"Uomini
sull’orlo di una crisi di nervi" è uno spettacolo scritto nel 1993 da Galli
& Capone, è un Cult della Commedia Teatrale. In scena al Teatro Marconi di
Roma per le ultime repliche dal 26 al 29 ottobre.
Con Federico Perrotta, Andrea Carli, Salvatore Mincione, Ferdinando Smaldone.
Interpreti straordinari, convince un po’ meno Valentina Olla.
Il pubblico partecipa entusiasta, perché ognuno riconosce se stesso o qualche
amico all’interno del gruppo. Uno
spettacolo inossidabile che piace ancora oggi perché tratta di temi che sono
sempre attuali. Si ride, ci si diverte ma si ha anche il tempo di riflettere. Fattitaliani ha intervistato Federico Perrotta.
Un
gruppo di amici affiatato, entusiasta, folle… è l’incipit della Commedia e poi?
Si incontrano ogni lunedì da quindici anni per giocare a poker ma anche
per scappare dalle grinfie delle proprie mogli. Il lunedì che raccontiamo nello
spettacolo sarà l’occasione per la resa dei conti dei vari componenti. Alla
fine uno di loro, il padrone di casa o meglio quello che ha avuto la casa
prestata dal nonno, dirà “Scusate, visto che litighiamo perché non proviamo ad
avere un po’ di leggerezza? Chiamiamo una signorina, interpretata da Valentina
Olla. Quella che doveva essere una leggerezza, in realtà diventa la botta
finale.
Quali sono i tic e le miserie degli uomini?
Intanto l’uomo cerca la libertà, vuole la donna, vuole la donna vuole
accasarsi ma una volta preso l’impegno, cerca la libertà. Alla fine combattiamo
l’eterno duello con la donna ma alla fine siete voi stesse a vincere. Noi
soccombiamo. In realtà all’uomo basterebbe avere una volta a settimana la
possibilità di fare quello che vuole, non prendersi le responsabilità dei
figli, continuare a vivere come un Peter Pan. Ad un certo punto bisogna che si
assuma le sue responsabilità ed i suoi impegni. Voi donne siete molto presenti,
razionali, secondo me invece, noi siamo molto irrazionali. A volte a seconda dell’argomento di cui si parla, le posizioni
s’invertono.
Sono ventitré anni che la Commedia va in
scena. A cosa è dovuto questo grande successo?
Probabilmente è dovuto
innanzitutto al Testo che è attuale ancora oggi perché parla di dinamiche di
coppia che si replicano sempre. I dialoghi sono molto belli e sono interpretati
molto bene dai vari attori che si sono succeduti negli anni, come Nicola
Pistoia, Pino Ammendola e molti altri. E’ ormai un evergreen. Si ride tanto, si
riflette ed in quello che abbiamo potuto constatare in queste settimane di
replica, ogni spettatore ritrova se stesso o i propri amici all’interno del
gruppo. E’ una dinamica forte, giocare a poker davvero con tutte le battute da
dire, non è assolutamente facile. Chapeau a chi lo ha scritto e a chi lo
dirige, in questo caso, Rosario Galli.
A proposito di Rosario Galli, ha detto
che sei il degno erede di quel gruppo. Cosa provi?
Beh, questa cosa mi
onora molto e mi dà anche tanta responsabilità perché gli interpreti che mi
hanno preceduto, li conosco benissimo perché li vado a vedere a Teatro ma non
ho avuto ancora il piacere di poter condividere il palco con loro ma sono i
Mostri sacri della Commedia. Pino Ammendola più volte ha fatto di tutto per
darmi un Premio, intitolato a Vincenzo Crocitti, come giovane emergente ma non
ci sono mai riuscito perché stavo lavorando. Per me è veramente un onore essere
solo avvicinato a quelli che considero degli esempi da seguire perché fanno
grande la Commedia Teatrale in tutta Italia. Sono onorato e ringrazio Rosario
di questo accostamento.
Tradotta in tantissimi Paesi, in quale è
stata maggiormente apprezzata? Sicuramente la nostra anche se all’estero ha
riscosso moltissimo successo. Paese che vai, usanza che trovi ma alla fine
siamo tutti uguali. All’estero dicono che noi italiani gesticoliamo molto
mentre gli inglesi stanno fermi quando spiegano una cosa, tanto che è difficile
comprendere. Tante volte se ad una parola aggiungi un gesto magari è più facile
comprendere. Invece loro fanno di tutto per metterti in difficoltà perché sono
convinti che l’inglese lo devi conoscere e basta.
Impegni per il futuro?
Intanto
speriamo di far girare questo spettacolo fino al 25° anno ed avremo delle
repliche nella prossima stagione. Dopo Roma, saremo a Lucca, Vasto,
Civitavecchia, Chieti, Pescara, Avezzano, L’Aquila. Roma ci sta dando tante
soddisfazioni e rinnovo l’invito ai lettori di fattitaliani.it a vedere la Commedia
nelle ultime quattro repliche, da giovedì 26 a domenica 29 ottobre e
riserveremo loro un ridotto. Sarà un piacere poterli ospitare.
Elisabetta Ruffolo