Ogni
tipologia di dieta ha i suoi pro e i suoi contro: oggi, infatti,
l'organismo necessita di una serie di alimenti che possono essere
assunti solo tramite determinati cibi, che non possono essere
sintetizzati dal nostro corpo e che si rivelano fondamentali per
rinforzare il nostro sistema immunitario, e per metterci al riparo da
numerosi scompensi e patologie. Da questo punto di vista, quella
della dieta vegetariana e vegana può rappresentare una scelta di
vita molto coraggiosa sotto diversi punti di vista; purtroppo, però,
spesso non prevede l'assunzione di pesce, una delle fonti principali
di omega 3. Vediamo dunque l'importanza di questi acidi grassi
polinsaturi e come assumerli anche da vegetariani o vegani.
La
soluzione degli integratori alimentari
Gli
integratori si rivelano un ottimo sistema per assumere gli
importantissimi omega 3 e per poter dunque proteggere l’organismo
dalle patologie e dagli scompensi legati ai problemi
cardio-circolatori e agli infarti. Soprattutto se si è vegani o
vegetariani e non si assume il pesce, uno dei veicoli maggiori degli
acidi grassi polinsaturi. In questi casi la soluzione più semplice è
assumere
l’omega 3 direttamente in capsule, acquistandole comodamente anche
online presso siti web certificati come Glucosamine.com.
In questo modo si potranno ugualmente ottenere tutti i benefici di
questo acido grasso che può vantare di proprietà cardio- e
vaso-protettive, neuroprotettive e antinfiammatorie.
Veganesimo
e omega 3: come trovare un punto d'incontro
Nonostante
il pesce rappresenti la fonte maggiore di omega 3, va comunque
sottolineato che è possibile assumere questi acidi grassi anche
attraverso l’integrazione di altri alimenti vegetali. Una fonte
ricca di questo acido grasso sono i semi e l’olio di lino: un
cucchiaio di olio di lino contiene infatti ben 6,6 grammi di omega 3,
oltre ad una altrettanto elevata quantità di omega 6. Altre fonti
importanti sono le noci, legumi come i fagioli, i ceci, le lenticchie
e la soia, ma anche le alghe, alimento molto diffuso nei paesi
orientali e sempre più frequente anche in Occidente: nello
specifico, i supplementi a base di alghe rappresentano anche in
questo caso degli integratori molto utili per la salute di chi
possiede un livello molto basso di DHA e di EPA. Inoltre, anche
alcune tipologie di alghe commestibili possiedono ottimi livelli di
omega 3, come ad esempio le alghe
wakame,
le alghe
kombu
e le alghe
nori.
I
rischi per chi possiede livelli molto bassi di omega 3
Una
dieta che non contempla animali, dunque a basso consumo di grassi,
provoca nei vegetariani e nei vegani un crollo del livello di acidi
grassi polinsaturi, con una serie di conseguenze che possono esporre
l'organismo a patologie molto gravi, come ad esempio la formazione di
coaguli sanguigni, le malattie cardiovascolari, gli scompensi
cardiaci e il rischio di arteriosclerosi. Da ciò si capisce quanto
sia importante, soprattutto per i vegani e i vegetariani, sopperire a
questa carenza di DHA e di EPA attraverso l'assunzione di integratori
specifici, oppure sfruttando quegli alimenti che possono essere
integrati all'interno di queste filosofie alimentari.