Il 27 febbraio 2020 alle ore 21,00 approda al Teatro Portaportese il divertentissimo one-woman show “LA MOSTRA - QUASI DEL TUTTO ESAURITA” con Amanda Fagiani, che intratterrà il pubblico in un'ora di spettacolo scritto da Giuseppe Della Misericordia. L'intervista di Fattitaliani.
Già a partire dal titolo presumo che dentro lo spettacolo ci sia una massiccia dose di ironia. È così? soprattutto sotto quale aspetto?
L’ironia
è
l’ingrediente
principale
di
tutto
lo
spettacolo. Gli argomenti della
mia
MOSTRA
#quasideltuttoesaurita
sono
concreti,
umani.
Il
tutto
è
esasperato
da
situazioni
quotidiane, arricchite
da
una
fantasia
dolce.
Mi
piace
definirla
così
perché
credo
che
alcune verità,
se edulcorate
dalla “leggerezza”
dell’ironia,
arrivino
a
destinazione
con
delicatezza:
un
messaggio forte,
consegnato
lealmente
con
consapevolezza,
e
un
sorriso.
Ha avuto qualche periodo nella sua vita in cui si è avvertita come "una mostra" o particolarmente esposta e sensibile ai giudizi altrui? Lo spettacolo è in parte autobiografico. Ciò che “LA MOSTRA” racconta è quindi anche un po’ mio. Il titolo vuole rimarcare l’eccesso di alcuni stati d’animo del sentire femminile, giocando proprio sull’esagerazione; sul voler aggiungere colore e fantasia a situazioni che appartengono a molti: alle donne e a chi con loro le vive. Ed ecco “LA MOSTRA #quasideltuttoesaurita”: trasformazione di un essere umano, di genere femminile, prima dell’esplosione. Come quando s’insiste per fare stare ancora roba, in una valigia che ormai è già stracolma. “La Mostra”, perché si racconta con tutti i suoi sali‐scendi; perché mentre lo fa, è liberamente abbandonata agli eccessi.“Quasi del tutto esaurita e senza filtro.
Ha avuto qualche periodo nella sua vita in cui si è avvertita come "una mostra" o particolarmente esposta e sensibile ai giudizi altrui? Lo spettacolo è in parte autobiografico. Ciò che “LA MOSTRA” racconta è quindi anche un po’ mio. Il titolo vuole rimarcare l’eccesso di alcuni stati d’animo del sentire femminile, giocando proprio sull’esagerazione; sul voler aggiungere colore e fantasia a situazioni che appartengono a molti: alle donne e a chi con loro le vive. Ed ecco “LA MOSTRA #quasideltuttoesaurita”: trasformazione di un essere umano, di genere femminile, prima dell’esplosione. Come quando s’insiste per fare stare ancora roba, in una valigia che ormai è già stracolma. “La Mostra”, perché si racconta con tutti i suoi sali‐scendi; perché mentre lo fa, è liberamente abbandonata agli eccessi.“Quasi del tutto esaurita e senza filtro.
In che cosa a livello generale le donne potranno identificarsi nei diversi passaggi del monologo?
Tra donne si dice spesso: “La giornata di una donna dovrebbe essere di venticinque ore”. Ridere insieme di come potremmo apparire ‐ provate da questa condizione -agli occhi di chi ci sopporta, è il filo narrativo e umano che tiene insieme il tutto: frammenti di vita al femminile, contornati dai tempi della vita famigliare e viceversa.
Tra donne si dice spesso: “La giornata di una donna dovrebbe essere di venticinque ore”. Ridere insieme di come potremmo apparire ‐ provate da questa condizione -agli occhi di chi ci sopporta, è il filo narrativo e umano che tiene insieme il tutto: frammenti di vita al femminile, contornati dai tempi della vita famigliare e viceversa.
Lo spettacolo è stato scelto da EDA Italia Onlus in occasione della giornata contro la depressione femminile: mi può illuminare sul fatto della depressione "di genere"? perché distinguerla da quella maschile? ha senso farne una classificazione in base al sesso?
Sono d’accordo con lei sul fatto che non esista una depressione di genere. Lo spettacolo scelto e inserito nell’ambito di una serie di convegni e incontri, organizzati in più appuntamenti e in diverse giornate, a sostegno della ONLUS,per la Giornata Europea della Depressione. La serata in cui ho portato in scena il mio monologo comico, poi seguito da un convegno‐ condotto dal Presidente della ONLUS Giuseppe Tavormina‐ era specificatamente dedicata alle donne.
