Gabriella Deodato, scrittrice, fotografa,
presenta il suo ultimo lavoro di prossima uscita. Intervista di Andrea Giostra.
Benvenuta Gabriella, e grazie per la tua
disponibilità. Abbiamo già fatto qualche tempo fa un’intervista per
fattitaliani.it, nella quale abbiamo parlato della tua arte fotografica. Oggi
parleremo dell’altra tua grande passione, la scrittura. Fatta questa
introduzione, ai nostri lettori che volessero conoscere qualcosa di più di te
quale artista, scrittrice e fotografa, cosa racconteresti?
Caro Andrea,
innanzitutto grazie come sempre per la possibilità di parlare di me che mi dai,
anche se vorrei e spero che le mie fotografie parlino per me… ho effettivamente
sempre molto da dire. Innanzitutto, questo è il link al mio sito professionale:
www.gabrielladeodato.com nel quale c’è un po’ un riassunto dei
miei lavori, anche se è difficile riassumerli in pochi scatti. Aggiorno il mio
sito molto spesso, proprio per rimanere sempre al passo con… me stessa! Creo
book che amo definire come “abiti su misura”, quindi foto che sono come piccoli
corti cinematografici per immagini, oltre a lavorare con agenzie (cinema e
teatro) e attori. Sono anche fotomodella e potete vedere le foto che ritraggono
me nella Gallery “My portraits” del mio sito oppure su Instagram (mi trovate
come Violadelpensiero24). Come scrittrice, sono in attesa della pubblicazione
del mio primo romanzo.
Ci parli del tuo romanzo di prossima uscita? Qual
è il titolo e il tema dominante? E quale il messaggio che vuoi lanciare ai tuoi
lettori?
Il mio prossimo, nonché primo romanzo,
si intitola “I Luoghi di Tyson” e parla della storia vera, e tuttora in corso,
della sparizione di un Micio rosso a Monteverde. Tyson è scomparso il 29 agosto
2016 a Roma in zona Monteverde (Villa Pamphilj/Piazza San Pancrazio). Il libro
narra questo percorso e ricerca d’Amore da 18 mesi a questa parte e che
proseguirà finché non avremo notizie di Tyson. In questa ricerca, siamo venute
a contatto con molteplici mondi, dalle Associazioni animaliste alle gattare, a
persone buone e di cuore che si sono immedesimate in contrapposizione invece a
brutti sottoboschi riguardanti esperimenti sugli animali. La storia si snoda
attraverso molteplici episodi: dalle colonie feline di Villa Pamphilj, alla
ricerca di Tyson in un campo rom (in quanto possibile gatto rubato) ad un
consulto da una cartomante. Il libro è scritto sia con la nostra voce narrante,
che in certi capitoli con quella di Tyson stesso. Desidero aggiungere che in
questi mesi siamo venute a conoscenza delle tristi storie (simili alla nostra,
benché ognuna con le sue peculiarità) di tantissime altre persone che, in tutta
Italia, cercano tuttora il loro amore a 4 zampe ancora smarrito: cane o gatto.
Si è quindi formata una sorta di catena di speranza e solidarietà, e abbiamo
fondato anche una pagina Fb dal nome “Uniti per ritrovarli, non più invisibili”
dove ci si fa coraggio a vicenda, si scrive, si piange, si postano foto, si
spera insieme. A volte avvengono, dopo mesi, miracolosi ritrovamenti grazie a
questo tam tam dei social ed è una Festa per tutti. Ci sono tante storie a
lieto fine, anche dopo anni, di animali ritrovati a chilometri di distanza
perché saliti erroneamente su un furgone per esempio e poi persi, rubati o
abbandonati lontano da casa. Siamo purtroppo tanti, e Tyson è diventato il
simbolo di tutti loro. Tyson come icona dell’Amore, quell’amore che valica
distanza e tempo e che si nutre di sé stesso anche e nonostante l’assenza!
Tyson che è lotta già nel nome. L’amore per Tyson: presenza nell’assenza.
Abbiamo creato anche un sito con la storia di Tyson, il cui link è: https://gabrielladeodato.wixsite.com/ty-son. Attualmente
conta 2044 visite.
