Teatro Sistina, con Serena Autieri e Paolo Conticini torna dopo 12 anni "Vacanze romane"

Dopo dodici anni, torna sul palcoscenico del Teatro Sistina, Vacanze Romane “una storia di amore e di malinconia” che vede protagonisti Serena Autieri e Paolo Conticini nei rispettivi ruoli della Principessa Anna e del giornalista Gianni Velani, ruoli che nel pluripremiato film diretto da William Wyler erano stati interpretati da due leggende del cinema, Audrey Hepburn e Gregory Peck e che a teatro rappresentò l’ultimo sodalizio artistico tra Pietro Garinei ed Armando Trovajoli.

Jaja Forte “Rispetto al testo originale c’è più energia, grinta, modernità. Garinei non c’è più, tutti gli attori non ci sono più ma c’è Armando Trovajoli perché la musica non muore mai”.
Paolo Conticini, per la prima volta protagonista di una Commedia musicale, sente una grande responsabilità perché Vacanze romane è una pietra miliare del Musical. “Farlo rappresenta la realizzazione di un sogno. Il 21 0ttobre debutterò al Sistina per la terza volta e spero di tenere alto il nome. In Gianni ho portato un po’ di me, è scanzonato, ha una collocazione romana, anche a lui piacciono i sentimenti e in Vacanze Romane, i sentimenti ci sono sempre. La forza di uno spettacolo come questo, sono i testi, la musica, la celebrazione della bellezza di Roma che negli ultimi anni si è persa. Una grande amicizia tra il giornalista Gianni ed il fotografo Otello (Fabrizio Giannini) che rinuncia allo scoop della sua vita per non ferirlo. L’amore tra Gianni ed Anna a cui devono rinunciare per le differenze sociali ma che rimarrà per sempre. Paolo Conticini era già stato al Teatro Sistina con lo spettacolo Parlami di me, trecentocinquanta repliche, un successo strepitoso. Con lui Laura Di Mare che” ho trovato più entusiasta di quanto l’ho lasciata”.
Serena Autieri aveva già interpretato Anna, nella stagione 2004/2005, “riprendere questo spettacolo è un regalo enorme, spero che continui il sogno di tanti anni fa. Anna è cresciuta con me, è una donna più matura. All’epoca, Garinei voleva una ragazzina capricciosa. Oggi è una donna che sa conoscere la vita, di volerla respirare e vivere con una persona normale. Lo spirito è quello di godermi appieno questa cosa. Anna è internazionale come Grace Kelly e Lady D. C’era un incastro incredibile tra Jaja Forte, Armando Trovajoli e Pietro Garinei. E’ una scrittura magistrale, con le parole di Jaja mi sembra di vivere in una favola. I testi di Armando Trovajoli sono incredibili (tra gli altri, Il Menu dell’Osteria, Incredibile scoop, La mia favola), ogni volta che proviamo è una grande emozione. Quando si cantava, Armando s’incavolava, mi ha insegnato a cantare meno, mi ha dato tante diritte, tante cose da ascoltare, porto tutto nel mio cuore”. Le musiche si susseguono passando da una romantica, ad una divertente e poi a quella che ti fa pensare. Ricordiamo che Trovajoli riuscì a far cantare Marcello Mastroianni in Ciao Rudy. Accanto al genio di Trovajoli è stato rivalutato anche Cole Porter (Desiderio d’amore, Suona per me la Beguine).
Fioretta Mari, la Contessa, è un valore aggiunto dello spettacolo, detentrice della grande tradizione del Teatro da quello classico a quello contemporaneo “La Compagnia è stupenda sia dal punto di vista artistico che da quello umano. Ventidue anni fa, avevo giurato a Nino Manfredi che sarei tornata al Sistina, solo per amore. L’ho fatto per Serena Autieri che è stata una mia allieva e sono fiera che sia diventata un’attrice meravigliosa. Torneremo sul palco ad aprire Vacanze Romane e non sappiamo chi piangerà per prima. Andiamo in scena con amore. Lo spettacolo fa venire voglia di vivere, il suo grande successo è merito di tutti, è una grande gioia sia farlo che vederlo. Bisogna avvicinarsi a queste pietre miliari, con grande umiltà. Dio benedica questo mestiere”.
Laura Di Mauro interpreta nuovamente Francesca, arricchendola di nuovi colori e sfumature “nel 90 sono venuta al Sistina per i primi provini, adesso sono al quarto spettacolo”.
La scenografia tradizionale con un’imponente Fontana di Trevi, è stata sostituita da una magia tecnologica più ricca di quella precedente, realizzata da Gianni Quaranta, Premio Oscar per Camera con vista nell’87.
I costumi hollywoodiani di Silvia Frattolillo sono ancora più belli.
Le coreografie sono del Maestro Bill Goodson che si definisce figlio dell’Italia e del Sistina.

Elisabetta Ruffolo
Fattitaliani

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