Sono d’accordo con lei sul fatto che non esista una depressione di genere. Lo spettacolo scelto e inserito nell’ambito di una serie di convegni e incontri, organizzati in più appuntamenti e in diverse giornate, a sostegno della ONLUS,per la Giornata Europea della Depressione. La serata in cui ho portato in scena il mio monologo comico, poi seguito da un convegno‐ condotto dal Presidente della ONLUS Giuseppe Tavormina‐ era specificatamente dedicata alle donne.
I testi di Giuseppe Della Misericordia come fanno a calzare su di lei, sulla sua vita, sulle donne?
Giuseppe Della Misericordia è un premiato autore, che scrive testi per molti famosi attori e comici italiani. Ho la fortuna di conoscerlo dai tempi del liceo e, avendo poi proseguito su strade simili, ecco che è iniziata la nostra collaborazione: abbiamo costruito insieme le trame dei pezzi, che poi Della Misericordia ha composto ad hoc. L’assemblaggio dei testi è stato fatto da me e su sua approvazione, ho inserito anche una parte tutta mia. Così, è nato il copione dello spettacolo “LA MOSTRA #quasideltuttoesaurita”.
Giuseppe Della Misericordia è un premiato autore, che scrive testi per molti famosi attori e comici italiani. Ho la fortuna di conoscerlo dai tempi del liceo e, avendo poi proseguito su strade simili, ecco che è iniziata la nostra collaborazione: abbiamo costruito insieme le trame dei pezzi, che poi Della Misericordia ha composto ad hoc. L’assemblaggio dei testi è stato fatto da me e su sua approvazione, ho inserito anche una parte tutta mia. Così, è nato il copione dello spettacolo “LA MOSTRA #quasideltuttoesaurita”.
Ha visto altri one woman show di colleghe come Goggi, Melato, Cortellesi, Raffaele...?
Non ho avuto occasione di vederle dal vivo, purtroppo. Quando ho deciso dipreparare il mio monologo, queste Magnifiche Dee che ha nominato, con anche Franca Rame, Ottavia Piccolo, Lella Costa... sono state la mia fonte d’ispirazione assoluta. Ognuna di loro ha Spessore, ha le proprie caratteristiche interpretative e narrative. Ciò che più di tutto mi ha illuminato, è che tutte hanno la capacità di rapire l’attenzione dello spettatore, di travolgerlo nella storia, attraverso una sorta di “Semplicità Quotidiana”. Ben lontana dal finto brillio ampolloso, che spesso invece caratterizza chi ancora non brilla; e cerca quindi di riempirsi di ego.La vera capacità sta nel rendersi conto che in realtà, la Quarta Parete non c’è.
LA MOSTRA
#quasideltuttoesaurita
Con AMANDA FAGIANI
Testi di Giuseppe Della Misericordia
Un monologo comico, brillante, un’ora di spettacolo che tiene incollati gli spettatori, con il suo ritmo vivace. Spettacolo ironico, divertente, leggero nel suo essere vero. Poetico.
A tratti, paradossalmente surreale.
Proprio come gli esseri umani...
LA MOSTRA #quasideltuttoesaurita è una lei.
Una lei e... il suo tempo, che è sempre troppo poco.
Il figlio, il marito, il lavoro
la difficoltà di coesistere in una società ancora tanto patriarcale.
In una società sempre più lontana dalle “relazioni reali” e dai rapporti umani.
Una società che vive “l’essere diversi” con fastidio, intolleranza, arrivismo e competizione.
Saper arrivare a sorridere di fronte alla consapevolezza della diversità, significa saper accogliere.
Significa, saper amare.
E... “Amare qualcuno è fa-ti-co-so!” Cimentarsi nel farlo è la vera prova di coraggio.
Il pubblico si ritroverà a ridere a crepapelle e a sorridere, ad emozionarsi e a riflettere, mentre “si guarda allo specchio”.
Spettacolo scelto da EDA Italia Onlus in occasione della giornata contro la depressione femminile. Per questa occasione, é stato rappresentato a Milano il 24 ottobre 2018. Nel 2019 conta una decina di repliche, nel Nord Italia.
TEATRO PORTAPORTESE
Via Portuense 102 – Roma Tel.065812395
BIGLIETTI INTERO 15,00 EURO (13,00 EURO +2,00 DI TESSERA)
RIDOTTO 12,00 EURO (10,00 + 2,00 DI TESSERA)