Il viaggio di Cristo, il 20 dicembre nella Basilica S. Lorenzo in Lucina di Roma. Fattitaliani intervista l'autore Claudio Proietti

Sabato 20 dicembre nella Basilica di San Lorenzo in Lucina di Roma, alle 19.40, Barbara Scoppa e Simone Ciampi daranno vita, insieme alle musiche originali di Santo Tringali a Il viaggio di Cristo, un testo di Claudio Proietti. È il viaggio di tutti noi, ci riguarda profondamente, nell'attimo in cui prendiamo coscienza che è arrivato il momento di prendere in mano la nostra vita. Quel momento può arrivare a qualsiasi età e più volte nell’arco della nostra esistenza. Arriva, prima o poi, quell’istante in cui si decide di andare verso la realizzazione di noi stessi e del nostro destino. Allora, inevitabilmente, ci separiamo da tutto quello che ci aveva accompagnato fino a quel momento: persone, idee, luoghi. Semplicemente, si va!

“Ho immaginato un dialogo tra quella Madre e quel Figlio la notte prima della loro separazione” spiega l'autore “Ogni figlio, prima o poi, deve staccarsi da sua madre. È un evento naturale”. Il testo si rivolge a tutti, ma soprattutto ai giovani. A coloro che vivono quel momento della vita in cui bisogna decidere che strada prendere, senza farsi influenzare da nessuno. “Ecco, mi auguro che ognuno di loro trovi la forza e il coraggio di seguire la propria stella. Buon viaggio”. L'intervista di Fattitaliani a Claudio Proietti.
Un tema - sembra paradossale dirlo - abbastanza inusuale, a mio avviso. Perché si esita un poco a proporre soggetti simili? 
Io non esito. Quando ho l’urgenza di raccontare una storia la racconto. Naturalmente vorrei trovare più spesso persone “accoglienti” come quelle che hanno sposato questo progetto. 
Nel periodo natalizio proporre questo momento della vita di Gesù potrebbe sembrare inadatto... Come rispondi a chi la potrebbe vedere così? 
Il periodo natalizio parla di una nascita. Anche qui c’è una specie di nascita. Spero possa nascere il viaggio che ogni persona ha dentro di sé e che ancora non ha intrapreso per mille motivi. 
L'ipotetico dialogo fra Gesù e Maria è una cosa cui hai pensato da sempre? 
Ho pensato, semplicemente, a una madre e a un figlio. Anche se erano esseri molto particolari, come sappiamo. Volevo che fossero da esempio per tutti noi. Per i giovani soprattutto, che devono staccarsi e iniziare il proprio percorso. 
Chi sono oggi Gesù e la Madonna? 
E’ una domanda che dobbiamo porci tutti. Dobbiamo trovarli vicino a noi. Dentro di noi. Giovanni Zambito
© Riproduzione riservata

Fattitaliani

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