Rai2, "Il più grande pasticciere". Emilio Glorioso a Fattitaliani: arrendersi ... mai, voglio arrivare alla Maestria. L'intervista

Emilio Glorioso ha 25 anni, è originario di Palermo e la sua missione è quella di far conoscere i sapori e i prodotti della sua bella Sicilia. La pasticceria però è stata per lui una strada tutta in salita. Poco più che adolescente Emilio comincia a lavorare per caso in un laboratorio della sua città per mettere da parte qualche risparmio ma il primo approccio con il mondo della pasticceria non è dei migliori: le alzatacce e i profumi intensi di un laboratorio sembravano non essere roba sua. Il suo primo e grande sogno infatti era quello di costruirsi una famiglia, così all’età di 22 anni si sposa. Se la vita di coppia sembrava il suo unico obiettivo, ben presto Emilio prova nostalgia per quei profumi e quelle forme che da tanto non sentiva e decide di tornare sui suoi passi.
Frequenta numerosi corsi con i grandi Maestri come Davide Malizia e Gabriele Bozio e inizia a collaborare con le più rinomate pasticcerie sul territorio italiano. Emilio inizia ad amare il suo lavoro e a riscoprire una grande passione, così ben presto riesce ad affermarsi e a diventare un pasticcere creativo e specializzato in dolci artistici. Ama giocare con le geometrie e con i colori. Per i suoi dolci utilizza spesso la frutta, montata su pasta frolla e crostate. E’ molto romantico e sognatore: per lui la pasticceria è emozione “è come andare a cena con una bella donna, conquistarla ed infine portarla all’altare”. Oggi vive e lavora a Milano come Pastry Chef e quando ha del tempo libero ama viaggiare in tutta Italia per assaggiare le specialità di diverse pasticcerie e prendere spunto per creare nuovi dolci. Eliminato dalla trasmissione di Raidue "Il più grande pasticciere" realizzata in collaborazione con Toro, Emilio Glorioso è stato intervistato da Fattitaliani.
Il fattore emotivo ha fatto anche la sua parte nelle tue performance?
L'emotività e la tensione hanno giocato a sfavore e hanno condizionato parecchio le mie performance.
Quale collega hai conosciuto meglio nel vivo della gara? 
Sicuramente Gianluca con cui ho condiviso momenti belli e negativi nel mio percorso in Accademia, la vittoria in Trentino "la mela quadra" e la sconfitta immeritata in Sicilia dopo i tantissimi complimenti ricevuti dagli ospiti in Villa Tasca sul "Cannolo a stecco". Invece quello con cui ho legato maggiormente fuori dalle telecamere e che resterà nel mio cuore è Antonio il mio Brother, grande Professionista del Dolce... 
L'errore che non ripeteresti mai più? 
L'errore che non ripeterei mai più è la cottura della sfoglia, la tensione mi ha portato a non essere lucido nei momenti in cui contava non sbagliare. 
Un elemento invece che secondo te non è stato ben giudicato?
Un elemento che secondo me non è stato ben giudicato è la prova in esterna sulla torta nuziale, dove io e Silvia abbiamo dato il massimo e abbiamo lavorato anche bene in coppia, centrando in pieno le richieste degli sposi, ma nonostante ciò siamo risultati i peggiori. 
Potresti associare un dolce ad ognuno dei tre giudici e a Caterina Balivo? 
Per Caterina una Bella Torta nuziale, elegante colorata e curata nei minimi particolari Per il Maestro Rinaldini il Macaron, anzi il Macaral, dall'aspetto accattivante e dal gusto forte ed intenso, un vero e proprio gioiello... Per il Maestro Di Carlo un dolce innovativo, che va al di là degli schemi, senza mai tralasciare l'estetica e il gusto un po' come il mio cannolo a stecco (sorride, ndr) ... Per il Maestro Biasetto il mio preferito (ride, ndr). sarei banale se dicessi la sua sette veli, non so di preciso a cosa associarlo ma le caratteristiché per cui un dolce gli possa assomigliare devono essere: dal carattere forte, dall'aspetto imponente ed elegante e dal gusto intenso ma ben preciso... Per il Mastro Massari... sarebbe riduttivo associarlo ad un dolce, lui è tutto quello che si vuol sapere sulla pasticceria italiana internazionale, un'enciclopedia vivente.. Resta il fatto che sempre Lui il numero UNO!! Il Maestro dei Maestri.. 
La prima cosa che hai fatto dopo l'eliminazione? 
Ho chiamato subito mia moglie per ricevere conforto: chi meglio di lei poteva incoraggiarmi a non mollare? 
Dopo l'eliminazione... prossima tappa? 
Prossima tappa mai arrendersi, mai fermasi perché c'è sempre una strada da individuare. Voglio crescere in questo settore, ci vorrà tempo sacrificio passione, ma il mio obbiettivo è arrivare alla Maestria.. Giovanni Zambito.
© Riproduzione riservata
Fattitaliani

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