È noto che, annualmente, lo Stato
italiano consente ai Cittadini di destinare il 5x1000, preso dalle loro tasse, a 5
categorie: Ricerca Scientifica, Ricerca Sanitaria, Sport, Comuni e ONLUS.
I
dati dell'Agenzia delle Entrate del 2015 (ultimo anno disponibile) dimostrano
che, per la Ricerca Scientifica, l'ISBEM di Mesagne (Istituto Scientifico
Biomedico Euro Mediterraneo) è 1° in Puglia, 2° nel Mezzogiorno e fra i
primi 30 dell'Italia intera. Preso a sé, tale risultato ci dovrebbe riempire di
orgoglio, ma ci sono motivi invece per esser preoccupati: Vedere
elenchi del 2015 pubblicati dall'Agenzia delle Entrate.
Infatti, sono tanti i pugliesi (ben 7 su 10) che destinano il
loro 5x1000 fuori regione, trasferendo così al Nord un'ingente somma di denaro
che, solo
per il
2015, ammonta a 24 milioni di €. Se poi si moltiplica tale cifra per il numero di anni in cui esiste il 5x1000 (ben 10 anni), ci si trova di fronte
ad un flusso di "soldi pugliesi" che si spiega, verosimilmente, solo con un autolesionismo
cronico ed una bassa autostima collettivaTale emorragia di fondi riguarda tutte
le regioni del Mezzogiorno che si condannano di fatto a ridurre al lumicino le
loro stesse possibilità di usare il 5x1000 per fare innovazione sociale e per generare borse di dottorato di ricerca per i propri giovani.
Relativamente all’ISBEM, il numero di Cittadini che gli hanno destinato il 5x1000 è passato in 10 anni da 800 a 3.500
circa. Con le somme percepite, modeste invero rispetto a quelle potenziali,
l'ISBEM ha finanziato protocolli di ricerca e vari Dottorati, grazie al meccanismo dei
posti aggiuntivi previsto dalla Legge italiana. Con questo strumento, un/una
giovane non solo acquisisce in università un prestigioso titolo post-laurea, ma
aumenta anche le proprie competenze, qualificandosi al meglio in settori
specifici utili
al
Pianeta Salute. Questo percorso è virtuoso e può produrre ricerche di qualità,
fra cui scrivere lavori scientifici che sono rilevanti sia per la
conoscenza che per la Salute di tutti, generando altresì una meritata fama in giro per
il mondo. È il caso di Prisco Piscitelli che ha svolto il suo ciclo di
Dottorato nell'Unisalento, con le somme destinate ad ISBEM dal 5x1000. Egli ha
scritto, con vari Autori italiani e stranieri, l’importante lavoro EPIKIT
inerente il cruciale tema della Salute Pubblica e del rapporto Salute-Ambiente:
Hospitalizations in Pediatric and Adult
Patients for All Cancer Type in Italy:
The EPIKIT Study under the E.U. COHEIRS
Project on Environment and Health.
Int J Environ Res Public Health. May 9,
2017;
In 18 anni di vita, ISBEM ha ottenuto notevoli risultati
ed esplorato varie vie, operando come incubatore di talenti (www.isbem.it/m3m) e reclutando giovani volenterosi di impegnarsi per la SALUTE nel
Mezzogiorno,
essendo
l’alternativa quella di emigrare! Per frenare la fuga dei cervelli, bisogna aumentare i
contratti d'ingresso nei laboratori scientifici e il 5x1000 è lo strumento
appropriato.
In poco più di 3 lustri, ISBEM ha finanziato circa 60 posti di
dottorato di ricerca utili a molti giovani per qualificarsi e lavorare in
settori che sono i pilastri del progresso: Istituzioni, Ricerca, Imprese,
Cittadinanza attiva, Scuole e mondo della Comunicazione. Alcuni di questi
giovani sono rimasti nell'ISBEM e danno il meglio di se stessi per farlo
crescere, consolidare e potenziare, pur fra molteplici difficoltà. Viene
pertanto da chiedersi: come mai i Cittadini del Mezzogiorno, pugliesi in primis, non destinano
il proprio 5x1000 alle istituzioni scientifiche della propria regione? Utilizzare
questo denaro di inseminazione per far crescere il territorio, è un saggio
gesto di lungimiranza e di fiducia che spingerebbe più giovani verso il Dottorato di Ricerca. Ad
esempio, con 10.000 destinazioni si possono istituire 5 nuovi posti di
Dottorato! Perché non farlo, sapendo peraltro che quel giovane che emigra può
essere il proprio figlio?
MESAGNE, Monastero
del Terzo Millennio
Sant'Antonio, 13
Giugno 2017