Andrea Di Cosimo è il buffone nel Circo degli orrori: con la risata ho sanato parte delle mie ferite. L'intervista di Fattitaliani

Teatro, circo e cabaret sono le tre dimensioni artistiche che compongono "Il circo degli orrori" spettacolo in scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al 21 ottobre. Emanuela Del Zompo ha intervistato per Fattitaliani uno dei suoi protagonisti, Andrea Di Cosimo, in arte Chapeau, un Clown Attore circense.

Qual è il tuo ruolo nello spettacolo "Il Circo degli orrori"?
Il mio ruolo all'interno del circo degli orrori è quello del buffone: il buffone di per sé è un provocatore, una figura scomoda, è molto inteligente e, a differenza del clown, non è per niente innocente: anzi si burla del sistema e di tutto ciò che lo circonda.
Cosa significa per te far ridere? lo spettacolo che porti in scena è un po' fuori dal comune perché si tratta di una "black Comedy": lo spettatore che viene ad assistere al circo degli orrori si aspetta di vedere scene terrificanti e di essere spaventato a morte, invece.....
Per me ridere è importantissimo attraverso la risata ho sanato parte delle mie ferite e quando il pubblico ride significa che identifica un atteggiamento un'emozione o un modo di fare che riconosce in se stesso. Con il circo degli orrori sto sperimentando la strada del sarcasmo e della provocazione unendo l'umore al terrore; questo è uno spettacolo che unisce il circo il cabaret selvaggio e l'ironia.
Durante lo show interagisci con il pubblico, sono preparati questi interventi o fai affidamento all'improvvisazione?
Durante lo spettacolo interagisco molto con il pubblico e ogni volta è come se fosse la prima: cioè tutto è dettato dall'improvvisazione e dall'ascolto del pubblico, non c'è mai un intervento o uno spettacolo uguale all'altro.
Cosa risulta per te più difficile nel tuo lavoro?
Una delle difficoltà che ho nel mio lavoro è lo stress pre-debutto prove su prove e tante ore a teatro.
Il teatro è un po' come una famiglia, ti senti competitivo?
Il teatro per me è come una famiglia non mi piace la competizione anzi credo che la miglior cosa sia stare sempre al servizio del gioco/spettacolo e non del proprio ego.
Pensi che il tuo personaggio veicoli un messaggio al pubblico?
l mio personaggio utilizza la cacca come metafora: difatti si presenta in scena come il presidente della cacca attraverso la sua ode al disgusto lancia varie provocazioni per poi lasciare un messaggio di ugualità: poveri ricchi e cardinali
dinanzi la cacca son tutti uguali.
Progetti futuri?
Al momento avrò uno spettacolo sul TEATRO COMICO DI GOLDONI a novembre dove interpreterò Arlecchino e il mio secondo spettacolo one man show CAOS (Clown Anarchist Open Show) dove il personaggio principale sarà lo stesso che interpreto all'interno di questo circo e il tema principale sarà la linea sottile che c'è tra follia e normalità.
Il tuo rapporto con i bambini: consiglieresti lo spettacolo ad un pubblico di piccoli?
Lo spettacolo è sconsigliato ai minori di 12 anni però in questi giorni son venuti diversi bambini con età inferiore, in questa circostanza abbiamo cambiato alcune battute  ed alcune scene troppo forti.

Nella foto Andrea Di Cosimo e il cartomante dei vip Stefano Mancini
Da venerdì 5 al 21 ottobre ore 20.45
sabato e domenica doppia ore 17.00 e ore 20.45


TEATRO BRANCACCIO di Roma
VIA MERULANA 244, 00185 ROMA · TEL 06 80687231/2 · TEATROBRANCACCIO.IT
Giovedì e venerdì ore 20.45, sabato e domenica ore 17 e 20.45 
Prezzi da 49 a 28,50 euro
Fattitaliani

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