Proscenio, Nicholas Gallo: in ogni mio spettacolo c'è sempre una scena forte di grande pathos. L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani

Va in scena dal 13 al 16 gennaio al Teatro Pegaso di Ostia, LE TA ME, spettacolo scritto e diretto da Nicholas Gallo, con Fabio Camassa e Francesco Testi. L'autore e regista parla con Fattitaliani, ospite della rubrica Proscenio.
In che cosa "LE TA ME" si contraddistingue rispetto ad altri suoi testi?
Si contraddistingue per stile di drammaturgia, è un testo più maturo e completo, un'analisi più approfondita.
Quale linea di continuità, invece, porta avanti?
La continuità si evince dal fatto che in ogni mio spettacolo c'è sempre una scena forte di grande pathos.
Com'è avvenuto il suo primo approccio al teatro?
Mio padre è un Produttore Cinematografico, ho sempre respirato l'aria dello spettacolo, soprattutto del cinema e del teatro e per questo mi sono iscritto a un'accademia importante : 'la scaletta' di Giovan Battista Diotajuti e ho iniziato come attore.
Quando scrive un testo nuovo può capitare che i volti dei personaggi prendano man mano la fisionomia di attrici e attori precisi?
No perché di solito bado più alla sostanza del testo, ma non sempre immagino gli attori, spesso penso più alle persone che agli attori.
È successo anche che un incontro casuale ha messo in moto l'ispirazione e la scrittura?
Si è capitato che incontrando delle persone abbia avuto ispirazione
Per un autore teatrale qual è il più grande timore quando la regia è firmata da un'altra persona?
Non mi è mai capitato ancora.
Quanto si riconosce nella seguente citazione "Il teatro d'avanguardia è il teatro di domani. Il guaio è che te lo fanno vedere oggi" di Pino Caruso?
Mi ci ritrovo molto perché il teatro d'avanguardia è illuminante e molto spesso anacronistico e precursore dei tempi.
Il suo aforisma preferito sul teatro... o uno suo personale...
'Il teatro porta alla vita e la vita porta al teatro, non ci possono scindere le due cose' , una delle più frasi dette da Eduardo De Filippo.
L'ultimo spettacolo visto a teatro ?
Playhouse di Martin Crimp con Francesco Montanari. Perfetto! Bellissimo! 
Degli attori del passato chi vorrebbe come protagonisti ideali di un suo spettacolo?
Mi avrebbe fatto sognare avere Carmelo Bene in un mio spettacolo, la sua follia attoriale, lui sarebbe stato perfetto per un mio spettacolo 
Il miglior testo teatrale in assoluto qual è per lei?
Febbre di Sarah Kane.
La migliore critica che vorrebbe ricevere?
Mi farebbe piacere in generale giudizi positivi sul testo più che sul fattore estetico della scena. 
La peggiore critica che non vorrebbe mai ricevere?
Avere attori incapaci in scena.
Dopo la visione dello spettacolo, che cosa Le piacerebbe che il pubblico portasse con sé a casa?
Riflettere su tutto ciò che ci sta capitando, a livello umano. 
C'è un passaggio, una scena che potrebbe sintetizzare in sé il significato e la storia di "LE TA ME"?
Trattandosi di mettere in scena sensazioni ed emozioni che ognuno di noi ha vissuto e che vive tutt'ora, LE TA ME, nel complesso rispecchia tutto ciò. La scena del finale forse, nella sua follia è quella che rispecchia più di tutto questo. Giovanni Zambito.


LO SPETTACOLO

LE TA ME nasce dalla necessità di mettere alla prova il nostro stato mentale dopo varie sofferenze sopportate nel periodo della pandemia.

Protagonisti sono tre giovani, anime quasi disperse senza più un punto di riferimento.

Quello che accade tra le persone potrebbe tranquillamente essere il risultato di ciò che abbiamo provato nei tre mesi di lockdown, da marzo a maggio del 2020.

Ogni comportamento dell'uomo appare insolito, che ruolo potrebbe avere la follia? Che cosa abbiamo imparato da tutto questo?

Un dibattito tra chi è ancora fiducioso (con riserva) e chi ha perso ogni speranza durante il primo lockdown.

Una retrospettiva sulle nuove emozioni nate nel periodo della pandemia e il risultato di ciò che sta accadendo tra le persone.

I dialoghi si susseguono accompagnati da una chitarra elettrica vibrante che funge da filo conduttore tra le due fasi: lockdown e nuova libertà. Le note della chitarra, a volte, danno l'impressione di non finire mai, esattamente come quello che al momento percepiamo nel quotidiano.

Una pièce che scava nel nostro quotidiano, nelle nostre menti, nell’attualità, nella società pervasa da questi tempi incerti.

Nicholas Gallo: classe ’85, dopo aver fatto un percorso attoriale collaborando tra gli altri con Ugo Pagliai, Paola Gassman, Roberto Herlitzka, Sergio Pisapia Fiore, Fioretta Mari, Ferzan Ozpetek; intraprende il suo percorso da regista debuttando nel 2014 con White Rainbows al Teatro7 di Roma, successivamente propone nella stagione 2018/19 “ Il rumore del caos apparente” andando in tournée in diverse città d’Italia; vincendo al Concorso nazionale Martelive come miglior drammaturgia.

INFO:

LE TA ME

Dal 13 al 16  gennaio ore 21

Teatro Pegaso Ostia- Sala Massimo Troisi

V.Le Cardinal Ginnasi 12- Ostia (Roma)

Tel. 06 4665208  3669637101

Biglietti: 13 euro

Fattitaliani

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