Alessandra Fallucchi, Gianna Paola Scaffidi, e Michetta Farinelli sono le protagoniste di "Agnese di Dio" di John Pielmeier in scena al Teatro dei Conciatori di Roma fino al 18 ottobre 2015, dopo il grande successo riscosso nella passata stagione. La regia è di Antonio Serrano, che Fattitaliani ha intervistato.
Qual è l'elemento più difficile e allo stesso tempo più stimolante dell'opera?
Sicuramente l’essenza violenta e cruda della storia ora raccontata ora rivissuta in un susseguirsi di flashback senza nessuna soluzione di continuità, che dipanano, entrando l’uno nell’altro, l’intricata matassa di avvenimenti…
Nella messa in scena ha tenuto presente altre realizzazioni a teatro e al cinema?
No, anche se conoscevo ovviamente il film e un’altra edizione importante fatta in Italia con Giuliana Lojodice, ho voluto staccarmi da quanto già conoscevo per concentrami piuttosto sulla drammaturgia di Pielmeier e dare vita a qualcosa di nuovo, più asciutto e rigoroso.
Tre caratteri, tre figure di donna… o meglio una figura unica e trina, tre facce che staccandosi dall’elemento a cui appartengono percorrono tre sentieri diversi, operando scelte diverse.
Che cosa emerge in maniera universale al di là della particolare situazione e della storia in sé?
L’imponderabilità forse… di certo l’impossibilità di comprendere fino in fondo i meccanismi che regolano i processi mentali di chi, non essendo omologato o omologabile, rende impossibile la propria analisi.
Alla fine della rappresentazione, che cosa le piacerebbe che il pubblico possa provare?
La possibilità di concedere delle attenuanti ai propri “errori”. Il perdono quindi, non in senso strettamente religioso, ma universale. E in un tempo come quello che viviamo, potrebbe essere un modo per ricominciare davvero senza recriminazioni.
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C.U.T.
- Contemporary Urban Theatre
- 100%
TAGLIO CONTEMPORANEO
fino al 18 ottobre 2015
Agnese
di Dio
di
John Pielmeier
Regia
di Antonio Serrano
con
Alessandra
Fallucchi, Gianna Paola Scaffidi, Michetta Farinelli
Scene:
Dario Dato
Costumi:
Carlo De
Marino
Musiche:
Flavio
Mainella
Traduzione: Flavia Tolnay
Traduzione: Flavia Tolnay
Agnese,
una giovane suora, partorisce in convento un neonato che viene
trovato poco dopo dalla madre superiora morto soffocato, in un
cestino della carta straccia. Agnese dichiara alla polizia di non
ricordare nulla né del parto, né della gravidanza e tantomeno del
concepimento. Viene accusata di omicidio e il tribunale assegna il
caso ad una psichiatra, Martha Livingstone, per verificare se Agnese
può essere dichiarata inferma di mente. Nella sua ricerca della
verità Martha incontra Madre Miriam Ruth, superiora del convento in
cui vive Agnese che vuole credere che quanto successo sia opera di
Dio.
Seppur
animate dallo stesso desiderio di arrivare ad una soluzione del
mistero, fra le due donne lo scontro è inevitabile perché Madre
Ruth non vuole più domande e Martha Livingstone vuole ancora
risposte. E durante gli incontri-scontri fra le due donne si scopre
il passato di Agnese caratterizzato da traumi e privazioni subiti da
una madre con evidenti problemi relazionali. L'epilogo lascia tutti
insoddisfatti. La verità è davvero molto più scontata.
TEATRO
DEI CONCIATORI
- Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel.
06.45448982 – 06.45470031 - info@teatrodeiconciatori.it
TIPOLOGIA
BIGLIETTI: Intero
€ 18,00 - Ridotto € 13,00 - Ridotto € 10,00 + tessera
obbligatoria di 2 €
ORARIO
SPETTACOLI: dal
martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00
RIDUZIONI
PER I LETTORI DI PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO