La casa editrice il Saggiatore segnala la presentazione del libro Il Viaggio d'inverno di Schubert. Anatomia di un'ossessione del tenore Ian Bostridge che si terrà domai venerdì 27 novembre alle ore 18.30 presso la Stanza della Musica in via dei Greci 36. Con l'autore dialogherà Franco Piperno.
Nel 1825, in tournée a Salisburgo, Schubert scrive al fratello
di aver creato una nuova forma d’arte: nasce il lied, qualcosa
di nuovo e «perfetto» che sublima una pratica popolare
e la indirizza verso la sua completa metamorfosi. Schubert
compone i ventiquattro Lieder per voce e pianoforte di Winterreise,
Viaggio d’inverno tra il 1827 e il 1828, verso la fine
della sua breve vita, musicando le poesie di Wilhelm Müller.
Inizia qui la storia di un’opera tra le più note e frequentate –
da interpreti e ascoltatori – della musica cosiddetta classica.
Ian Bostridge, uno dei massimi interpreti di Lieder di oggi,
sedotto fin dall’adolescenza dalla Winterreise, ne esplora
ogni aspetto. Racconta la trama, che Schubert stesso ha
volontariamente sottratto, frammentato, rendendo il suo
Wanderer, il suo viandante che cammina su strade innevate
e ventose, bandito (o forse in fuga) da una casa calda
e un tempo accogliente, un personaggio inquieto, fortemente
byroniano, inevitabilmente seducente. Affronta ogni
emozione, perdita, dolore, solitudine, disperazione, ironia
a volte, ingigantita dal paesaggio notturno e invernale.
Ma la lettura supera la suggestione personale per aprirsi al
mondo che ha creato la Winterreise e al mondo che l’ha accolta,
e ogni Lied diventa l’occasione per collocare l’opera
nel suo contesto storico e per trovare connessioni nuove
e impreviste: letterarie, visive, psicologiche, scientifiche e
politiche. Senza trascurare l’aspetto musicale: in una composizione
estesa come quella del Viaggio d’inverno sono
presenti schemi ricorrenti e artifici armonici che meritano
di essere rilevati, e Bostridge lo fa con approccio che si
potrebbe definire fenomenologico, tracciando le traiettorie
soggettive e culturalmente connotate dell’ascoltatore e
dell’esecutore, piuttosto che catalogando modulazioni, cadenze,
terzine, pianissimo e fortissimo. Eppure il fulcro di
questo Viaggio d’inverno di Schubert è la musica, perché,
come Müller stesso afferma, «le mie canzoni vivono una
vita a metà, un’esistenza cartacea di bianco e nero, finché
la musica non soffia in loro la vita».
Ian Bostridge
Il viaggio
d’inverno di Schubert. Anatomia di un’ossessione
€ 19,00
pp. 320
Oltre che scrittore, Ian Bostridge è uno
dei massimi esperti di storia della musica
e un affermato tenore inglese.