Come è nata la tua passione per lo scrivere,
e qual è il tuo proposito, il tuo scopo nel raccontare le tue storie?
La mia
passione per lo scrivere è insita in me da sempre, e va di pari passo con la
fotografia, che per me è scrivere con la Luce. Scrivere è mettere su carta
pensieri, sfogarsi in modo sano e far sì che parti di noi stessi rimangano per
sempre su carta invece di bollire e rimuginare dentro di noi. Per me scrivere è
terapeutico e necessario per comunicare l’infinito Amore per la vita che ho
dentro di me.
Come definiresti il tuo stile letterario? C’è
qualche scrittore al quale ti ispiri?
Non amo
definirmi e lascio sempre che siano gli altri a farlo, se proprio devono o
vogliono. Il mio è comunque uno stile letterario pesante e pensante, non certo
leggero, frutto di mie personalissime cicatrici che nel tempo ho imparato a
chiamare “esperienza” e crepe dalle quali ho fatto penetrare luce, tanta luce.
Perché secondo te oggi è importante scrivere,
raccontare con la scrittura, oltre che con le arti visive come fai tu?
Per il
semplice fatto che tutto scompare e che se non si lascia una traccia scritta di
ciò che si è, nessuno saprà mai tutto ciò che abbiamo da dire e da dare alla
vita. Oggi siamo in un’era di comunicazione a tappeto ma senza che le cose
vengano stampate, ormai è quasi tutto in digitale; un’era di volatilità, di
fast food.
Cosa consiglieresti a chi volesse cimentarsi
a scrivere racconti, romanzi, delle storie?
La prima,
istintiva risposta è: non saprei, in quanto sono io stessa al mio primo
romanzo. La seconda: di liberarsi, di sfogarsi, di scrivere senza aver paura di
dire ciò che si vuole dire, di scrivere senza timore di venir giudicati in
quanto ognuno di noi è unico e ha da dire e dare al mondo la propria unicità.
Di spennellare di creatività la propria vita scrivendo per sé e/o per gli
altri.
Immagina una convention all’americana, tenuta
in un teatro italiano, con qualche migliaio di adolescenti appassionati di
lettura. Il conduttore ritarda, e gli organizzatori ti chiedono di sostituirlo
per quindici minuti. Cosa diresti a tutti quei ragazzi per introdurre la
performance letteraria, parlando ovviamente di scrittura e di lettura?
Esattamente
quello che ho risposto nella domanda precedente. Di viaggiare con la propria
Fantasia tenendo una penna in mano come se fossero le redini della propria creatività,
di scrivere ciò che sentono senza timore o vergogna di non essere all’altezza…
di chi? Di cosa? Scrivere per rendere questo mondo più ricco, povero come sta
diventando di cultura e valori!
Quali sono i tuoi prossimi progetti e i tuoi
prossimi appuntamenti? Dove potranno seguirti i tuoi lettori e i tuoi fan?
Ho tanti
progetti, come sempre. Oltre alla pubblicazione del libro su Tyson, “I luoghi
di Tyson” (sto valutando varie proposte contrattuali di varie case editrici al
momento), sto iniziando il progetto per il mio terzo libro fotografico che avrà
come tema le spose tatuate. Sarà un libro fotografico ma anche che parlerà
dell’esperienza come donne, madri e mogli delle ragazze molto tatuate che
poseranno per me. Ho deciso di accostare il tatuaggio al vestito da sposa
perché ritengo sia un abbinamento “insolito” che dona eleganza ai tatuaggi, che
sono un po’ una seconda pelle e una storia scritta sulla pelle. Sarà un libro
diviso per capitoli, con spose molto tatuate fotografate in diversi luoghi in
accordo con la loro esperienza e le loro scelte di vita. Per il resto, ho
parecchi book e lavori in programma e come ambizione punto ad essere
(ri)conosciuta sempre di più per il mio stile, senza bisogno di guardare la
firma della foto.
Spero di aver
incuriosito e anche un po’ emozionato (come mi emoziono sempre io quando parlo
del mio lavoro che è la mia stessa vita!) i lettori e ti ringrazio per aver
dato voce alle mie visioni.
Gabriella Deodato
Intervista di Gabriella Deodato
Andrea Giostra
https://andreagiostrafilm.blogspot.it
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