Intervista di Andrea Giostra - «La storia dei popoli si tramanda nei secoli
attraverso l’arte che è la testimone per eccellenza del pensiero e della
creatività. … L’arte nelle sue molteplici manifestazioni crea la bellezza ed è
l’arricchimento per tutti coloro che vorranno ammirarla e valutarla.»
Ciao Meri,
benvenuta e grazie per avere accettato il nostro invito. Come ti vuoi
presentare ai nostri lettori?
Ti ringrazio Andrea di avermi invitata a questa
chiacchierata. Sono nata a Massa
Marittima in provincia di Grosseto e vivo a Firenze dove ho sempre lavorato come analista chimico.
Da pochi mesi sono in pensione. Mi sono occupata del dosaggio dei
microinquinanti organici sia in matrici ambientali che alimentari e queste sono
sostanze cancerogene e la più conosciuta al pubblico è la diossina. Ho svolto
queste ricerche con tanta passione e sono state oggetto di pubblicazioni
scientifiche. Sono molto estroversa e non riesco a stare senza far niente. Mi
piace leggere, cucinare, camminare ed amo il mare che è il mio compagno di
vita. Ho anche qualche difetto e quello che più mi rappresenta è che cerco
sempre di prevedere ed organizzare tutto, per avere tutto a posto. Questa mia
precisione ha radici antiche nella mia esistenza. Penso, che la mia attività
analitica mi abbia molto condizionata nella vita quotidiana e subito
riflettendo, mi convinco che essendo stata così ho scelto questa professione. Sono
una donna sposata, sono una mamma ed una nonna di due nipotine splendide.
Qual è
stato il tuo percorso artistico professionale di scrittrice-autrice?
Ho iniziato a scrivere perché stare davanti al mio
computer a riflettere mi ha sempre regalato tanta tranquillità e quella
sensazione di libertà, che non prevede regole ed impostazioni rigorose. Quando
scrivo immagino le mie storie ed i personaggi sono mossi nei loro atteggiamenti
e nelle loro parole dai fili invisibili del mio teatro immaginario. Così dal 2014 ho iniziato a raccogliere
le mie storie in racconti e così è nato il mio primo romanzo che affronta il
tema dell’affido familiare. Questa esperienza è stata vissuta nella mia
famiglia, infatti dal 1993 abbiamo avuto una ragazza in affido. Il romanzo si
intitola Una
goccia nel mare, infatti credo che questa nostra esperienza sia
appunto una goccia nel mare dell’abbandono e della sofferenza. Dopo ho
pubblicato altri sette libri ed una commedia teatrale. Questa ha ricevuto il Terzo Premio al Premio Letterario Rive Gauche di Firenze il 19 ottobre del 2019.In questa mia attività ho ricevuto molti premi
ed attestati in vari concorsi letterari e sono stata invitata a parlare dei
miei libri in molti comuni. Il Comune
di Palermo mi ha ospitata tre volte con tre libri diversi.
Scrivo articoli sulla rivista online CLASS24 di Orbassano (TO) dal 2016. Gli argomenti che ho trattato sono l’importanza
di avere la passione nella vita, la violenza di genere, il viaggio dei
migranti, il dramma dell’alcolismo e quello del bullismo. Data la mia
formazione e la professione svolta ho scritto un libro sulla tracciabilità e le
possibili contaminazione della filiera alimentare ed un altro testo sul
trattamento dei rifiuti.
Nell’agosto del 2019 hai pubblicato il tuo ultimo romanzo, “Una vipera in corpo” edito da “Aracne editore”. Ci racconti come nasce questo libro e di cosa
narra? Cosa dovranno aspettarsi i lettori e quale il messaggio che vuoi
lanciare loro?
