Dalla
danza moderna all’hip hop, dal rock’n’roll al latino-americano,
fino alla dance e ai balli di gruppo,
il ballo esprime emozioni, personalità e caratteri completamente
differenti, raccontati da particolari movimenti del corpo e da
determinate cifre stilistiche che ne definiscono forme e messaggi. Ma
è possibile delineare gli identikit
degli italiani in base al genere di ballo praticato? Secondo
il 91% degli esperti, il tipo di movimento prediletto può dire molto
sull’identità dei circa 6 milioni di italiani appassionati di
ballo
che
riempiono le sale del Belpaese.
Mentre i cultori della danza
moderna sono molto
spesso attenti alla
linea, déditi
all’allenamento e
rigidi nel portamento
(90%),
i ballerini di hip
hop tendono
per natura a far parte di un gruppo
e lo rimarcano con gesti e indumenti particolari (85%);
per chi predilige il rock’n’roll
è considerato dagli esperti più raffinato
e nostalgico (41%)
rispetto ai carismatici
e socievoli
appassionati di ritmi
caraibici (65%). Gli
amanti della musica
dance sono invece
più individualisti
(64%)
rispetto ai ballerini
di gruppo, più
“easy”
e socievoli (75%).
Ciò
è quanto emerge da uno studio condotto da Just
Dance 2015, il gioco
di ballo più venduto al mondo creato dagli sviluppatori di Ubisoft,
leader nell’intrattenimento digitale. L’indagine è stata
realizzata su circa 100
esperti tra maestri di ballo ed esperti di danza,
realizzato con metodologia
WOA (Web Opinion
Analysis) attraverso il monitoraggio online sui principali social
network, blog, forum e community dedicate, per
tracciare i profili delle tribù dei ballerini italiani.
Per
cosa si distinguono principalmente i ballerini italiani? Secondo
il parere degli esperti, i danzatori si possono classificare in tribù
a seconda del rispettivo atteggiamento
con cui si relazionano (64%),
della differente cura
del look (56%),
dell’attenzione rivolta alla forma
fisica (50%) e della
particolare cultura
musicale che esprimono (45%).
Da non sottovalutare anche i messaggi che ogni genere di danza
esprime attraverso particolari movenze e cifre stilistiche, come la
ribellione generazionale degli amanti dell’hip hop (44%)
e le movenze
contagiose emanate dai ballerini di latino americano (65%).
E’
di questa idea anche
Alice Bellagamba, la
celebre ballerina e attrice italiana, che ha partecipato all'ottava
edizione di “Amici
di Maria De Filippi”
ed è stata scelta come protagonista del film “Balla
con Noi”.
“L’affermazione
‘dimmi cosa balli e ti dirò chi sei’ è più che giusta,
dal momento che ogni
tipo di danza è fortemente caratterizzata da numerose specifiche
peculiarità. Il
ballerino lancia dei chiari messaggi agli spettatori, differenti a
seconda del ballo prescelto. Possiamo
quindi dire che il tipo di danza scelto fornisce un vero e proprio
ritratto della nostra personalità, come un vero e proprio
passaporto. Ad
esempio i ballerini
di danza moderna sono tosti e ‘fisicati’
e si riconoscono perché si riscaldano prima di tutti gli altri,
indossando indumenti minimal con colori neutri. I
ballerini del rock’n’roll sono energia allo stato puro,
vivaci e meticolosi nel look anni ’50: ampie gonne, foulard e
camicette a pois per le donne, brillantina, t-shirt e jeans con
risvolto per gli uomini. Chi
si cimenta nella
danza hip hop invece
si distingue per originalità, combattività e fedeltà alla propria
crew, alla quale si
associa con vestiti larghi, cappellini, t-shirt brandizzate e
sneakers colorate e vistose. I
ballerini di gruppo invece credono nel lavoro di squadra e nella
filosofia del ‘più si è meglio è’,
si riconoscono per l’atteggiamento easy, il vestiario casual e
l’entusiasmo con il quale si fiondano in pista alla prima nota
delle hit del momento. I
ballerini di latino-americano sono sicuramente i più carismatici e
le loro parole chiave sono eleganza e sensualità:
sono riconoscibili dai vestiti colorati pieni di strass per le donne
e per i pantaloni neri con camicia sbottonata per gli uomini. Infine
chi balla sulle note
della musica dance ricerca le ultime tendenze più cool ed è
sostanzialmente individualista,
perché cerca di creare i passi più popolari e originali da
sfoderare vicino alle casse, per diventare un’icona di stile per
gli altri”.
