Lo considero uno dei brani più autobiografici che
abbia mai scritto, è una canzone vera, che parla di come sono, delle mie
insicurezze e dell’ironia che uso spesso per sdrammatizzare sulle situazioni
anche più serie. Parla di un sentimento forte ormai finito, che ha lasciato il
segno e che è stato in grado di mostrare la parte migliore di me.
Come artista come ti sei formato? quali
riferimenti hai sempre presente?
Ho coltivato fin da piccolo la passione per la musica. Inizialmente ho studiato chitarra per qualche anno da un insegnante privato, poi ho intrapreso gli studi presso l’accademia Lizard di Verona seguendo il corso di canto moderno, composizione e scrittura. È nello scrivere e comporre infatti che ho sempre trovato maggiore stimolo. I miei riferimenti italiani sono Lucio Battisti, Cesare Cremonini e Nicolò Fabi, per gli artisti internazionali James Taylor, Damien Rice e Paolo Nutini. In tutti loro trovo un connubio perfetto tra musica e testo e sono di costante ispirazione.
C'è un filo che lega il singolo in uscita con le precedenti incisioni?
Ci sono alcuni elementi in comune ma l’ultimo singolo “Buona Prospettiva” risale al 2017, da allora sicuramente è cambiato il modo di esprimermi attraverso le canzoni, sia musicalmente che testualmente, ora sono più diretto e uso un linguaggio più semplice e genuino. Musicalmente ho capito che non posso fare a meno del mio background nella musica country folk americana, rinnegarla vorrebbe dire rinunciare a quello che sono. Consapevole di non strizzare l’occhio al sound moderno italiano preferisco mantenere una coerenza con me stesso senza snaturare le mie origini.
La tua città in che modo rientra nelle tue canzoni a livello di ispirazione?
Abito in un paese sperduto nella provincia di
Verona, se non fosse turistico per il lago di Garda e il monte Baldo
probabilmente sarebbe sconosciuto alla maggior parte delle persone. Lo
considero il posto migliore al mondo e le mie canzoni nascono grazie a questi
paesaggi dove sono solito camminare per districare anche i pensieri più
difficili. “E invece” è nata in mezzo alle colline tra la montagna e il lago,
lo stesso citato nel brano.
Quale esperienza artistica ti piacerebbe fare?
Il mio sogno artistico è quello di poter suonare i
miei brani nei teatri di tutte le città insieme ai miei musicisti, loro mi
hanno aiutato tanto negli arrangiamenti delle canzoni e li ringrazio
immensamente. È una promessa che ho fatto a me stesso e anche a loro, quindi
in un modo o nell’altro la dovrò mantenere.
A "E invece" seguirà un progetto più ampio?
“E Invece” apre la strada ad altri 5 brani che
saranno pubblicati a breve e faranno parte del mio EP. Il nostro obiettivo è
quello di proporre un concerto di circa un’ora e mezza in cui suoneremo gli
stessi brani contenuti nel disco insieme ad altri di artisti di riferimento
rivisitati e riarrangiati, ed è già pronto per essere presentato non appena
sarà pubblicato l’intero EP. Giovanni Zambito.
ABOUT
La canzone E Invece, nuovo singolo di Elia Truschelli disponibile dal 15 gennaio 2021, tocca vari temi: un sentimento dalla potenza cosí forte da lasciare segni indelebili che sfidano il passare del tempo, i ricordi fatti di particolari e fatti che hanno ancora un ruolo molto importante nella vita del protagonista e forse li avranno per sempre. Essi sono uniti dall’ironia presente in alcune figure delle strofe che lasciano un po’ di respiro e di pace o forse dalla rassegnazione nei piccoli gesti di vita quotidiana per un uomo solitario non molto esperto nelle faccende domestiche. Nel ritornello la frase “Non ho soldi” va quasi ad indicare la vera ricchezza dell’amore perso.
Il contesto della canzone è rappresentato da un lago e il verde della natura, visti come elementi nostalgici ancora condivisi che costringono a non dimenticare.
CREDITS
RecLab Studios di Milano Larsen, Loris e Mirko − studio di registrazione; Anna Patacca − pianoforte; Nicola Dal Corso − basso; Giuseppe d’Antoni − batteria; Luca Pasqua − chitarra elettrica, Giacomo Capraro − foto e video; Gilberto Caurla e Andrea De Palma − grafica logo e foto; Marco Antolini − hair style.
BIOGRAFIA
Elia Truschelli nato a Verona il 20 settembre 1987, si appassiona alla musica in giovane età. È la mamma a stimolare la sua indole musicale e canora, in casa infatti non manca mai lo stereo acceso con dischi di qualsiasi genere. Il suo più bel regalo fu una chitarra classica con la quale imparò i primi accordi grazie al cugino Ivo, che osservava con ammirazione. In poco tempo la passione lo porta a far parte anche del coro polifonico del suo paese. Grazie al maestro dello stesso coro, partecipa come cantante ad un tributo a Lucio Battisti che è da sempre il suo idolo. Da qui il suo debutto come cantante solista.
Successivamente forma la sua prima band e inizia il suo percorso nell’ambito live dove lo porta ad esibirsi regolarmente nella sua zona. Inizia un intenso percorso di studi all’accademia di musica moderna Lizard di Verona dove studia canto e scrittura. La sua vera espressione tutt’ora infatti è nello scrivere e comporre.
Damien Rice e Nicoló Fabi sono i principali artisti di riferimento e di ispirazione per la sua musica e quello che possiamo sentire oggi è frutto di una profonda introspezione che lo portano ad essere vero e genuino, descrivendo emozioni e sentimenti in parole povere, con una sottile ironia, a volte malinconica e nostalgica, caratteristica che lo accompagna nel suo modo semplice di vivere.
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