di Andrea Giostra
“Murdered on the Orient Express” (2017) di Kenneth Branagh su Rai
1 mercoledì 18 marzo 2020 alle 21:25 su Rai 1. Con questo
bellissimo film, trasmesso in chiaro dalla Rai, Kenneth Branagh si rivela il vero grande talentuoso mattatore di questa ennesima,
ma assolutamente interessante, rivisitazione cinematografica del best seller di
Agatha Christie “Murdered on the
Orient Express” pubblicato in Inghilterra il 1° gennaio del 1934
da quella che fu un’importantissima casa editrice britannica specializzata in
novelle e racconti di crimini, in particolare “new crime books”, ovvero la “Collins
Crime Club”.
Sono passati 86 anni, e la
narrazione, seppur con una sceneggiatura rivisitata e resa aderente ai giorni
nostri, rimane catturante e ipnotizzante come un vero giallo deve essere. Il
film è da vedere, su questo non ci sono dubbi. Gli attori sono tutte delle star
strepitose ed arcinote nel modo della settima arte, e ognuna di loro interpreta
la relativa parte con un’efficacia recitativa da standing ovation. Tenere insieme un’intera squadra di fuoriclasse
per vincere la Champions, non è
impresa facile per nessuno. Qui il risultato è eccellente, e anche di questo il
merito non può che andare a Branagh. La fotografia è veramente bellissima e i
paesaggi risultano molto aderenti ad una narrazione “gelida” e
intelligente. La colonna sonora è poderosa e sintonica con il susseguirsi delle
scene e con i ripetuti ed incalzanti flashback,
e si conclude con il bellissimo “Never
Forget” cantata da Michelle Pfeiffer in onore di Kenneth
Branagh. Ed anche per questo il film è da vedere.
Dicevamo di Kenneth Branagh,
grandissimo attore teatrale shakespeariano di eccellente talento, che nel film
riveste i tre ruoli più importanti: produttore, sceneggiatore, regista. E
questo basta per comprendere il peso nel film di questa vera grande star
cinematografica e teatrale. Un film che per certi versi appare allo spettatore
come una rappresentazione teatrale proiettata in una sala cinematografica. E
anche questo ci sta, considerata la formazione culturale e artistica di
Branagh.
Sinossi:
Dopo un incarico a Gerusalemme portato
a termine con grande successo, Hercule Poirot (Kenneth Branagh) decide di
riposare un po’ concedendosi una breve vacanza. Quale migliore occasione che
chiedere al suo amico e ammiratore Bouc (Tom Bateman), direttore dell’Oriente
Express, di prenotargli un posto sul famosissimo treno? Durante il viaggio
viene commesso un omicidio. Lo stesso Bouc prega Poirot di risolvere il caso
prima che intervenga la polizia locale e possa incolpare uno qualunque dei
passeggeri, magari mosso da pregiudizi razziali. Subito dopo l’assassinio, il
treno rimane bloccato in un altissimo ponte in legno sospeso in una scarpata
impressionate. Il nostro detective avrà tutto il tempo per trovare l’assassino,
prima che arrivino i soccorsi per liberare il treno dalla neve. L’indagine è incalzante,
avvincente, intrigante, perspicace, come in tutte le storie di Agatha Christie.
Ma questa è un’altra storia da vedere nelle sale cinematografiche perché il
finale, come in tutti i romanzi gialli, è sorprendente, anche per il lettore
che avrà già letto il romanzo originale, anche per lo spettatore che avrà visto
una precedente produzione cinematografica.
Rai1
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