A ottant’anni se non muori t’ammazzano di Ferdinando Camon è un’opera interessante ed emotivamente coinvolgente, che chiunque dovrebbe leggere di questi tempi; è infatti una lucida dissertazione sull’epidemia di coronavirus e sulle sue tragiche conseguenze.
L’autore ci tiene molto a parlare del trattamento
riservato agli anziani, di come siano stati messi da parte e sacrificati quando
si è dovuto scegliere chi salvare. Il testo è infatti un atto d’accusa contro
chi ha pensato bene di categorizzare gli anziani tra i pazienti di serie b, tra
quelli la cui morte non viene vista come ingiusta ma come accettabile e
necessaria, se ciò aiuta altri più giovani a restare in vita. Ferdinando Camon
ha ottantacinque anni e ha vissuto con angoscia questa situazione, e ne ha
tratto un’opera che non contiene solo rabbia ma anche paura per un futuro
sempre più nero. Da sempre l’autore ha raccontato le storture della società, il
crollo dei valori morali, la caduta dell’umanità nel baratro dell’indifferenza.
In quasi cinquant’anni di carriera letteraria egli è stato testimone delle luci
e delle ombre dell’essere umano, e anche in tempi di pandemia ha voluto dire la
sua, offrendoci riflessioni emozionanti e pungenti, che potrebbero smuovere
anche le coscienze dei più indifferenti ai problemi altrui. L’opera di Camon
acquista inoltre maggiore intensità grazie alla decisione della casa editrice
il Narratore di proporla in versione audiolibro, interpretata dal lettore
professionista Moro Silo. Con la sua voce profonda egli infonde ancora più
solennità a un testo di grande spessore, che merita di essere letto e
ascoltato. Un libro denso di pensieri e di sentimenti a volte anche
contrastanti, che invita alla riflessione e anche a un mea culpa. Perché in
questi giorni difficili ognuno ha pensato ancora di più a sé stesso,
anestetizzato emotivamente, assurdamente abituato ad ascoltare ogni sera la
conta delle vittime, a guardare camion dell’esercito trasportare cadaveri di
persone morte da sole, isolate e spaventate. La paura diventa un’energia che
unisce le persone, come durante la guerra, ma allo stesso tempo le rende
schive, sospettose. Il virus ci ha resi tutti individualisti, pur lasciandoci
la convinzione di essere uniti contro un nemico comune; il virus ha reso gli
uomini insensibili di fronte al sacrosanto diritto di esistere e alcuni li ha
resi addirittura onnipotenti, facendo loro credere di poter decidere della vita
e della morte. E i primi a cadere sono stati gli anziani, vittime di una
società che li relega ai margini, che li considera inutili.
Autore: Ferdinando Camon
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: il Narratore audiolibri
Letto da: Moro Silo
Durata: 02h 01’ (Versione integrale)
Prezzo: 7,49 €
Codice ISBN 978-88-681-64-003
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