Simone Belli, il make up artist delle star italiane e internazionali. L'intervista di Fattitaliani: il buon gusto è un gioco di armonie, proporzioni

Simone Belli, un nome da sempre legato al beauty, da circa 10 anni firma il successo di un’immagine estetica perfetta e conciliante con il mondo del cinema internazionale. Ha fondato qualche anno fa un’accademia a del trucco tra un festival di Venezia e un Festival del cinema di Roma. Lui con il suo team si occupa dell’immagine Monica Bellucci, Tilda Swinton, Sharon Stone, Emmanuelle Béart, Nadege, Afef Jnifen, Eva Herzigova, Eva Riccobono, Alek Wek, Asia Argento, Claudia Gerini, Claudia Pandolfi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo, Laetitia Casta, Laura Chiatti, Pierfrancesco Favino, Raoul Bova, Christian De Sica, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Isabella Ragonese, Caterina Murino, per citarne solo alcuni. Fattitaliani lo ha intervistato.

Il tuo cognome sembra essere già una predestinazione... 
Devo dire di essere stato fortunato, un cognome importante per chi lo ha portato prima di me e PRINCIPALMENTE in linea con la mia più grande passione. 
Qualcuno disse: 'quando il destino!!!'
Quando ti sei reso conto di avere uno spiccato senso estetico?
Non saprei dire quando ho iniziato questo percorso, CREDO che questo tipo di attitudine, di arte, sia innata e che semplicemente negli anni si perfeziona, si plasma e diventa una realtà. A sette anni disegnavo, organizzavo il circo nel mio paese e truccavo con i cosmetici di mamma i miei compagni di quartiere.
Un bambino un po' anomalo che amava tutto ciò che potesse colorare o pasticciare e che si divertiva a rendere vivibili e belle case abbandonate o posti insoliti nel paese.
Come distinguere un senso estetico di buon gusto da un altro invece fuori luogo, esagerato, brutto?
Beh, è un gioco di armonie, proporzioni. Io credo che alla base del buon gusto e di una cosa esteticamente bella debba esserci una buona dose di minimalismo: cogliere l'essenziale e renderlo unico senza mai eccedere.
Nel mio lavoro un make up esteticamente elegante lo è quando non è realmente protagonista su una donna ma ne esalta la propria bellezza senza diventarne lui interprete assoluto.
Un po' come per la medicina estetica (piccoli ritocchi impercettibili migliorano senza lasciarne traccia); l'esagerazione fa diventare le donne caricature di se stesse.
Le star di cui ti occupi ti lasciano mano libera o sono piuttosto esigenti e precise su ciò che vogliono?
Ho la fortuna di essere stato scelto da molte attrici italiane ed internazionali ma ho anche la fortuna di poter scegliere io con chi condividere quello che per me è la mia passione oltre che il mio lavoro. Con loro ho un rapporto di enorme e reciproca stima e si fidano ciecamente del mio gusto. Questo ovviamente non vuol dire che non ci sia scambio di idee e condivisione ma chi si è affidata a me lo ha fatto per avere una opinione di un professionista, un punto di vista di chi, come me, ama le donne ed ha come obiettivo quello di sublimarne il loro essere.
Più vanitosi gli uomini o le donne?
Devo dire gli uomini. Se becchi quello sbagliato non ne esci vivo (ride, ndr). E non parlo degli italiani.
C'è molta differenza nel lavorare per i vari settori: moda, cinema, teatro, arte, tv...? ci sono esigenze molto diverse?
Totalmente differente. Cambia tutto: le luci, i set, le esigenze, i tempi e l'organizzazione. Io ho iniziato dalla TV e moda per approdare al mondo delle celebreties. Il mio stile mixa tutti questi mondi interpretandoli col mio occhio ed il mio gusto.
Nella moda lo stilista detta le regole e le modelle col make up ne completano il sogno, spesso non necessariamente con make up che le valorizzino; nel teatro si costruisce un personaggio in tutta la sua maestosità e spettacolarità, i contrasti si esasperano e le sfumature diventano linee ampie e decise per arrivare all'occhio anche dello spettatore più distante. In TV tutto è più costruito e "pulito", composto e con grandi giochi di contouring. Nel cinema tutto si riduce all'essenzialità ma il dettaglio deve regalare emozioni tangibili: malinconia, tristezza, rabbia o gioia si completano con la complicità del make up.
L'arte non ha regole e la libertà d'espressione tocca le note più ribelli della fantasia. Anche qui, però, attenzione a non scadere negli eccessi.
Le attrici cercano tutte queste dimensioni insieme e la difficoltà più grande sta nel saperle interpretare in modo esclusivo e glamour.
Ovviamente ci sono tutta una serie di accorgimenti fondamentali che cambiano, esempio le luci, ma ci vorrebbe un libro intero per raccontarli tutti.
Qual è il principio assoluto su cui fondi il tuo lavoro e il tuo stile?
La semplicità assoluta!! CREDO sia importante ascoltare una donna e saperle rappresentare quella parte di sè che lei stessa non ha ancora scoperto. Spesso saper truccare vuol dire anche saperne fare a meno e ridurre il tutto al minimo indispensabile. Come disse Re Giorgio: "eleganza non è essere notati ma essere ricordati". Tecnicamente mi contraddistinguono sfumature ampie e colori mixati tra loro senza percezione di inizio e fine. Le mie donne sono sexy ma conservano la loro nota malinconica e drammatica. Labbra disegnate in modo maniacale, perfette, stampate è quasi sempre mat.
Nell'Accademia che hai fondato è facile perseguirlo?
Nella mia accademia si è molto rigidi nella docenza. Gli alunni da subito vivono la realtà del set e la rigidità di questo mondo. Ho avuto grandi soddisfazioni, noi possiamo scovare il talento e formarlo ma se non si ha nessuno può regalartelo. Ogni mio alunno al termine del percorso accademico viene messo nella condizione di poter lavorare; i migliori elementi vengono inseriti nella mia agenzia.
In base a quali criteri scegli chi ti deve coadiuvare?
La scelta avviene naturalmente. Prediligo chi fa di questo lavoro la sua ragione di vita: sacrificio e passione alla base di tutto. So riconoscere un talento e quando lo trovo cerco di non farmelo scappare. 
Per concludere, qual è il trucco per riuscire a resistere nel tempo e alle mode?
Io credo il modo migliore sia quello di non esserne mai eccessivamente vittima. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata

