Ciao Elisa, benvenuta e grazie
per la tua disponibilità. Sei una Book Blogger conosciuta nei vari social, come
ti vuoi presentare ai nostri lettori?
Sono semplicemente una donna che ama la cultura,
i salotti letterari, l’arte e tutto ciò che proviene dal talento artistico. E
partendo da questo presupposto ho voluto creare una pagina culturale virtuale
che con tanto lavoro e cercando di essere professionale pian piano ha preso la
sua strada. È diventata un punto di riferimento per tanti lettori, autori e
case editrici, che continuano giorno dopo giorno ad onorarmi della loro
fiducia. I sogni quando sono perseguiti con tenacia, professionalità e serietà,
lavorando con tanta passione, a volte si realizzano e di questo devo
ringraziare anche le mie sei collaboratrici, donne che hanno abbracciato il mio
progetto ed insieme abbiamo creato una squadra tutta al femminile, che lavora
in armonia e considera la cultura un bene irrinunciabile nella vita.
Chi è secondo te questa nuova
figura del cosiddetto Book Blogger? Una sorta di Influencer del mondo
letterario. Che veste assume nei social, cosa fa e come si diventa Book
Blogger?
Si diventa Bookblogger solo con la passione, la
serietà e professionalità. Si diventa influencer solo se riesci ad uscire fuori dalla massa, se
dimostri personalità, ti tieni lontana da qualsiasi forma di competizione e vai
dritta per la tua strada, rispettando il lavoro altrui, usando sempre il garbo
in ogni articolo e con il contatto con i lettori. Ma queste sono tutti fattori
di contorno, si diventa influencer solo se i tuoi articoli sono di qualità,
curati nei particolari se fai recensioni attente, circostanziate, critiche e
sincere; se fai interviste dopo aver letto i lavori dell’autore che vai ad
intervistare, se riesci a dare qualità, solo in tal caso i lettori ti premiano.
Nei social assume un ruolo
importantissimo per la promozioni di autori emergenti, che pubblicano con
piccole case editrici. Il web è l’unico canale di promozione a loro
disposizione, in quanto le piccole case editrici pubblicano ma poi un po’ li
abbandonano a loro stessi.
Qual è il percorso che tu hai seguito
per arrivare ad avere così tanti lettori virtuali?
Lavoro, tanto lavoro. Sono partita da zero io da
sola, lettrice appassionata ho deciso di aprire un piccolo blog, dove scrivere
le mie impressioni sui libri letti, pubblicare le poesie che amo, e al contempo
ho aperto una pagina ed un gruppo correlati al blog. Partendo dal gruppo pian
piano cominciano ad arrivare le visualizzazioni e soprattutto le richieste di
recensioni da autori emergenti presenti nel gruppo “Gli amici del mondo incantato dei libri”, a quel punto il
lavoro cresce e quindi ho deciso di farmi affiancare da qualche collaboratrice,
ragazze scelte con molta attenzione conoscendo già le loro capacità di
scrittura e critica. Una collaboratrice dopo l’altra siamo arrivate in sette a
leggere, recensire, fare articoli e siamo arrivate dove siamo, mantenendo
comunque il mio ruolo di guida, decisionale e amministrazione del blog, con una
linea ben definita da seguire. Ma alla fine il segreto del nostro successo è
dovuto a tantissimo lavoro, serietà e professionalità, tantissimo entusiasmo,
insieme ci divertiamo molto e elemento per me importantissimo è stata la scelta
di persone validissime e fidate, che mi camminano accanto.
