Luca Barbareschi sui lavori all'Eliseo: lo voglio restituire ai vecchi fasti

Luca Barbareschi, Deus ex machina dell’ambizioso progetto che ha portato alla rinascita del Teatro Eliseo e del Piccolo Eliseo, ha incontrato la stampa per illustrare i lavori quasi al termine:

“L’architetta Cecilia Montalbotti ha preso in mano il cantiere dal punto di vista strutturale, è stato rifatto l’impianto elettrico, la controsoffittatura, la graticcia è stata sostituita perché pioveva nel foyer. Purtroppo non si è potuto recuperare tutto il materiale preesistente perché per la maggior parte era marcio. Il pavimento del palcoscenico è in laminato e si può smontare in un paio di ore. Sono stati rifatti ex novo anche i camerini e gli uffici amministrativi. Gli arredi storici saranno rimontati non appena saranno finiti i lavori.
Il teatro è nato con mille posti, oggi sono settecento sessantadue. I migliori teatri inglesi sono messi peggio dei nostri. Abbiamo levato dei posti in balconata, abbiamo aumentato i bagni, facendo anche quelli per i disabili.
Il color tortora usato per le pareti, è stato scelto per dare maggiore luminosità all’ambiente. La peculiarità dell’Eliseo è che è un Teatro che ha un sacco di luce, il foyer è alto venti metri ed ha un sacco di luce naturale, grazie alle tantissime finestre di cui è dotato. In alcune parti, le scale sono state sostituite da scivoli in modo da permettere a tecnici ed operai di lavorare molto più agevolmente. Lo scivolo è stato previsto anche per l’accesso ai bar, in modo da eliminare qualsiasi barriera architettonica.
I lavori sono iniziati il 30 aprile, in quattro mesi sono stati rifatti due teatri, grazie a quattro squadre di ottanta persone che lavorano incessantemente. L’investimento di quattro milioni e mezzo di euro è personale, Roma ha contribuito con centomila euro “perché Teatro di rilevante interesse culturale”.
Si riaprirà il 29 settembre, ci sarà una grande festa. In Prima nazionale “Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad” di Rajiv Joseph con e regia di Luca Barbareschi. Testo finalista del premio Pulitzer. Cambierà tutto, l’apertura sarà dalle 9 di mattina fino a tarda sera; il ristorante sarà aperto sia a pranzo che a cena. Gli spettacoli inizieranno alle 20 come nella migliore tradizione europea. La gestione del Teatro è senz’altro l’avventura più complicata della vita. Mettere insieme una stagione e creare un’empatia con il pubblico reduce dall’interruzione della scorsa stagione, non è stato facile. Oggi contiamo duemila abbonati.
Nel Piccolo Eliseo, un teatro più piccolo, più sperimentale, più giovane, ma pur sempre di carattere, si farà drammaturgia italiana contemporanea.
Ci saranno incontri su tematiche non strettamente teatrali. Accordi con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia per dare vita a una rassegna che ripercorre storia ed emozioni della musica: giovani artisti e grandi maestri del Conservatorio omaggiano i classici del repertorio sinfonico, lirico e jazz. Verrà offerta la possibilità ai migliori talenti del Conservatorio di Santa Cecilia di confrontarsi con il grande teatro, alternando la presenza sul palco di un'orchestra sinfonica e di una jazz. Da ottobre a maggio, la domenica mattina alle ore 12.00, al Teatro Eliseo gli appuntamenti con la grande musica arricchiscono la già intensa programmazione. Il Teatro come luogo dinamico, fautore di molteplici eventi.
Dal 1° ottobre alle ore 20, i giovedì del FAI tornano al Teatro Eliseo. Una collaborazione, quella tra Teatro Eliseo e Fondo per l’Ambiente Italiano - Delegazione di Roma, che ha come principale obiettivo la sensibilizzazione e il coinvolgimento di tutti i cittadini nella conoscenza del proprio patrimonio artistico e paesaggistico favorendo l’aggregazione tra comunità e istituzioni per la loro protezione e valorizzazione.
Il teatro come crescita per bambini e ragazzi prevede uno spettacolo che porta la firma di Gigi Palla. Un progetto dedicato ai più giovani, alle famiglie e agli operatori culturali, ma anche a tutti coloro che credono nel Teatro come formazione degli adulti del futuro. 
Previsti anche incontri con i medici del Policlinico Gemelli, con lo psichiatra Matteo Villanova di Roma Tre e dedicati alla poesia, su iniziativa del Festival Internazionale della Poesia.
Ho fortemente voluto restituire l’Eliseo ai vecchi fasti per donarlo alla città che mi ha adottato. Non è un arrivo ma una partenza. E’ l’inizio di un viaggio insieme per creare un equilibrio in tutto ciò che ci circonda. Roma ha toccato il fondo ma è sempre la città più bella del mondo. La vera rivoluzione si attua, facendo bene il proprio mestiere. L’Eliseo è un piccolo luogo dove io metto il seme e gli altri metteranno l’acqua. Sostenere le tradizioni è una regola aurea. A quasi sessant’anni ho la capacità di gestire le energie, di non farmi prendere dal panico, per essere garante di un’Istituzione che mi ha dato molto. I grandi ricchi, dovrebbero adottare un Teatro perché fa bene a tutti”.

Elisabetta Ruffolo
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top