Sentimentale Jugend, per gli intenditori della scena underground, è un titolo già di per sé evocativo: richiamando l’omonimo progetto sperimentale di Alexander Hacke (Einstürzende Neubauten) e Christiane Flescherinow, meglio conosciuta come Christiane F. (dal libro bestseller, Noi ragazzi dello zoo di Berlino), i Klimt 1918 presentano il loro ultimo lavoro.
Un album maturo, che segue, a otto anni di distanza Just In Case We'll Never Meet Again, portando alla luce una Berlino ormai lontana, immortalandone pulsazioni, battiti e quella gloria puramente nichilistica tipica degli anni 70 e tanto cara anche al Bowie di Low, Heroes e Lodger. Non è un caso, infatti, che nell’ascoltare Sentimentale Jugend si abbia la percezione di essere trasportati in qualche scena di Le vite degli altri, film vincitore del premio Oscar e in cui le nebbiose giornate berlinesi fanno da protagoniste (Florian Henckel von Donnersmarck, 2006).
Sentimentale Jugend è composto da venti brani, suddivisi in due album distinti: Sentimentale (9 brani, 54 minuti) e Jugend (10 brani, 53 minuti). Durante questi 107 minuti di ascolto, si intrecciano sapientemente energia e auree sognanti, tratti shoegaze ed elementi che spaziano dall’indie al new wave degli anni 80 e 90, combinati con nuovi suoni più distorti, volutamente cupi e acidi. “Volevamo terrorizzare la nostra vena pop con sonorità poco rassicuranti, sporcate da rumori ed esplosioni”, raccontano i ragazzi.
Il risultato è eccelso; un lavoro consapevole, che non dimentica la vena dream pop del gruppo, ma la reinventa sotto nuove forme e con nuove sonorità provenienti dal pop degli anni 50 e 60. Nell’approccio stumentistico, infatti, risalta l’uso di riverberi delle chitarre, del tremolo, degli strumenti a fiato, three beats drum style-Kick-Kick-Kick Snare.
L’album contiene una serie di influenze quali: The Chameleons, Glasvegas, A Place to Bury Strangers, iLikeTrains, Cocteau Twins, The Ronettes, U2, Chapterhouse, The Raveonettes, The Drifters, Cocteau Twins, Jesus and Mary Chain, The Everly Brothers, The Platters, Sigur Ros, Radio Dept, Dead Can Dance.
Con la formazione completa, i Klimt 1918 torneranno sul palco l’8 dicembre 2016, in occasione del concerto di presentazione del loro ultimo lavoro al Quirinetta di Roma.
I Klimt 1918 nascono nel 1999 per idea dei fratelli Marco e Paolo Soellner.
La formazione si completa con Davide Pesola (basso) e Francesco Tumbarello (chitarra solista) e nel 2000 viene pubblicato Secession Makes Post-Modern Music . Il demo riceve ottime recensioni e cattura le attenzioni della My Kingdom Music, una nuova etichetta indipendente italiana, con cui il gruppo firma un contratto per due album.
Il primo full-lenght Undressed Momento, esce nel 2003 e durante la registrazione Francesco Tumbarello lascia la band per essere sostituito da Alessandro Pace. Il disco rappresenta un'evoluzione nel sound, più melodico e emozionale, riceve ottimi responsi dalla stampa di tutta Europa e raggiunge la prima posizione della Orkus Top Chart.
Nel 2005 viene pubblicato Dopoguerra, per l'etichetta tedesca di culto Prophecy Productions. Tra settembre e ottobre 2006 Alessandro Pace lascia il gruppo e Francesco Conte fa il suo ingresso nella formazione.
Il seguito di Dopoguerra, Just in Cause We'll Never Meet Again (Soundtrack for the Cassette Generation), è stato pubblicato il 20 giugno 2008 in Germania e il 23 e 24 giugno nel resto del mondo e negli USA.
Dopo otto anni i Klimt 1918 tornano con il loro ultimo progetto, “Sentimentale Jugend”, in uscita il 2 dicembre in tutto il mondo.
FORMAZIONE
Marco Soellner - voce, chitarra
Francesco Conte - chitarra
Davide Pesola - basso
Paolo Soellner - batteria
DISCOGRAFIA
2003 - Undressed Momento
2005 - Dopoguerra
2008 - Just in Case We'll Never Meet Again (Soundtrack for the Cassette Generation)
2016 - Sentimentale Jugend
CONTATTI
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