Oltre 100 MILA utenti di Facebook hanno visto il videoclip dell’Origano siciliano di Mastro Saro e Mastro Pino

Oltre 100 MILA utenti di Facebook hanno visto il post dell’“Origano siciliano di Mastro Saro e Mastro Pino” che con un brevissimo videoclip racconta della raccolta di uno degli aromi naturali più profumati e preziosi delle campagne e delle colline di Sicilia.
Il videoclip è stato girato il 4 giugno 2020 con un semplice Smartphone nella villetta di uno dei protagonisti, che si trova nella tenuta dei “Parrini” a Partinico (PA), e in 10 giorni ha riscosso un imprevedibile successo di utenti Facebook: oltre 100 MILA persone hanno visto il post del videoclip che ha già avuto oltre 50 MILA visualizzazioni! (vedi foto)
Il videoclip si può vedere dal Canale Watch di Facebook ma anche da YouTube. Questi a seguire i link:
L'origano siciliano di Mastro Saro e Mastro Pino | Feudo dei Parrini (Partinico-Sicilia) | giovedì 4 giugno 2020 ore 10:00

L’origano siciliano è ben noto per il suo profumo inconfondibile e la sua fragranza, oltre che per le sue tante proprietà. Viene impiegato largamente in cucina e rappresenta uno degli aromi più preziosi alla cucina popolare siciliana. Dalla carne al pesce, dalle pizze alle focacce, ne basta un pizzico per conferire subito ai piatti un sapore delizioso. Un abbinamento eccellente con l’olio extravergine d’oliva.
Proprietà dell’origano siciliano
Il gusto dell’origano siciliano è un po’ amaro e leggermente piccante, unico nel suo genere. A fare la differenza è proprio il territorio. Sono le colline siciliane, dell'entroterra in particolare, ad attribuirgli quel sapore unico e inconfondibile. In passato le proprietà antinfiammatorie dell’origano erano ben note alle nostre nonne. Le sommità fiorite contengono un olio essenziale con diverse sostanze aromatiche, che sviluppano un sapore forte e penetrante. Le sostanze aromatiche favoriscono la digestione, aiutano a combattere il meteorismo, sono toniche per il sistema nervose. Liberano anche le vie respiratorie ed esercitano una blanda azione disinfettante. L’origano cresce spontaneamente in Italia, in gran parte dell'Europa e dell'Asia Occidentale. Quello che cresce in Sicilia ha un aroma decisamente più intenso. L’origano siciliano è una specie autoctona, inserita nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.). Il nome dell’origano deriva dal greco Origanos, composto da “oros”, cioè “montagna”, e “ganos”, cioè “bellezza, gioia”. Il significato, dunque, è bellezza di montagna. Gli Egizi se ne servivano per la conservazione delle mummie e lo utilizzavano per massaggiare il corpo dopo il bagno, così come per preparare unguenti.
Romani lo usavano in cucina, ma anche in alcune ricette medicali. Nel Medioevo gli uomini calvi si frizionavano il cuoio capelluto con l’olio di origano, poiché speravano facesse ricrescere i capelli. Nell’epoca moderna la pianta era anche lodata come antidepressivo: in alcuni vecchi detti tedeschi si fa riferimento a essa come “erba del buonumore”.

Tenuta dei “Parrini”:
La tenuta dei “Parrini” è nota perché c'è un bellissimo borgo contadino, che prende il nome di quella che anticamente era una grande tenuta agricola che produceva ortaggi e frutta di altissima qualità che venivano distribuiti in tutto il mercato ortofrutticolo siciliano e nazionale. Oggi i “Parrini” sono diventati un punto di riferimento eno-gastronomico grazie ad alcuni panifici, ristoranti e pizzerie di alta qualità, che lavorano con prodotti locali naturali e genuini, e che attraggono gente dei paesi vicini ma anche tantissimi turisti che si recano in questo borgo per gustare la cucina e i prodotti delle terre siciliane. Una delle caratteristiche recenti di questo borgo è che gli abitanti hanno reso le loro case molto gradevoli curandone l’aspetto con mosaici in ceramica e colori vivi e piacevoli.
Cenni storici dei “Parrini”:

Il Borgo Parrini è ubicato in una contrada già denominata “Parrini” nelle mappe del catasto borbonico, origina agli inizi del ‘600, quando i Padri Gesuiti del Noviziato di Palermo (“I Parrini”, appunto) acquistarono delle terre in alcuni feudi delle zone a nord est del territorio di Partinico. Agli inizi del ‘700, per esercitare più da vicino il controllo sull’attività agricola dei coloni e dei contadini (basata essenzialmente sulla coltivazione delle terre a vigneti ed agrumi), i gesuiti vi fecero costruire una Chiesetta dedicata a Maria SS. Del Rosario attorno alla quale si sviluppò un vero e proprio villaggio, vennero edificati magazzini, abitazioni per i coloni, torri, piccoli bagli, mulini e canneti, che però già a metà del 1800, dopo che si interruppe la direzione e l’amministrazione di quelle terre da parte dei Gesuiti, caddero in uno stato di abbandono. Nel 1959 la vecchia cappella dei Parrini era ormai inagibile e venne costruita l’attuale nuova Chiesa che conserva ancora un dipinto ad olio raffigurante la Madonna risalente al ‘600, probabilmente proveniente dalla vecchia Chiesetta. Parrini, oggi contrada (frazione o località), fa parte del comune di Partinico, in provincia di Palermo, e dista 3,54 chilometri dal medesimo comune di Partinico di cui fa parte. Nella borgo dei Parrini risiedono 18 abitanti.
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top