Pilade, l'obbediente, il silenzioso, il discreto, il
timido Pilade, nato per essere amico, è la figura di un "diverso",
dotato di una grazia cristallina. Ostinatamente e senza farsi distrarre dalle
mille sirene del nuovo tempo, rincorre una luce come un santo.
Oggi Pilade è irrimediabilmente solo e assediato da Atena, la dea che
"non conosce il ventre materno né le perversioni che nascono dalla
nostalgia" e trova unico rifugio possibile nella Poesia. Incontra la
sorella di Oreste, Elettra, e conosce un desiderio indicibile, mai provato
prima, disperato e incontenibile, come una macchia di petrolio su un cuore
puro. Oreste, l'amico fidato, parla ora il linguaggio della nuova società, un
linguaggio incomprensibile, vuoto, che ottunde la mente. La piazza di Argo si
prepara a divenire città del futuro, illuminata dalla luce di Atena, la dea
della ragione. Nel paese natale altri giovani cantano altre canzoni,
incomprensibili per chi non è al passo con i tempi. Nel pensiero di Oreste il
movimento della nuova vita è verso il progresso, il potere, la luce di un
futuro accecante e promettente, mentre nella prospettiva di Pilade "la più
grande attrazione di ognuno di noi è verso il passato, perché è l'unica cosa
che noi conosciamo ed amiamo veramente: è il ventre di
nostra madre la nostra meta". Oreste difenderà
quindi a oltranza la ragione, il progresso e il dominio della città da parte
della sola classe borghese, mentre Pilade tenterà di ricondurre Oreste ai
valori legati al passato. Ma il sogno utopico di una conciliazione tra il
vecchio
mondo e quello nuovo, regolato da altre regole e altri
valori, la speranza di trovare un punto d'incontro tra ragione e pulsioni
irrazionali, tra noi e i nostri avi, fallisce miseramente: la democrazia
dell'Aeropago emargina il diverso mentre Oreste diviene lentamente ed
inesorabilmente un uomo di potere. Pilade si ostina, con la forza della
dolcezza, dell'amore e della caparbietà, a restare fedele al vecchio mondo, a
non tradire gli antichi ideali. E’ una storia di devozione, dedizione,
ingenuità perduta, disperata dolcezza, fedeltà assoluta, ricerca ostinata della
verità, assoluta lealtà, amore maschile. E per questo Pilade rimarrà per sempre
solo.
Siamo fermamente convinti che la profonda crisi del
nostro mondo culturale sia determinata soprattutto da un’assenza di idee, di
necessità, di onestà e rigore intellettuale, di vera competenza in aggiunta a
reali problemi di ordine economico. In questi tempi di profonda crisi
spirituale e culturale, di consensi predeterminati, di lobby di potere
spietate, un gruppo di giovani artisti vuole percorrere una nuova via fondata
su Necessità, Rispetto, Dedizione, Umiltà, Analisi e Ricerca serrata. Per il
gruppo de “I sognatori”, ho pensato ad un lavoro laboratoriale sul Pilade di Pier
Paolo Pasolini, nel quarantennale della sua morte. E’ profondamente necessario
per un interprete che affronti oggi un testo di Pasolini lavorare al
raggiungimento di temperature emotive altissime, compromettere la voce e il
corpo per raggiungere livelli emotivi davvero perturbanti. Attraverso questo
lavoro sulla recitazione, il pensiero e il corpo di Pasolini possono giungere
con forza sino ai nostri giorni ma attenzione, l’attualizzazione non è
esteriorizzata nei costumi o nelle scene, ma celata nell’interpretazione e nel
lavoro sulla recitazione: una recitazione colma di segreti, obliqua e
antiretorica. Lo spettacolo che vedrete questa sera è dunque il risultato di
questo lavoro laboratoriale, un tentativo di avvicinarsi umilmente al
meraviglioso testo di Pier Paolo Pasolini. Daniele Salvo
Biglietteria:
Intero € 20,00
Ridotto over 65 € 15,00
Ridotto studenti € 12,00 e gruppi di un minimo di 10 persone, i biglietti per i gruppi devono essere ritirati un giorno prima da un capogruppo
Servizio di prenotazione € 1,00 a biglietto
Ridotto over 65 € 15,00
Ridotto studenti € 12,00 e gruppi di un minimo di 10 persone, i biglietti per i gruppi devono essere ritirati un giorno prima da un capogruppo
Servizio di prenotazione € 1,00 a biglietto
Teatro Vascello
sala Giancarlo Nanni
prosa
dal 21
aprile al 1° maggio 2016 dal martedì al sabato h 21 domenica h 18
La Fabbrica dell'Attore Teatro Vascello
Pilade
di Pier Paolo Pasolini
regia e
drammaturgia Daniele Salvo
musiche Marco Podda
actor coach Melania
Giglio
costumi Nika Campisi, Claudia Montanari
assistente
alla regia Alessandro
Gorgoni
si ringrazia
Fabiana di Marco per la cortese collaborazione
Personaggi e
interpreti
PILADE: Elio
D’Alessandro
ORESTE: Marco
Imparato
ELETTRA: Selene
Gandini
ATENA: Silvia
Pietta
SERVA DI ELETTRA / CORIFEA:
Elena Aimone
CONTADINO / VECCHIO:
Simone
Ciampi
RAGAZZO: Michele
Costabile
MESSAGGERO: Francesca
Mària
SOLDATO: Simone
Bobini
DONNA: Claudia
Benassi
STRANIERO: Piero Grant
EUMENIDI: Elena
Aimone, Sara Aprile, Claudia Benassi, Paola Giglio, Melania Fiore, Francesca
Mària
CORO: Elena
Aimone, Sara Aprile, Claudia Benassi, Simone Ciampi, Michele Costabile, Melania
Fiore, Paola Giglio, Piero Grant, Francesca Mària, Sara Pallini
Produzione La
Fabbrica dell'Attore Teatro Vascello