Ritorno dalle ferie con sorpresa per le famiglie italiane: quest’anno la spesa per l’acquisto del materiale scolastico per i propri figli aumentera’. Per piu’ di 7 famiglie su 10 (72%) e’ scattato l’allarme caro libri. Nuove edizioni di libri da acquistare, figli che esigono nuovi zaini e astucci, norme e tetti di spesa non aggiornati da parte del ministero dell’Istruzione.
All’interno della spesa scolastica, la spesa che piu’ preoccupa gli italiani riguarda i libri scolatici (41%), quindi la cancelleria e gli accessori (30%) e gli abbonamenti ai mezzi (20%). Segnalazioni di rincari giungono da diverse associazioni di consumatori secondo cui una famiglia quest’anno spendera’ mediamente 200 euro in piu’ rispetto allo scorso anno per mandare i figli a scuola, di cui una cifra media per un alunno di primo liceo pari a 799€ per l’acquisto di libri e dizionari. Spese che, in un’unica soluzione, incidono sui bilanci delle famiglie, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale.
Per evitare la stangata, esperti ed addetti ai lavori spiegano come ammortizzare le spese: acquistare libri usati (53%), rivolgersi alla GDO (46%), acquistare i testi da librerie online (31%) e vigilare sul rispetto delle norme da parte degli istituti scolastici (28%) sono le soluzioni piu’ consigliate dagli esperti.
E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Libreriamo (www.libreriamo.it), la piazza digitale dedicata ai libri ed alla cultura fondata dal sociologo Saro Trovato, condotto attraverso una serie di interviste a circa 500 famiglie italiane e a oltre 100 esperti-addetti ai lavori tra sindacati del corpo docente, insegnanti e librari per analizzare a cosa e’ dovuto il caro libri e fornire possibili soluzioni per diminuire le spese.
Per piu’ di 7 famiglie su 10 (72%) il caro libri rappresenta una vera e propria stangata. Con chi prendersela? La maggioranza da’ la colpa ai professori (40%) accusati di pretendere l’acquisto di troppi libri che spesso non vengono completamente consultati nel corso dell’anno scolastico. Secondo altri (32%) e’ colpa del Ministero dell’Istruzione, incapace di attuare politiche che consentano un abbassamento delle spese scolastiche. Il 22% delle famiglie ritiene che i principali responsabili del caro libri siano alcune case editrici specializzate il libri scolatici, che propongono con troppa facilita’ nuove edizioni di certi libri, senza in realta’ apportare cambiamenti significativi.
Gianluigi Dotti, responsabile del centro studi Gilda, facente parte dell'associazione sindacale Gilda degli insegnanti, difende il diritto degli insegnanti a scegliere i libri di testo adatti al percorso formativo, pur sempre nel rispetto delle norme e dei tetti di spesa previsti. “Prima di tutto un libro di testo va scelto per la sua efficacia didattica, perché e’ utile a sollecitare e realizzare il processo di apprendimento degli studenti. Il libro di testo deve essere utilizzato dagli studenti per acquisire, consolidare e perfezionare le abilita’ e capacita’ nella disciplina. Faremmo un errore simile a quello degli ultimi Governi se guardassimo alle questioni didattiche solo con un'ottica economica, da taglio delle spese.”
Fermo restando la possibilita’ che i prezzi dei libri possano diminuire sensibilmente, quasi 6 esperti su 10 (59%) ritengono che l’aumento dei prezzi dei libri sia un problema meno preoccupante di quel che sembra. Secondo Gianni Cicognani, vice presidente del Gruppo Educativo dell'AIE, il rischio di un elevata spesa per i libri puo’ dipendere dal mancato aggiornamento dei tetti di spesa diramati dal Miur. “Non ci sono riferimenti precisi se non quelli riferiti al 2012, tra l’altro non definiti per quanto riguarda le classi di quarta e quinta superiore e diversi indirizzi scolastici post riforma non venivano considerate, come il liceo delle scienze applicate, il liceo musicale coreutico, quello sportivo e altri ancora. Si tratta, in sintesi, di tetti di spesa abbastanza lacunosi”.
Come le famiglie possono aggirare il caro libri? Secondo gli esperti, acquistando libri usati all’interno dei mercatini (53%), vigilando sul rispetto delle norme da parte dell’istituto scolastico (37%), prendendo i testi da librerie online (31%) o approfittando degli sconti proposti dalla GDO (46%). Daniele Grassucci, responsabile contenuti di Skuola.net, consiglia “se si e’ poco propensi a girare per mercatini del libro usato o librerie dove si trovano anche testi di seconda mano, conviene rivolgersi ai grandi player del mercato offline (la grande distribuzione organizzata) e online (Amazon, Ibs, Libraccio, ecc.). Qui e’ possibile riuscire a risparmiare fino a un 15% sul prezzo di copertina, che e’ anche il massimo possibile per legge”.