Due estati fa ho
scritto un breve articolo sulla nuova figura professionale dell’Influencer del
ventunesimo secolo. Secondo me, l’aspetto più interessante e originale di
questa nuova figura professionale è quello che ho descritto con queste parole: «L’Influencer di successo, non si limita a scrivere e
postare le sue foto e i suoi scritti. Intrattiene con i suoi follower un vero e
proprio confronto virtuale fatto di consigli, di scambi di opinioni, di
recensioni sul prodotto acquistato e provato, di tutti quelli che sono e sono
stati i vantaggi e gli svantaggi dell’esperienza commerciale, professionale,
amatoriale del prodotto acquistato o da acquistare (per prodotto si intende sia
quello materiale che quello immateriale). Questo interessante elemento di
confronto diretto, in realtà, è la componente che fa la differenza con la
pubblicità tradizionale unidirezionale: “ti
dico io cosa acquistare perché quello che promuovo è il meglio per te che
esiste sul mercato!” Nell’incontro virtuale tra l’Influencer e il suo
follower, il rapporto evolve in:
“decidiamo insieme cosa devi acquistare in base ai tuoi peculiari bisogni
perché quello di cui discuteremo alla fine sarà il meglio che potrai trovare
sul mercato!”» Qual
è la tua posizione quale “Influencer-Book Blogger” rispetto a quello che
descrivo a proposito del mondo della letteratura? Come ci si relazione con i
propri follower che vogliono essere consigliati su quali libri acquistare e su
quali autori sconosciuti al grande pubblico leggere?
La
serietà, l’autorevolezza, la conoscenza dell’argomento, devi avere una cultura letteraria,
devi essere in grado di consigliare libri, e soprattutto averli letti, a
partire dai classici, i contemporanei fino agli emergenti. Il contatto
giornaliero nel gruppo con i tuoi lettori o follower come preferiamo chiamarli,
i commenti agli articoli, il pubblicare articoli per tutti i gusti e tutti i
generi letterari, allargarsi verso l’arte, il cinema, la musica, gli editoriali
che attirano grande interesse. Ma la cosa più importante è il garbo e la
conoscenza di ciò di cui vai a parlare. Noi trattiamo autori emergenti, ma
anche libri famosi, libri classici, facciamo conoscere gli autori attraverso le
interviste e soprattutto facciamo tanti contest, giochi letterari per
rendere protagonisti i nostri lettori. Siamo sempre in fermento con nuove idee,
con nuovi argomenti da offrire ai nostri lettori. Il mio blog è un blog
letterario ma che si sparge intorno a tutto ciò che è arte.
Quali sono secondo te le
caratteristiche, le qualità, il talento, che deve possedere chi scrive per
essere definito un vero scrittore? E perché proprio quelle?
Un vero scrittore è colui che riesce a creare
empatia con il lettore, che ha qualcosa da raccontare di originale di suo senza
seguire le mode, le storie nascono dal talento, dall’immaginazione e dalla capacità
di raccontarle coinvolgendo il lettore, ma anche avere le conoscenze lessicali
e dialettiche per riuscire a farlo bene. Ma per me la base è conoscere le
regole basilari della struttura di un romanzo, un saggio o ciò che si vuole
scrivere. Perché proprio queste? Un lettore se non lo conquisti nelle prime
venti pagine lo hai perso, magari il libro rimarrà sul comodino per tempo
immemorabile; avere qualcosa da raccontare perché l’argomento, la storia, sono
fondamentali. Uno scrittore valido incolla il lettore alle pagine del libro,
devi esser capace di sorprendere e soprattutto uscire dalla massa, considerato
che in Italia ci sono più scrittori che lettori, allora il passaparola ti
porterà lontano, nessuno legge le recensioni dei critici ma molti prima di
acquistare un libro leggono i commenti dei lettori; in ultimo se non conosci
la struttura del romanzo e non sei padrone della lingua, la sintassi e non
riesci a rendere scorrevole e piacevole la lettura non andrai lontano. Resterai
sempre sul web a spammare nei gruppi e nelle pagine che lo consentono. Un libro
deve avvilupparti portarti con te in mondi sconosciuti, farti partecipare agli
eventi che racconta, farti indignare, arrabbiare, sorridere e soprattutto deve
smuovere e cambiare qualcosa dentro di te, ma i libri capaci di fare tutto ciò
sono pochissimi…
Perché secondo te oggi è
importante scrivere, raccontare con la scrittura?
Io
penso che per molti scrivere è terapeutico, a volte la scrittura ha il potere
di scacciare i tuoi demoni, li metti sulla carta e sembra che si allontanino da
te. Ma molti lo fanno solo perché con le stamperie a pagamento (le case
editrici a pagamento) manco ti leggono e giudicano, paghi e sei pubblicato,
oppure con l’autopubblicazione. Io in questi anni di attività ho letto libri di
emergenti ad altissimo livello con case editrici piccole ma serie, di alcuni di
loro sono certa ne sentiremo parlare in futuro; ma ho letto anche cose scritte
male, senza idee, ed ho avuto tantissima difficoltà a superare le prime 30
pagine. Non a caso in Italia ci sono più scrittori che lettori.