Scrivere questo romanzo per me è stata
un’esigenza visto tutti i casi di bullismo che purtroppo tutti giorni si
verificano anche con conseguenze irrimediabili. Questo è un problema antico,
infatti Tommaso Garzoni pubblicato nel 1593 parla del bullismo
nella sua opera “La piazza universale
di tutte le professioni del mondo”. È nel 1905 che compare la definizione della parola BULLO nel
dizionario moderno redatto da Alfredo Panzini che definisce il bullo
come un gradasso, un bravaccio oppure un teppista. Anche nel libro Cuore di Edmondo De Amicis si parla del bullo nel personaggio di
Franti. Mi piace ricordare un pensiero di Pitagora che dice: “Educa i bambini e non sarà necessario punire gli uomini”. Per tutte queste cose ho deciso di scrivere un romanzo sul bullismo e
così in agosto è stato pubblicato
da Aracne editrice il mio ultimo romanzo intitolato “Una
vipera in corpo”. Qui il tema è il bullismo, che genera tanta
sofferenza alle tante vittime che vengono fatte oggetto sia di derisioni che
continui atti violenza in maniera più disparata che disperata. Il romanzo è ambientato a Firenze. Il
protagonista è l’ospite indesiderato, che entra in maniera prepotente nei cuori
e nelle menti dei vari personaggi e veste panni diversi. Come la derisione o
l’offesa e subito dopo lo troviamo personificato nel rancore ed infine è sempre
lui che si manifesta nella vendetta. È il commissario Luigi Mariani, che si
trova ad indagare per una serie di omicidi, cercando di capire quali possano
essere i punti in comune, per poter allestire un piano di indagine per arrivare
all’assassino. Tutta la storia è intrisa di un odio antico, che muove ogni
mossa ed allo stesso tempo usa persone in difficoltà per raggiungere il proprio
diabolico fine. Nella storia si incontrano le varie tipologie di bulli, ovvero
sia il bullo dominante e quello gregario. Il primo è la persona che mette in
atto la strategia delle offese nei confronti della vittima ed il bullo gregario
è la persona o il gruppetto di amici che sostengono il bullo dominante. Quindi
spesso nasce una scena triangolare tra i due tipi di bulli che infieriscono
sulla vittima, che viene offesa verbalmente o calunniata oppure sottoposta
anche a percosse. In questo contesto di offesa e di frustrazione per le vittime
nascono delle emozioni talmente negative, che spesso producono odio
immediatamente e successivamente la voglia di vendicarsi per aver subito tante
cose orribili. Il bullismo è una modalità
proattiva, ossia, è un comportamento messo in atto senza provocazione da parte
della vittima ed è agito dall'aggressore al fine di raggiungere il suo scopo,
il dominio e il potere sugli altri. Il bullismo trova la sua motivazione
nell'affermazione di dominanza interpersonale. Il bullo sa affermare se stesso
nel gruppo soltanto attraverso l'uso deliberato della forza. Nella trama del
romanzo si trovano delle situazioni inattese, che deviano le varie indagini e
la fine della storia è molto a sorpresa. La vipera che abita nel corpo di
questa persona la avvelena con il suo veleno, che ho voluto identificare
nell’odio e nella vendetta di situazioni orribili che ha dovuto subire. Questo
romanzo è stato inserito nella collana delle “Istantanee” ed ha
uno spazio editoriale che ha lo scopo di descrivere la società attuale, svelandone i segreti più nascosti
e portandone alla ribalta le problematiche meno conosciute. Il tutto senza
dimenticare i problemi che, purtroppo, ormai rappresentano una consuetudine
negativa, come, per esempio, l'annosa questione della violenza di genere. In
Istantanee trovano spazio anche testi che raccontano del lavoro di associazioni
e gruppi di volontariato, nati da persone che hanno affrontato traumi e problematiche
in prima persona e che hanno deciso di mettersi al servizio della collettività.
Hai in programma degli appuntamenti pubblici dove
presenterai il tuo nuovo romanzo? Se sì, li vuole elencare ai nostri lettori
perché possano venire a trovarti?
Sabato 9 dicembre 2019 questo
romanzo è stato finalista al Premio letterario Caffè tra le Nuvole di Rignano S/A (FI). Nella prossima
primavera sarà presentato in alcune biblioteche cittadine a Firenze, ma al momento non sono note
le date, che saranno pubblicate sul sito del Comune di Firenze.
Ci parli delle tue precedenti opere e pubblicazioni? Quali sono, qual è
stata l’ispirazione che li ha generati, quali i messaggio che vuoi lanciare a
chi li leggerà?