E’
possibile fare un distinguo tra chi balla per competizione e chi
balla per puro divertimento? Per
gli esperti sì, infatti chi
balla per gareggiare si
pone alla danza con grande cura
dei particolari (87%),
senza lasciare nulla al caso: alimentazione
(65%), allenamento
(63%), prove
estenuanti (59%),
capigliatura (54%)
e massima
concentrazione (48%) sono
tutti componenti essenziali per chi vuole vincere in questa
disciplina. Chi
invece balla per puro divertimento,
per ampliare le proprie relazioni sociali o per migliorare la propria
condizione fisica, si pone alla danza con uno spirito
molto più leggero (90%),
si cimenta in passi
meno codificati (67%) senza
dare troppa importanza alla coordinazione
(61%), al look
(44%) o alla
condizione fisica
(31%).
Secondo
il parere dell’autore televisivo e storico della danza Fabrizio
Silvestri, direttore
responsabile della rivista “La
Danza” e di
“Ladanzatelematica.it”
edite dall’Associazione Nazionale Maestri di Ballo: “La
danza dice tutto di noi, rappresenta la concreta espressione di ciò
che siamo intimamente.
In Italia il numero
degli iscritti alle federazioni e alle scuole di ballo supera il
milione e
l’interesse è in costante crescita sia per il movimento
agonistico, sia per chi balla semplicemente per divertirsi. Qui
possiamo già fare la prima distinzione
in macro categorie, ovvero tra chi
balla per gareggiare e
coloro che invece
ballano per puro diletto:
i primi vivono la danza come un vero stile di vita, e vi riversano
attenzioni e impegno costante, mentre i secondi si pongono al ballo
come un passatempo, si lanciano in passi spericolati senza dare molta
importanza al risultato. Ad ogni modo l’aspetto
più importante della danza e che accomuna tutti i ballerini, è il
divertimento:
lasciarsi andare e godere dell’esperienza del ballo è importante,
ciò viene favorito
anche dai videogiochi come Just Dance 2015, che avvicinano al mondo
della danza molte persone”.
ECCO
LE 6 TRIBU’ DEI BALLERINI ITALIANI SECONDO GLI ESPERTI DI DANZA:
I
LATINISTI
I
ballerini che amano i ritmi caraibici
proposti dal genere latino-americano posseggono essenzialmente un
temperamento gioioso
(65%), si
contraddistinguono inoltre per essere carismatici
(58%), estroversi
(54%) per l’allegria
che trasmettono costantemente agli altri (48%).
A livello di
socializzazione sono i più attivi (85%),
hanno una visione
del mondo colorata (67%),
con centinaia di sfaccettature nella sfera dell’emotività,
generalmente si vestono
in maniera piuttosto curata, variopinta ed eccentrica (66%).
Le donne scelgono
vestiti fasciati e
pieni di strass (84%),
mentre gli uomini indossano un pantalone
nero, associato ad una scarpa elegante ed alla camicia sbottonata
(81%).
Essi cercano molto
spesso il contatto con altri ballerini (90%)
e sono portati a
coinvolgere tutti
nel ballo che li vede protagonisti (81%).
LA
HIP HOP GENERATION
La
generazione di giovani e giovanissimi che si cimenta spesso nel ballo
hip hop possiede, un
carattere diametralmente opposto a coloro che ballano la danza
latino-americana. La prima qualità che gli esperti indicano per
questo genere è la
voglia di fare gruppo (85%),
che li porta molto spesso a far parte di “crew”, distinte fra
loro per la cura
dell’abbigliamento e del look (68%),
come si vede spesso nei film americani. I ballerini tendono
ad assimilare le mode provenienti da oltreoceano (66%),
riconoscibili da
pantaloni
eccessivamente larghi portati a vita bassa (90%),
cappello con visiera
(88%) ed accessori
colorati e stravaganti (72%),
come occhiali da sole, lunghe collane pacchiane, grandi anelli e
braccialetti. Per quanto
concerne il carattere sono
molto spesso dei bastian
contrari
(60%) e vogliono
cambiare il mondo attraverso parole e passi di danza (54%).