In Italia si pubblicano ogni
anno circa 70 mila nuovi titoli, la media ponderata di vendita di ogni nuovo
titolo è di circa 50 copie, mentre chi legge effettivamente l’opera letteraria
acquistata non supera il 10%, il che vuol dire che delle 50 copia vendute solo
5 copie vengono effettivamente lette da chi acquista in libreria o nei
distributori online. Partendo da questo dato numerico, che per certi versi fa
impressione e ci dice chiaramente che in Italia non si legge o si legge
pochissimo, secondo te cosa si dovrebbe fare per migliorare questa situazione?
Cosa dovrebbero fare gli editori, gli autori e le nuove figure quali quelle dei
Book Blogger come te per far aumentare il numero dei lettori e degli
appassionati ai racconti e alle storie da leggere?
Gli editori dovrebbero investire di più e seguire
gli autori che pubblicano, dovrebbero organizzargli eventi, presentazioni,
dovrebbero pubblicare molto meno, ma prodotti di qualità e soprattutto per gli
autori emergenti non abbandonarli a sé stessi dopo la prima settimana di
pubblicazione. Gli editori blasonati dovrebbero fare attività di scouting e non andare sul sicuro con
nomi famosi che si fanno scrivere i libri oppure libri seriali a richiesta quasi
come una catena di montaggio; questo personaggio funziona sfruttiamolo fino
all’osso. Dovrebbero rischiare in quanto i buoni libri si leggono ma quanti ce
ne sono? Il discorso dei book blogger è più ampio: ce ne sono tantissimi e non
tutti con contenuti di qualità, molti, te lo assicuro, recensiscono senza
leggere i libri. I book blogger devono offrire qualità, operare delle scelte, a
volte anche difficili e crearsi una propria identità. Solo in questo modo il
pubblico ti segue, ti legge, segue le tue indicazioni, se c’è onestà nel
recensire, se riesci a tenerti lontano dai libri degli amici ahahahah, in fondo
la recensione è un’opinione ma va espressa con classe, onestà, e conoscenza
della materia. Non è un caso che io i libri li divido secondo i gusti e le
predisposizioni di ogni collaboratrice, se leggi per piacere e non dovere nella
recensione si sente la differenza. Alla fine l’onestà paga sempre. Un book
blogger che riesce a creare une rete di lettori è già sulla buona strada, ma lo
scopo primario dovrebbe essere quello di avvicinare alla lettura chi non lo fa
per abitudine, devi essere accattivante, devi attirare l’attenzione e da qui
nasce la mia scelta di allargarmi verso la musica, l’arte, il cinema.
Quali sono gli autori che ami di
più, che hai letto da ragazza, che ti hanno formato e che leggi ancora oggi?
Io
nella mia vita ho letto di tutto, leggo fin da bambina, ero attirata da libri
ai tempi definiti “maschili” come Salgari, I ragazzi della via Pal, L’isola del
tesoro, poi come tutte negli anni dell’adolescenza volevo sognare con le storie
d’amore ed ho letto i classici della letteratura d’amore. Ma quello che ho
amato di più ed ancora leggo sono i libri che ci raccontano la storia. Tre
titoli dicevi? La storia di Elsa Morante, La famiglia Karnowski di Joshua
Singer, Il tempo migliore della nostra vita di Antonio Scurati, Lessico
famigliare di Natalia Gizburg, ma potrei continuare all’infinito. Ho letto
troppi libri meravigliosi per sceglierne tre.
Vuoi segnalare ai nostri lettori
qualcuno degli autori contemporanei che vale la pena di leggere?
I
libri iniziali di Isabel Allende, Ian McEwan, i legal thriller di Gianrico
Carofiglio, la passione e la sicilianità di Susanna Agnello D’Hornby, Lia Levi,
Sandra Petrignani, la prosa poetica di Wanda Marasco, Zafon, Kent Haruf mi
fermo perché ti riempio una pagina.
