NOTE
DI ADATTAMENTO
Il
Don
Giovanni
di Molière è un testo eccezionale che suona ancora oggi come
attuale senza aver accumulato nel tempo un grammo di polvere, ma è
anche un’opera misteriosa e sublime, dal genere “unico” sotto
molti punti di vista, soprattutto dal punto di vista stilistico: una
commedia irresistibilmente atipica rispetto alla vasta produzione del
commediografo francese, una tragedia quasi Shakespeariana con una
trama apparentemente poco lineare, e personaggi e caratteri in
apparenza incredibilmente distanti fra loro. In questo nuovo
adattamento ci si è proposti, in linea con l’allestimento, di
realizzare un copione dal carattere spiccatamente “postmoderno” e
cinematografico, che conferma il piacere agli affezionati della
prosa, ma capace di introdurre degli elementi che attivano il
pensiero, come ad esempio l’episodio introduttivo del duello con il
Commendatore, matrice di tutta la vicenda narrata.
La
lingua è usata al servizio dello spettacolo con il preciso intento
di sposare lo scorrere dell’intrattenimento con un discreto
mimetismo dei contenuti, assecondando organicamente una struttura
bizzarra in cui commedia e tragedia si succedono quasi senza
preavvisi.
Questa
libertà creativa apparentemente caotica, forse dovuta ad una estrema
sintesi compositiva da parte dell’autore, è compensata da una
rimarcata struttura e da una rigorosa “impaginazione”, un
succedersi di quadri resi con vere e proprie ellissi
cinematografiche.
[Tommaso
Mattei]
NOTE
DI REGIA
In
una società, che oramai, sembra implorare la finzione per
raggiungere la felicità convivendo nella costante messa in scena di
sentimenti, emozioni, anche famigliari, il Don
Giovanni
di Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di
attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente!!!
Divenendo il maestro inimitabile della mimesi. Accumula, dunque, Don
Giovanni su di sé, come una cavia, l'ipocrisia del mondo, e diviene
consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società
in cui vive. In sostanza, il personaggio letterario, che attraverso
questo sacrificio continua ad essere mito dell'individualismo moderno
finisce per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il
pubblico di oggi, e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo;
non rimane che sperare che questa spettacolarizzazione dei vizi
dell'anima crei nel pubblico, indispensabile per il nostro Don
Giovanni, un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero
della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla
nostra autenticità. Quale migliore augurio per il teatro di oggi.
[Alessandro
Preziosi]
2/14
febbraio
KHORA.teatro
TSA
Teatro Stabile d’Abruzzo
Alessandro
Preziosi
con
la partecipazione di
Nando Paone
DON GIOVANNI
DON GIOVANNI
di
Molière
traduzione
e adattamento Tommaso
Mattei
e
con Lucrezia
Guidone Maria Celeste Sellitto
Roberto
Manzi Daniele Paoloni
Daniela
Vitale Matteo Guma
scene
Fabien
Iliou
costumi
Marta
Crisolini Malatesta
luci
Valerio
Tiberi
musiche
originali Andrea
Farri
supervisione
artistica Alessandro
Maggi
regia
Alessandro
Preziosi
personaggi
e interpreti
Don
Giovanni Alessandro
Preziosi
Sganarello
Nando
Paone
Donna
Elvira Lucrezia
Guidone
Gusman
Roberto
Manzi
Don
Carlos Matteo
Guma
Don
Alonso Roberto
Manzi
Francisco
Daniele
Paoloni
Carlotta
Maria
Celeste Sellitto
Maturina
Daniela
Vitale
Pierino
Daniele
Paoloni
Violetta
Daniela
Vitale
Ragotin
Matteo
Guma
Il
Signor Domenica Roberto
Manzo
Ramon
Matteo
Guma
uno
spettro Maria
Celeste Sellitto
ORARI
SPETTACOLI
da
martedì a sabato ore 21
domenica
ore 17
giovedì
4e
mercoledì 10
febbraio ore 17
sabato
13
febbraio ore 17
e
ore 21
INFObotteghino
06.6794585
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biglietteria@teatroquirino.it
segreteria 06.6783042 int.1
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