Tutti i libri affrontano tematiche sociali e due
problematiche ambientali ed alimentari. Il messaggio che intendo lanciare a chi
li vorrà leggere è di informare sull’argomento che viene trattato nelle varie
angolazioni sia relazionali che psicologiche che derivano da certe situazioni,
che si verificano. Qui elenco i miei libri e le tematiche che affrontano: Una goccia nel mare dalla casa-famiglia alla
famiglia, ed. Harmakis
(gennaio2014). È un romanzo autobiografico che racconta l’affido familiare; La passione colora la vita -per non
smarrirsi nelle strade buie della depressione, ed. Harmakis (gennaio
2015). Questo è un insieme di riflessioni sulle varie passioni che possiamo
coltivare nella nostra vita e prende come esempio personalità note che hanno
partecipato alla costruzione del progresso della società sia dal punto di vista
scientifico che umano. Non ci sono
più le rondini? Una donna, una storia, ed. Aracne (dicembre 2015). È un
romanzo che tratta la violenza di genere e la protagonista dopo un periodo
tremendo riesce ad affrontare queste situazioni tragiche cerca di ricostruire
la sua vita; Scegliamo
consapevolmente - i tanti aspetti del cibo, ed. Aracne (ottobre2016). Il
tema è quello delle possibili contaminazioni della filiera alimentare; Sognando la pace, ed. Aracne (marzo 2017). Qui una famiglia
siriana fugge dalla guerra ed affronta un viaggio attraverso la Turchia e poi
cerca di arrivare in Sicilia per poter vivere una vita degna di questo nome.
Vengono descritte tutte le condizioni terribili che questi migranti affrontano
durante questi esodi disperati e spesso in condizioni invivibili; Parliamo di rifiuti Tipologie
Classificazione e Trattamenti, ed. Aracne (ottobre 2017). Il rifiuto è
visto sia dal punto di vista sia della caratterizzazione che del trattamento
con le varie tecniche impiegate; Il
mostro vorace, ed. Aracne (gennaio 2018) attestato al Premio letterario
“Caffè tra le nuvole”. Finalista al Premio Letterario IX edizione Casa Sanremo
Writers a febbraio 2019. Questa storia è ambientata sia a Firenze che a
Follonica ed ha come protagonista un’alcolista e viene affrontato il problema
di questa dipendenza sia dal punto di vista psicologico che farmacologico e con
qualche cenno anche della sofferenza dei vari apparati del corpo umano; Una vipera in corpo, ed. Aracne
(agosto 2019) finalista
al Premio letterario Caffè tra le Nuvole di Rignano S/A (FI).
Una domanda difficile Meri: perché i
nostri lettori dovrebbero comprare i tuoi libri? Prova a incuriosirli perché
vadano in libreria a comprarne alcuni.
Infatti è un quesito
molto complicato. Scrivo, perché l’argomento trattato venga preso in
considerazione e discusso. Sono convinta che solo il confronto e la conseguente
conoscenza siano le basi per affrontare qualunque problematica. Ogni volta che
viene organizzata una presentazione dei miei libri, richiedo la presenza di
personale professionalmente preparato affinché l’argomento sia trattato per
essere divulgato in maniera competente e comprensibile. I temi che tratto li ho
ampiamente descritti. Come li ho affrontati ed inseriti nella storia e quali sono
le ambientazioni ed i personaggi io abbia scelto lo scoprirete leggendoli.
Quali
sono secondo te le caratteristiche, le qualità, il talento, che deve possedere
chi scrive per essere definito un vero scrittore? E perché proprio quelle
qualità?
Da sempre il concetto di talento evoca una
predisposizione positiva, che può essere specifica o generale e che tuttavia
richiede una valorizzazione ed un ambiente favorevole per ottenere risultati
tangibili. Il talento deve essere coltivato ed essere applicato a conoscenze ed
abilità e queste vanno acquisite. Al talento per la scrittura è indispensabile
abbinare la voglia ed il piacere di leggere per documentarsi, affinché quello
che verrà scritto sia corretto in tutti i suoi aspetti e sia un arricchimento
per chi lo leggerà. La passione di esplorare e la curiosità di addentrarsi nei
vari temi non deve mai mancare a chi vuole scrivere ed aspira a diventare uno
scrittore. Chiesi ad una giornalista famosa, chi poteva definirsi uno scrittore
e lei rispose che quando un romanzo oppure un articolo viene letto da varie
persone colui che l’ha prodotto è definito scrittore. Quando poi il tema o
l’argomento trattato suscita dibattiti e confronti, l’opera avrà un maggiore
successo. Concludo che uno scrittore deve essere curioso ed appassionato nelle
ricerche, che fa prima nel documentarsi ed abile e corretto nella scrittura, affinché
l’argomento che tratta sia di arricchimento e di conoscenza per il lettore.
