PESCARA
- All’inizio del nuovo anno alcune migliaia di persone hanno
assistito all’apertura della porta santa del Santuario del Volto
Santo di Manoppello
(Pescara), quella alla sinistra della Basilica, normalmente chiusa.
Alle
ore 16 devoti e pellegrini provenienti da varie parti d’Italia e
dall’estero si sono radunati nello spazio antistante il santuario.
Intorno alle 16.30 diversi sacerdoti sono usciti in processione dalla
sala San Damiano, per porsi alla testa del popolo presente,
dirigendosi davanti alla porta santa. Tra i ministranti il
protopresbitero Anatoliy
Grytskiv, responsabile
del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli per l’Abruzzo e Molise.
Il
rettore della basilica, p.
Carmine Cucinelli,
incaricato dall’arcivescovo Bruno
Forte,
pastore della diocesi Chieti-Vasto, prima dell’apertura della porta
santa, ha proceduto alla lettura della bolla pontificia di indizione
del Giubileo straordinario della Misericordia, che pone la centralità
di Cristo, in continuità con il grande Giubileo del 2000. Lo stesso
Papa
Francesco
ha aperto il testo della bolla – titolata “Misericordiæ
Vultus”
- sottolineando che “Gesù
Cristo è il volto della misericordia del Padre”.
“Ci
commuove questa espressione”
– ha sottolineato p. Carmine – “che
insieme a quella che proferì il papa emerito Benedetto
XVI nel 2006:
“questo è
un luogo dove meditare
dell’amore divino contemplando l’icona del Volto Santo”
– invita a sostenere che noi
qui a Manoppello, in questa chiesa, abbiamo la vera immagine di Gesù,
il volto della misericordia del Padre”.
P.
Carmine ha ripercorso brevemente le origini storiche del giubileo,
illustrando il significato di misericordia, di perdono e quindi di
porta. In questa prospettiva, ha spiegato come all’ingresso della
porta santa è stata posta una targa rettangolare in ottone, con
impressa una croce latina in rilievo, recante la scritta in latino
“Iesus
Christus Deus Homo”.
Sulla corona circolare interna si
legge “Vivit Regnat Imperat
MCMI”. L’intera scritta
risulta essere “Gesù Cristo
Dio e uomo vive, regna, impera”.
La
c.d. “croce delle indulgenze” fu realizzata su disegno
dell’architetto bolognese Edoardo
Collamarini in occasione del
Giubileo del 1900. Il primo esemplare fu benedetto da papa Leone
XIII a conclusione del
Giubileo.Il passaggio della porta – ricorda - costituisce un
simbolico segno di adesione a Cristo.
Le
celebrazioni sono state animate dal coro della Basilica del Volto
Santo, diretto dal maestro Nicola
Costantini. Il coro ha anche
eseguito l’inno ufficiale del Giubileo della Misericordia, composto
da Paul Inwood
(musiche) e Eugenio Costa
(testo). Molti pellegrini, che non sono riusciti a trovare posto
nella chiesa, hanno potuto seguire la solenne celebrazione dallo
schermo gigante presente in una grande sala attigua al Santuario. Tra
i presenti Paul ed
Ellen Badde
e alcune troupe televisive.
P.
Carmine ha ringraziato tutti gli intervenuti, i religiosi e le
religiose, e in particolare p.
Paolo Palombarini per la regia
dell’evento, le autorità militari e civili presenti, tra cui una
decina di sindaci di Manoppello e dei paesi circostanti, quanti hanno
assicurato la sicurezza per i pellegrini, i volontari e tutti coloro
che in vario modo hanno collaborato alla riuscita dell’apertura
della porta santa che rimarrà aperta fino al 20 novembre 2016.
Antonio
Bini