MESAGNE
(Brindisi) - E’ noto che l'analisi dell'identità sociale è molto
importante perché essa influenza il modo in cui le persone
interpretano il mondo e quindi anche le politiche, incidendo sul loro
impatto. Essendo ciò vero soprattutto in tempo di crisi, ed essendo
necessario dare delle risposte ai bisogni crescenti, un
partenariato di 16 gruppi, di cui ISBEM è coordinatore scientifico,
ha sottomesso alla Commissione Europea il progetto di ricerca
Re.Cri.Re.
che
è stato finanziato grazie al bando Horizon
2020
dopo un’ardua selezione fra più di 50 proposte.
Il
Progetto si propone di verificare se e in quali contesti europei un
tale cambiamento si è verificato, con quali forme di comportamento
si manifesta nelle circostanze di vita quotidiana, a quali fenomeni
socio-economici è connesso, in che modo ha influenzato l'impatto
delle politiche di coesione, di sviluppo territoriale, di genere, del
lavoro e del settore socio-sanitario. Comprendere i cambiamenti
intervenuti nelle identità sociali europee in seguito alla crisi
socio-economica, può consentire di migliorare l'efficacia delle
politiche. Re.Cri.Re.
avrà
il suo calcio di avvio (kick-off meeting) in Puglia,
con vari eventi che si svolgeranno a Mesagne
dall’11 al 13 Giugno 2015, distribuiti fra la Masseria Martuccio,
l’ex-Convento dei Cappuccini e il Castello Normanno Svevo.
Proprio
nell’Auditorium del Castello, gioiello architettonico della Città
di Mesagne,
sabato 13 Giugno, dalle ore 10 alle 13, avrà luogo una Tavola
Rotonda aperta al pubblico sul tema “Domanda
Sociale, Culture Locali e Sviluppo del Territorio”
in cui il Prof.
Sergio SALVATORE,
docente di Psicologia Dinamica dell’Università del Salento,
introdurrà il
Re.Cri.Re.
di cui è ideatore e
coordinatore scientifico. Seguiranno gli interventi da parte del
pubblico e di prestigiose personalità in rappresentanza di
istituzioni pubbliche, aziende, ricerca, associazionismo, scuola,
politica, etc.
Prefiggendosi
di fornire ai Policy
Maker (coloro che
prendono decisioni per il bene comune) i criteri scientifici per
costruire politiche efficaci in uno scenario post-crisi, come è
quello che riguarda i Paesi europei (basta pensare alle differenti
politiche sull’immigrazione), il progetto indagherà ed analizzerà
l’identità sociale, ossia quella dimensione che influenza le forme
dell’interpretazione da parte dei soggetti coinvolti. Dato che, in
momenti di crisi, l’interpretazione può subire profonde rotture e
frammentazioni, è necessario riorganizzare le modalità con cui
vedere gli eventi, le regole del gioco,le possibilità di sviluppo,
le risorse e gli stessi limiti offerti dalle politiche. E’ ovvio
che tali fattori incidono in modo assai rilevante sull’impatto
delle decisioni prese nei vari ambiti di policy, quali: la coesione,
lo sviluppo territoriale e l’inclusione sociale; la salute; la
politica, l’amministrazione e la sfera pubblica; le politiche del
lavoro e la solidarietà, l’educazione; le politiche di genere.
Cosa
rappresenta il progetto Re.Cri.Re.per
il territorio? Un’occasione concreta, con prospettive europee, per
costruire e consolidare l’interesse sulle ricadute della ricerca
che, auspicabilmente, verranno utilizzate in modo efficace da chi
costruisce (decisore) e/o implementa (attuatore) le politiche negli
ambiti suddetti. Infatti, nei suoi 3 anni di durata, in cui ci
saranno attività integrate di analisi e di ricerca empirica
(coinvolgendo 16 gruppi di diversi Paesi quali Francia,
Bulgaria, Cipro, Grecia, Spagna, Olanda, Germania, Danimarca,
Estonia, Regno Unito, Malta, Italia
e l’associazione ALDA, Association
for Local Democracy Agencies
che opera in molti di tali Paesi), Re.Cri.Re.
fornirà un insieme di
criteri sia generali che specifici per ciascun contesto europeo. E’
questa un’ulteriore prova di come la presenza di ricercatori e di
iniziative europee in un dato territorio, porti benefici alle
comunità aperte, offrendo altresì ai policy maker una bella
occasione per acquisire nuove competenze ed imparare cose buone e
utili anche per la propria funzione sociale, così difficile nei
contesti post-crisi!
ISBEM,
società consortile senza scopo di lucro, da 16 anni svolge programmi
di ricerca, formazione e servizi nel Pianeta Salute, adoperandosi per
fornire elementi utili per le politiche sociali e sanitarie, come
tratto distintivo della sua Mission di Innovazione Sociale che impone
di contribuire al progresso civile e ai valori universali. Ospitato
dal Comune di Mesagne, ISBEM ha intrapreso un percorso originale per
trasformare l’ex-convento dei Cappuccinidel 1503 in un Monastero
del Terzo Millennio,
cioè un luogo che aggreghi saperi, persone, domande di ricerca e
strumenti appropriati per diffondere la cultura dell’innovazione,
via maestra per giovani e adulti che vogliono essere protagonisti del
progresso nella loro comunità. Re.Cri.Re.
è un ottimo inizio!