Chi sono secondo te tre autori
ancora sconosciuti al grande pubblico di cui sentiremo parlare nei prossimi
anni?
Attraverso
il blog ho avuto il piacere di conoscere moltissimi autori emergenti veramente
bravi, che se manterranno le promesse dei loro lavori iniziali per me faranno
tanta strada. Ma mi perdonerai se preferisco non scegliere, ce lo dirà il
tempo.
A cosa stai lavorando adesso?
Ho
tantissimi progetti e sogni nel cassetto, ma il primo a cui stiamo cominciando
a lavorare ed anzi abbiamo già con i primi incontri collaudato, è il portare il
blog fuori dal web, tra la gente, sul territorio attraverso eventi e
presentazioni degli autori, e ti dirò i primi eventi ci hanno dato ottime
risposte, ma si lavora per renderlo un tratto distintivo del nostro blog, che
va sul territorio a raccogliere lettori. Una cosa importante che vorrei
ribadire è che i nostri servizi sono tutti offerti a titolo gratuito.
Quali sono i tuoi prossimi
progetti e i tuoi prossimi appuntamenti? Dove potranno seguirti i nostri
lettori?
I nostri lettori possono seguirci ovviamente sul
blog https://ilmondoincantatodeilibri.altervista.org/ , La nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/Ilmondoincantatodeilibri/ ; Sul nostro
gruppo https://www.facebook.com/groups/ilmondoincantatodeilibri/ ; Di seguirci perché abbiamo tanti libri ed interviste da offrire, e
partecipate ai nostri eventi reali a Napoli, Messina e Palermo. In pagina ci
sono tutti gli eventi man mano che creiamo nuove date. Abbiamo patrocinato
un’antologia per beneficenza sostenendo dalla sua costituzione l’associazione
Giovannino Vive, che attraverso la cultura e concorsi letterari, vuole
ricordare Giovannino e tutte le vittime della malasanità. Questa è la pagina di riferimento dove troverete
il bando di concorso che troverete anche nel blog il mondo incantato dei libri https://www.facebook.com/GiovanninoVive/. Siamo sempre in movimento per realizzare
importanti progetti. Stiamo avendo tante soddisfazioni muovendoci su tre città.
Napoli e Palermo ci ha dato risposte lusinghiere, prossimamente Messina
presenterà Marco Lupis, un corrispondente di guerra. Insomma cerchiamo sempre
di metterci alla prova in cose inedite e nuove per noi. Il progetto che al
momento più mi preme è unire il virtuale al reale con varie iniziative, ma per
ora sono in divenire quindi per scaramanzia taccio.
Un’ultima domanda Elisa.
Immaginiamo che tu sia stata inviata in una scuola media superiore a tenere una
conferenza sulla scrittura e sulla narrativa in generale, alla quale
partecipano tutti gli alunni di quella scuola. Lo scopo è quello di interessare
e intrigare quegli adolescenti all’arte dello scrivere e alla lettura. Cosa
diresti loro per appassionarli a quest’arte e catturare la loro attenzione? E
quali le tre cose più importanti che secondo te andrebbero dette ai ragazzi di
oggi sulla lettura e sulla scrittura?
La
prima cosa che direi è che la lettura ti fa viaggiare, ti fa vivere mille vite,
ti permette di conoscere te stesso attraverso le vite degli altri narrate nelle
pagine di un libro, allontana la tristezza, ti aiuta a combattere i tuoi demoni
interiori e soprattutto ti insegna a pensare con la tua testa ed a non seguire
il branco. Direi di studiare con passione i grandi autori del passato, che li
accompagneranno sempre nella scelta dei loro talenti e perché no anche la scrittura
se hanno qualcosa da dire, ma non è importante solo scrivere per pubblicare, ma
scrivere per se stessi, per imparare ad usare la lingua scritta e leggere
leggere ed ancora leggere, per diventare uomini e donne giusti, onesti e
soprattutto indipendenti intellettualmente che è il bene più grosso che ci
sosterrà in tutta la nostra vita.
Elisa
Santucci
Andrea
Giostra
https://andreagiostrafilm.blogspot.it
https://business.facebook.com/AndreaGiostraFilm/