Anche se piccoli, noi alunni non potevamo credere a una blasfemia di tali proporzioni: era inconcepibile. Una leggenda metropolitana, diremmo oggi.
A quei tempi, però era ancora comprensibile che accadesse una cosa del genere, ma oggi giorno non sarebbe più accettabile, pensavo...
Protagonista di un increscioso -lo diciamo con simpatia ovviamente- episodio a tavola non è la Francia, bensì la Danimarca con la serie "Rita" che racconta vita e professione di un'insegnante brillante, stravagante, libera, professionale interpretata da Mille Dinesen.
A tavola viene portata una pentola con tanto di spaghetti appiccicati, che, una volta sul piatto, vengono ulteriormente conditi (?) con ketchup. L'episodio risale al 2015.
Tutto questo per dire che certe brutte o belle abitudini tardano a morire e con esse anche certi limiti da parte nostra: nonostante la globalizzazione, la disponibilità di ogni sorta di genere alimentare, l'evoluzione nel mondo e linguaggio culinario, la disponibilità infinita di tutorial online, assistiamo ancora ad esempi che noi -con la nostra cultura e punto di vista- vediamo come esempi di barbarità gastronomiche, quando invece testimoniano solamente un modo di essere e mangiare diverso, condivisibile o meno.
Fra l'altro, ne esiste anche una versione francese dove il personaggio principale si chiama Sam.
Buona visione e buon appetito (si fa per dire!).