Biografia
Simone Belli nasce in un paese della provincia di Roma.
Fin dai primi anni di studio, la sua passione per l’arte e la bellezza non tarda a manifestarsi. Il suo percorso culturale inizia con studi d’arte ed umanistici dove consegue eccellenti risultati, e prosegue con un diploma magistrale che lo aiuterà, nel tempo, a svolgere il suo ruolo di “insegnante della bellezza” con estrema maestria.
La sua spiccata vena creativa e la sua determinazione nel voler emergere nell’ambiente artistico del beauty, lo vedono conseguire moltissimi attestati, quali quello di truccatore estetico e cinematografico, in aggiunta ai numerosi corsi di formazione presso importanti case cosmetiche a cui si affiancherà anche come consulente interno.
La sua professionalità lo vede protagonista in ogni ambito creativo: dal cinema al teatro; dalla televisione alla moda; dalla musica all’arte.
Molti i brand del pret â porter che richiedono nel tempo la sua presenza nei loro spettacoli e defilè: Fendi, Laura Biagiotti, Roberto Cavalli, Gucci e Armani, soltanto per citarne qualcuno, a cui si affiancano importanti Maison dell’Alta Moda come Marco Coretti, Raffaella Curiel, Lorenzo Riva, Fausto Sarli.
Il mondo del cinema diventa la scenografia di vita di Simone Belli, grazie al suo ruolo di make up artist di personaggi famosi dello show business nazionale ed internazionale: Monica Bellucci, Tilda Swinton, Sharon Stone, Emmanuelle Béart, Nadege, Afef Jnifen, Eva Herzigova, Eva Riccobono, Alek Wek, Asia Argento, Claudia Gerini, Claudia Pandolfi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo, Laetitia Casta, Laura Chiatti, Pierfrancesco Favino, Raoul Bova, Christian De Sica, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Isabella Ragonese, Caterina Murino, per citarne solo alcuni.
Anche la televisione richiede la sua indiscussa arte offrendogli trasmissioni sui canali nazionali di Rai, Mediaset e TMC come “Domenica in“, “Oltre moda“, “Matrix“, “Buona Domenica“, “La vita in diretta“, “Uno Mattina“, “Il tappeto volante“, il “Bagaglino” e molti altri.
Ed ancora: campagne pubblicitarie e look book per le griffe della moda e servizi redazionali per importanti testate come Vanity Fair, il Corriere Magazine, Glamour, Elle, Gioia, Kult, Grazia e video di importanti gruppi musicali come Le Vibrazioni e Vasco Rossi portano la “firma indelebile” dell’artista, decretando il suo successo in tutti gli ambiti della creatività internazionale.
Dal 2007 Simone Belli e L’Oréal Paris firmano il successo di un’immagine estetica perfetta e conciliante con il mondo del cinema internazionale. Dal Festival del Cinema di Roma arrivando alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il binomio è ormai sinonimo di bellezza e seduzione.
A fronte della consolidata esperienza professionale maturata a livello nazionale ed internazionale, Simone Belli decide di contribuire ulteriormente allo sviluppo della propria disciplina fondando, nel 2010, un’accademia di trucco.
Fattitaliani

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