«Non mi preoccupo di cosa sia o meno una
poesia, di cosa sia un romanzo. Li scrivo e basta… i casi sono due: o
funzionano o non funzionano. Non sono preoccupato con: “Questa è una poesia,
questo è un romanzo, questa è una scarpa, questo è un guanto”. Lo butto giù e
questo è quanto. Io la penso così.» (Ben Pleasants, The
Free Press Symposium: Conversations with Charles Bukowski, “Los Angeles Free
Press”, October 31-November 6, 1975, pp. 14-16.). Cosa ne pensi di queste parole di Bukowski? In uno scritto, in una storia,
in un romanzo, cos’è secondo te più importante, la storia (quello che si narra)
o come è scritta (lo stile, la narrazione, la scrittura originale, l’armonia,
etc.…)?
Il libro è appena accennato nella mente ed ecco che
subito inizia la ricerca per conoscere meglio il tema e poi quante trame si
tessono, per costruire la storia. La traccia viene decisa ed ora è la volta dei
personaggi ed i luoghi dove tutto avverrà. Ecco che la storia si scrive e si
corregge. Poi si decide cosa è in primo piano e quali sono i vari retroscena. Quanti
dubbi sulle parole e sulla punteggiatura. Il libro arriva sullo scaffale della
libreria. Lì è insieme a tanti altri volumi che sono grandi o piccoli ed
illuminati da luci che cambiano con il trascorrere della giornata ed il lettore
è lì che guarda, per fare una scelta. Il titolo incuriosisce? La copertina che
cosa comunica? Chi l’ha scritto? Questo è quello che accade al libro già
stampato. Penso che sia necessario fare molta attenzione a tutti gli aspetti, affinché
il libro prodotto sia ben curato in tutti i suoi dettagli e regali dei bei
momenti durante la lettura, innalzando la conoscenza del lettore.
«Per scrivere bisogna avere immaginazione.
L’immaginazione non si impara a scuola, te le regala mamma quando ti
concepisce. Non ho fatto nessuna scuola per imparare a scrivere. Ho visto tanti
film e letto tanti libri.» (Luciano Vicenzoni (Treviso 1926), intervista di
Virginia Zullo, 12 aprile 2013, YouTube, https://www.youtube.com/channel/UCDiENZIA6YUcSdmSOC7JAtg ). Cosa ne pensi delle parole di
Vincenzoni, uno dei più grandi e geniali autori del Novecento italiano?
Ho visto l’intervista e mi ha
colpito molto la sua riflessione che dice che nessuno può insegnare
l’immaginazione e la fantasia. L’ho trovato molto spontaneo e molto modesto e
queste sono doti eccezionali per le persone così famose e competenti
Oggi proliferano le cosiddette scuole di scrittura
creativa che promettono agli appassionati di scrittura che hanno
l’ambizione di diventare scrittori di successo, che possono diventarlo se
seguiranno i loro consigli e i loro corsi di formazione. Ma è davvero così
secondo te? Charles Bukowski,
grandissimo poeta e scrittore del Novecento, artista tanto geniale quanto
dissacratore, a proposito dei corsi di scrittura diceva … «Per quanto riguarda i corsi di scrittura io li chiamo Club per cuori
solitari. Perlopiù sono gruppetti di scrittori scadenti che si riuniscono e …
emerge sempre un leader, che si autopropone, in genere, e leggono la loro roba
tra loro e di solito si autoincensano l’un l’altro, e la cosa è più distruttiva
che altro, perché la loro roba gli rimbalza addosso quando la spediscono da
qualche parte e dicono: “Oh, mio dio, quando l’ho letto l’altra sera al gruppo
hanno detto tutti che era un lavoro geniale”» (Intervista a William J.
Robson and Josette Bryson, Looking for
the Giants: An Interview with charles Bukowski, “Southern California
Literary Scene”, Los Angeles, vol. 1, n. 1, December 1970, pp. 30-46). Qual è
la tua posizione in merito?