Sono protagonisti di
una sorta di “ribellione positiva” (44%) e sono determinati nel
raggiungere i loro obiettivi (68%).
I
ROCK’N’ROLLERS
Chi
si scatena sulle note di tracce rock’n’roll possiede
solitamente una conoscenza del panorama e della storia musicale
approfondita (41%) e
considera la danza un modo per sfogare la propria contrapposizione
allo status
quo della
società attuale (38%).
Dai gusti alternativi
per quanto riguarda abbigliamento ed acconciatura (66%),
tendono a ballare con
amanti dello stesso genere musicale (59%),
muovendosi con atteggiamenti raffinati ed eleganti. Sui
generis anche
l’aspetto della socializzazione, visto che tendono
a fare gruppo con altri “rockers” (42%).
Si distinguono per il look
anni ’50,
caratterizzato da ampie
gonne al ginocchio (63%),
foulard al collo
(61%), scarpa
da ginnastica bassa (58%),
mentre gli uomini scelgono le t-shirt
con colletto (70%),
i pantaloni muniti di
cintura (55%) e le
scarpe basse (49%).
I
FOOTLOSERS
I
ballerini di danza moderna,
reduci da una rigida impostazione classica,
possiedono spesso
una personalità
molto precisa (90%) e
schematica (83%).
Capaci di grande
concentrazione (73%), dèditi al lavoro e all’allenamento (67%),
questa tribù di ballerini non lascia nulla al caso, sia a livello
coreografico, sia a livello estetico: curano
infatti con grande meticolosità la forma fisica (78%) e il look
(71%), tendendo sempre alla perfezione. Persone dalla grande forza
d’animo e dall’alta statura morale, credono che sarà l’impegno
a portarli lontano (48%).
Si riconoscono spesso anche per il consueto portamento
elegante (86%) e per
il controllo dei
movimenti in ogni occasione (77%),
dando spesso un’occhiata ai piedi per assicurarsi che siano
disposti sulle “10.10”.
Questi ballerini si riconoscono per l’abbigliamento
minimal (54%), i
colori neutri (52%),
i capelli raccolti
(48%) e le tutine
che mettono in risalto le linee del corpo (39%).
I
TONY MANERO
I
danzatori del sabato sera,
o più comunemente
“discotecari”, sono coloro che prediligono la musica dance
diffusa a tutto volume nelle discoteche d’Italia. Si
riconoscono per l’attenzione che pongono nella cura del proprio
corpo (85%), che si
traduce in elaboratissime
acconciature (67%)
e in look alla moda
(66%), che seguono
le ultime tendenze e gli stili dei VIP. I
loro movimenti frenetici,
che non seguono coreografie codificate, sembrano
uno sfogo, un movimento di liberazione (70%),
che si traduce in continuo carico e scarico di energia sulla pista da
ballo. Nonostante siano spesso a caccia di nuove conoscenze, i
frequentatori delle discoteche necessitano del buio del locale per
liberare la propria energia e lasciarsi andare (63%),
sintomo di una componente di timidezza e insicurezza che vive in loro
ed emerge proprio prima di ballare. La loro tendenza principale è
quella all’individualismo
(64%), che li porta
spesso a ballare da soli vicino alle casse del locale.
IL
BALLO DI GRUPPO
I
frequentatori dei trenini, delle macarene, dei meneito si riconoscono
in primo luogo per il loro entusiasmo e per la socievolezza (75%).
Questo atteggiamento spesso, però, nasconde una timidezza intrinseca
(51%),
che li porta a ballare solo nel momento in cui si sentono rassicurati
dal far parte di un gruppo che li cela parzialmente. Casalinghe,
padri di famiglia che non si scatenano mai in prima fila, ma cercano
sempre il centro della comitiva o le ultime file per battere la
propria timidezza (71%).
Questi ballerini però, una
volta abbandonati i freni inibitori,
si scatenano
letteralmente e si lasciano andare anche a gaffes
e scivoloni (65%).
All’interno dei balli di gruppo esiste quindi una gradualità per
quanto riguarda la voglia di apparire, visto che chi sta in prima
fila dimostra intraprendenza e coraggio, mentre via
via che si retrocede si scala verso i più timidi e gli insicuri
(34%). Il loro
abbigliamento è essenzialmente easy
(81%), con jeans
e classica canotta per gli uomini (67%),
pantaloncini corti e
top per le ragazze (69%).