
ambientale, economico e sanitario.
Lasciato il mezzo aereo ai
confini di questo angolo del pianeta rimasto isolato e nascosto alla vista di
tutti (per motivi che gradualmente svelati dalla trama), la giovane ha
l’incarico di svolgere una missione ispettiva sulla base di istruzioni basilari
e dati sommari, da implementare tramite dispositivi informatici in dotazione
alla tuta “intelligente” che indossa. Entro il termine di sette giorni, dovrà
rilevare le condizioni di vita del luogo, denominato Forgotten City,
prima di svolgere una seconda missione assegnatale dalla Base, ovvero la
missione “riproduttiva” per la quale le sono concessi altri tre giorni.
Un’improvvisa e inspiegabile
avaria della tuta lascia Azueyla sola e disarmata nel suo primo incarico. La
giovane riuscirà a trovare l’ingresso della città nascosta grazie al simbolo di
un particolare tipo di pipistrello, il pipistrello rosso, ma la
missione “ispettiva” a Forgotten City si rivelerà ben più ardua e cruciale di
quanto avesse potuto immaginare.
L’impatto con la società arretrata di quel piccolo mondo che scopre tornato alla civiltà precedente l’avvento dei PC e dei robot (ovvero ai primi anni Sessanta), nonostante la pacifica accoglienza degli abitanti, le è inizialmente traumatico, specie per il suo terrore dei contatti fisici ravvicinati e la mancanza di protezioni che li rendano asettici... Il resto è tutto da scoprire.
A luglio 2021, il romanzo è
stato finalista al 46° Premio Casentino e gli è stata riconosciuta la
Segnalazione Particolare della Giuria “Sezione Silvio Miano - Teatro / Cinema /
Critica cinematografica e teatrale inediti”.
BIOGRAFIA LETTERARIA delle autrici:
Lucia Russo, nata a
Catania, città dove tuttora vive, è giornalista pubblicista iscritta all’Ordine
dei Giornalisti dal 2012. Dal 2006 scrive su temi legati ad architettura,
ambiente, settore sociale e cultura. Oggi collabora col
quotidiano “La Sicilia” per la pagina Cultura, con i giornali web
fattitaliani.it ed ilmattinodisicilia.it, oltre al blog letterario d'autore del
Gruppo L’Espresso letteratitudine.it di Massimo Maugeri e al
periodico culturale L’EstroVerso con la sua rubrica letteraria “Il
romanzo abita qui”.
Dal 2010
autrice di racconti pubblicati in selezioni antologiche di editori diversi:
“Contatti”, su “SPARIZIONI”
(2010 Giulio Perrone Editore S.r.l, Roma); “Segnalibro di trame”, su “IL TEMPO
DELLE FARFALLE” (2010 Giulio Perrone Editore S.r.l, Roma), “Nel fiato della
notte”, su “BLU NOTTE” (2011 Gruppo Editoriale S.r.l Bonanno, Acireale);
“Il tempo dei cornuti”, per
ANTHOS (Gruppo Editoriale S.r.l Bonanno, Acireale – CT, dic. 2012) e su
Akkuaria - Antologia finalisti Premio Efesto 2017; “Dentro lo specchio”, su
“INCONTRI” (Lug. 2014 Edizioni Ensamble - Roma), “Foto speciale alla Scala dei
Turchi”, su SICILIA IN 45 GIRI" (L'Erudita, Roma 2020).
In poesia, dopo l’esordio con
“L’arte del seduttore” per la Raccolta “L’alba inquieta del profondo, il
desiderio” (Ed. Ensemble, Roma ott. 2012), ha pubblicato nell’aprile 2015 la
sua prima silloge, dal titolo “Identità” (Algra Editore
srls, Viagrande CT).
Nel 2017, editor
del pamphlet “Il potere del degrado” di Seby Costanzo, edito da Algra Editore, prosegue la sua
formazione in “editing” grazie ai seguenti corsi di cui ha conseguito
certificazione:
-
maggio 2021, Correttore di bozze, presso minimumlab (minimumfax
editore, Roma)
-
luglio 2021. Editor (I corso), presso Editors&Co (WestEgg, Roma) per
l’acquisizione di competenze relative all’editing e alla redazione
professionale di testi narrativi e non.
Maria Pina Crifò Antonello,
docente di Storia, Filosofia e Scienze umane nonché Pedagogista clinica, vive
ad Acicastello (CT) e tiene corsi di Psico pedagogia presso l’Università
Popolare G.C. di Acireale (CT). È stata membro del Consiglio direttivo della
Società italiana di Filosofia sezione di Catania.
Ha pubblicato i seguenti libri:
il saggio “Videogiochi e socializzazione”, Edizioni Greco nell’anno 2000, e un
romanzo “a scelte” dal titolo Le dimensioni dell’arcobaleno, Ed. Gruppo
Albatros, anno 2011, a nome Elsa Antonello.