"Io e Loredana avemmo un momento di stasi dove ci eravamo detti forse troppo e ce lo eravamo detto male. Sono stato io a decidere di lasciarla continuare un percorso da sola, senza di me, che mi ritenevo un paracadute scomodo. Quando vogliamo fare il paracadute di qualcuno è una scelta difficile ma anche spesso frenante, perché se sappiamo di avere sempre l'angelo custode vicino, non siamo sempre al massimo delle nostre capacità. Dobbiamo ogni tanto abbandonare l'angelo custode e fare da soli"
SUL "TRIANGOLO" E LA LIBERTÀ SESSUALE
"Il divertimento anche scellerato di una sessualità che allora prometteva una scelta definitiva della nostra anagrafe, oggi, a furia di tenere dentro quello che vorresti essere e non sei, si finisce o dallo psichiatra o addirittura a Santa Maria della Pietà. L'esercizio di una ricerca, di una libertà sessuale, può sembrare all'inizio troppo eccessiva, ma a chi è capitato di avere delle esperienze promiscue, secondo me è cresciuto con un'identità veramente definitiva e formativa. Alla fine in quegli anni si giocava molto, il sesso non veniva preso sul serio, era una forma di evasione buona, allegra. Oggi quando incontro i miei amici, che hanno 75 anni come me, sorridiamo di fronte a delle esperienze che abbiamo fatto improbabili, ma che ci hanno aiutato a capire molto bene anche la tolleranza, a comprendere gli altri. Se non hai avuto l'intelligenza e l'astuzia di penetrare i sentimenti degli altri, non crescerai bene, non crescerai addirittura".

