di Laura Gorini - Si
intitola “Osa”, il nuovo singolo di Roberta Bonanno, ritornata
alla ribalta in televisione grazie alla sua partecipazione a “Tale
E Quale Show”. Impegnatissima con la promozione e con i suoi nuovi live,
ha comunque trovato il tempo per scambiare 4 vivaci chiacchiere con
noi di Fattitaliani.it.
Roberta
bentornata su Fattitaliani.it! É passato quasi un anno dall'ultima
volta che ci siamo visti! Come si è concluso il 2018 e come è
iniziato il 2019 per te?
Grazie a voi
per avermi riportato da voi! Il 2018 è stato un anno per me
significativo e, come ben sapete, gli ultimi mesi sono stati intensi,
faticosi ma meravigliosi.
“Tale E
Quale” mi ha dato un grande possibilità di ritorno nel mondo
televisivo e quindi di cominciare il 2019 nel migliore dei modi,
ovvero con la mia musica! Sono mesi di lavoro, concerti e nuove
conoscenze. Insomma, vivo alla grande e accolgo tutto quello che
arriva.
È appena
uscito
“Osa”, il tuo nuovo singolo.
Con quali parole descriveresti tale pezzo, per quale motivo lo hai
scelto come nuovo singolo?
“Osa”
è il manifesto della mia vita ed è ciò che suggerisco di fare a
chi vuole cambiare a volte una situazione di stallo. Io oso su ogni
cosa nella mia vita artistica e forse ancora di più in quella
privata! Sorriso sul viso, pacca sulla spalla e si va avanti ogni
volta!
A
proposito, quale è il tuo rapporto con il mondo radiofonico? Credi
che sia ancora fonte di interesse per i giovani?
A mio avviso
sì, anche se siamo tutti d’accordo che il mondo del web stia
schiacciando tutto quello che di più bello ha caratterizzato, la mia
generazione! Forse il mondo radiofonico si è fidelizzato con un
pubblico più adulto. I ragazzi sono costantemente legati alle
immagini; deve essere tutto più veloce e istantaneo.
Internet
e il Web, Youtube in primis, hanno in qualche maniera ostruito i
canali principali per ascoltare musica?
Direi
proprio di sì! L’evoluzione che ha portato anche un po’ alla
distruzione di quel mondo musicale per il quale io provo un po’ di
nostalgia.
Come si
possono utilizzare in maniera sana questi nuovi canali per ascoltare
musica e conoscere nuovi artisti?
A dire il
vero credo che ci debbano essere più regole e più controllo! Il
vero problema è la qualità degli artisti che vengono proposti dal
mondo del web, che sono molto distanti da quella che è la mia
concezione di musica.
A livello
di playlist, come crearne una convincente e interessate?
Se devo
essere onesta io non sono molto pratica di playlist. Nel senso che
preferisco scegliere canzoni di volta in volta in base al mio umore,
ai miei viaggi e al mio stato d’animo. Credo però che per quanto
riguarda la programmazione radiofonica sia giusto dare più spazio a
molti artisti che meritano di avere il loro posto nel mondo della
musica.
Se
dovessi crearne una coi tuoi brani, non solo del tuo ultimo album,
quali inseriresti e perché?
Direi quelle
a cui sono più legata. Comincerei da “L’ultima bugia”,“Col
senno di poi” e “Per un attimo” del primo album. Proseguirei
quindi con “A Natale Puoi” del secondo album, per finire con “Un
buon motivo”, “Di te me”, “Ridere di me” e“Osa”, appartenenti
al mio terzo album.
Immagino
che sia difficile scegliere anche i pezzi da proporre durante un tuo
live. Quali sceglieresti e perché?
Le scelte
ricadono sui singolo più conosciuti come “Per un attimo”,
canzone molto importante per me che ricorda un periodo molto bello
della mia vita e su alcune del mio ultimo album che scelgo
chiaramente per promozione del cd uscito a giugno dell’anno scorso.
Altre le scelgo invece per il bit energico che possono dare sul palco
come “Ridere di me”, “Un buon motivo”, “Controtendenza” e
“Non ho più paura”.
Se
dovessi scegliere un solo pezzo della tua carriera per descrivere il
tuo ieri, uno per il tuo presente e uno per il tuo domani, quali
sceglieresti e per qualche motivo?
Non ho dubbi
su cosa rispondere. Di sicuro “Per un attimo” per descrivere il
mio passato (come ho già anticipato mi ricorda un momento molto
intenso e bello che ho passato qualche anno fa).
Per il mio
presente sceglierei “Ridere di me” perché esprime esattamente la
condizione in cui mi trovo ora, quindi questa voglia illimitata di
vivere la vita a pieno e sempre col sorriso, con l’autoironia che
mi contraddistingue.
Per il mio
futuro invece mi concentrerei su “L’uomo
che non c’è”, brano che parla di una
realtà e della mia vita. L’attesa che arrivi una persona che possa
fare la differenza e che possa stare al mio fianco per il resto della
mia vita.
Foto di Jacopo Lualdi
Foto di Jacopo Lualdi