Non ho nessuna esperienza in merito. La mia
attività di scrittura è nata per caso e scrivendo cerco di migliorarla e
renderla più corretta sia per la punteggiatura che per la stesura del racconto.
Quali sono gli autori che ami di più, che hai letto da ragazza, che ti
hanno formata, che leggi ancora oggi e che ti senti di consigliare ai nostri
lettori?
La lettura
mi ha sempre fatto molta compagnia ed ho trascorso molto tempo sin da bambina
in compagnia degli amici libri. Ho letto molti libri di fiabe e poi il libro Cuore
ed il classico Pinocchio. Crescendo ho avuto il piacere di
leggere sia libri di Cronin che di Cassola. Apprezzo molto Primo
Levi e consiglio la lettura del Sistema periodico che è un
insieme di racconti dove lo scrittore associa un racconto a ciascun metallo della
Tavola Periodica di Mendeelef. Primo Levi era un chimico.
Ti va di consigliare ai nostri lettori tre autori contemporanei e tre libri
da leggere assolutamente nei prossimi mesi? E perché suggerisci proprio questi?
Cosa hanno di particolare per incuriosire i nostri lettori affinché li comprino
e li leggano?
Sono
molti gli autori contemporanei e quindi suggerirò due nomi femminili ed uno
maschile. Catherine Dunne che è una scrittrice irlandese che ha scritto Una
vita diversa che è un romanzo ambientato durante le lotte per
l’indipendenza dell’Irlanda dalla Gran Bretagna e sempre di questa autrice
suggerirei La metà di niente. La protagonista è una moglie che viene
abbandonata dal marito e rimane con suoi figli e cercherà di trovare il modo di
sopravvivere a questa triste situazione. Anita Nair che è una scrittrice
indiana e nel suo romanzo Cuccette per signora narra e parla dell'India e della condizione
delle donne indiane, tra infelicità, ricette di cucina, sari e spezie. Di Massimo
Gramellini voglio porre l’attenzione al suo libro Fai bei sogni,
che è un romanzo autobiografico.
L’attualità di
questa frase è inequivocabile. La storia dei popoli si
tramanda nei secoli attraverso l’arte che è la testimone per eccellenza del
pensiero e della creatività. Quanti monumenti, quanti siti archeologici ed
anche tanti musei sono le eredità preziose delle civiltà e della vita vissuta
dei popoli. L’arte nelle sue molteplici manifestazioni crea la bellezza ed è
l’arricchimento per tutti coloro che vorranno ammirarla e valutarla. Grazie
alla tecnologia ed alla grande visualità sui social le varie opere
possono essere ammirate da un pubblico molto più vasto tramite sia foto che
video. Anche la fotografia come i video sono manifestazioni artistiche, che
immortalano opere di arti diverse. Trasmettiamo ai nostri ragazzi la capacità
di esprimersi e la curiosità di ammirare con attenzione tutti i vari talenti e
semineremo così il germe della passione che li arricchirà.
A cosa
stai lavorando in questo momento che puoi raccontarci?
In questo periodo sto lavorando per portare in
teatro la commedia “Alla
luce” che ha avuto il terzo premio al Premio Rive Gauche di Firenze in ottobre. La trasposizione teatrale del testo è
stata realizzata da Giulia
Romolini. Quattro persone si trovano casualmente in un
vagone di un treno diretto a Torino. Un guasto alla linea blocca il treno in
una zona in aperta campagna. Dopo attimi di esitazione e di contrarietà per
questo contrattempo, i quattro personaggi iniziano a chiacchierare e visto il
protrarsi del tempo, mettono in atto un gioco e tutti raccontano segreti
inenarrabili. Varie sono le situazioni sorprendenti ed il finale si presta a
molteplici interpretazioni. Continuo a
scrivere articoli per Class24, che è una rivista online e
contemporaneamente sto facendo una ricerca per iniziare un nuovo romanzo.
Dove
potremo seguirti e come vuoi concludere questa chiacchierata?
Qui segnalo alcuni links dove racconto dei miei
libri. Saluto tutti per l’attenzione che vorranno porre a questa mia
conversazione.
Meri Lolini
Una vipera in
corpo
Aracne editrice
Andrea Giostra