La mostra Around the Halls, una novità nell’ambito della IX Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna, mira a mettere in evidenza il legame sempre più forte della città con il suo ricco patrimonio artistico e la sua accoglienza turistica.
La mostra curata da Chiara Gizzi e Daniele Torcellini, si presenta in maniera del tutto inedita nel programma della IX Biennale di Mosaico Contemporaneo e, nello spirito del titolo scelto per questa edizione – Luogo Condiviso –, riconferma l’idea che mosaico sia un linguaggio capace di innescare relazioni tra le tessere come tra le persone, attraversando i luoghi della città.
Il progetto è sostenuto e promosso dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, al Mosaico e del Turismo, dal MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna, e da tutte le sedi espositive del progetto: Casa Masoli, Chez Papa, Gironda, Hotel Diana, Hotel NH Ravenna, Palazzo Bezzi, Palazzo Galletti Abbiosi e Santa Maria Foris.
Nel corso degli anni, la Biennale di Mosaico Contemporaneo ha sviluppato una crescita ambiziosa e al contempo equilibrata, integrandosi sempre di più con la città. Non solo musei, spazi istituzionali, gallerie e laboratori ma anche alberghi, ristoranti, spazi commerciali, scuole e parchi cittadini diventano luoghi espositivi, trasformando la città in una vero e proprio museo diffuso dove l’arte incontra la quotidianità e si fa accessibile a tutti.
Con Around the Halls le strutture alberghiere della città – Casa Masoli, Chez Papa, Gironda, Hotel Diana, Hotel NH Ravenna, Palazzo Bezzi, Palazzo Galletti Abbiosi e Santa Maria Foris – ospitano le opere di artisti e artiste provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna e dalla Scuola Mosaicisti del Friuli. Le hall degli hotel diventano così spazi espositivi aperti al dialogo tra arte, città e ospitalità, offrendo a cittadini e visitatori l’opportunità di scoprire il mosaico contemporaneo in contesti inusuali e accoglienti. Nel circuito della Biennale di Mosaico Contemporaneo e con la vocazione dell’ospitalità sono anche gli spazi espositivi di Ravenna Incoming, consorzio e DMC (Destination Management Company) per la promozione e l’accoglienza turistica che ospitano le opere del collettivo CaCO3.
Il coinvolgimento di istituzioni, imprese, artisti e artiste e pubblico testimonia che la Biennale di Mosaico Contemporaneo sia non solo un evento artistico che consente di scoprire il mosaico del nostro presente, ma anche un’occasione per riconfermare la vocazione turistica della città e valorizzarne le potenzialità.
Casa Masoli apre i suoi spazi per l’esposizione del trittico di Giorgia Pettinari. L’artista si forma all’Accademia di Belle Arti di Ravenna approfondendo l’arte musiva, la fotografia e la curatela museale. Il trittico si intitola Un aprés-midi e si colloca nella fase germinale di una ricerca che ha preso avvio dall’eredità del mosaico bizantino ravennate. L’artista indaga i temi della soglia, che è limite e possibilità dell’accadere, e della trasparenza, condizione tanto visiva quanto ontologica, come modi per esplorare il legame dell’uomo con le proprie origini e con la natura in un orizzonte di connessioni plurali.
Chez Papa ospita tre opere di Daniela Iurato, artista giunta in città per specializzarsi in mosaico all’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna, ampliando la sua pratica anche alla Body Art alle tematiche di genere. La mosaicista riassume le sue opere con il titolo Imparare a tremare, dove il mosaico si basa sul principio di abbandono e di sospensione da ogni forma di controllo. L’uso di materiali fragili crea un contrasto con il tessuto musivo, generando un corpo-non corpo, afflitto, ma capace di trovare una nuova veste. Si crea così un gioco di contrasti in cui al candore piano della tela risponde il rilievo del mosaico, che si protrae fino a dissolversi nei suoi minuscoli residui cementizi.
Gironda apre la sua hall al percorso espositivo di Aziz Sydygaliev. L’artista proveniente dal Kirghizistan, vive in Italia da undici anni e ha frequentato l’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna. Le sue opere sono raccolte sotto il titolo Hall of absence che racchiude la sua poetica del mosaico ovvero quella di mettere in evidenza l’assenza, le parti che solitamente vengono abbandonate, di lavorare con le schegge, i residui del processo, per dare forma a una pausa, a un luogo che possiede una sua vita autonoma.
L’Hotel Diana ospita nella sua hall le opere di Rita Amadori che, dopo una decennale esperienza nell’ambito dell’alta moda, ha intrapreso un percorso di studi all’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna. Alla base delle sue opere, raccolte sotto il titolo Memoria e consapevolezza, c’è un forte desiderio di scavare la profondità dell’essere umano per riconoscere le proprie origini riscoprendo la bellezza e la complessità della vita. Nelle sue opere l’artista unisce la tradizione del ricamo dell’attività di famiglia con il mosaico contemporaneo, traducendo in pietra la leggerezza dei tessuti e dei punti di ricamo.
L’Hotel NH Ravenna apre la sua hall per ospitare le opere di Isotta Folli. L’artista si è formata presso l’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna e oggi è un’educatrice. Il suo percorso viene riassunto da lei sotto il titolo Bestiario Antropomorfo in quanto nasce dalla volontà di rendere omaggio al lato oscuro presente in ogni persona, il quale solitamente viene condannato. I soggetti presenti nelle sue opere sono figure mostruose, antropomorfe, giocose e fantastiche, prettamente illustrative e con colori pieni e linee nette e decise.
A Palazzo Bezzi espone Livio Savioli, artista diplomato alla Scuola Mosaicisti del Friuli nel 2007 e alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia nel 2010. Un ciclo opere raccolte sotto il titolo Così e Colà, con il sottotitolo Ricombinazioni. Il suo percorso espositivo si fonda sul gesto libero, spontaneo e intuitivo del ricomporre: materiali e texture diventano i veri protagonisti. Questi sconfinano la superficie e si fanno portatori di memoria, di tracce, di tempo vissuto. Attraverso accostamenti, tagli e sovrapposizioni, il passato si trasforma e si reinventa nel presente, facendo del frammento un racconto e dello scarto una presenza viva.
Palazzo Galletti Abbiosi ospita le opere dell’artista coreana Jae Hee Kim, laureata all’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna. L’artista riassume il suo percorso espositivo sotto il titolo Tra il desiderio e l’illusione, sintetizzando così il senso profondo della sua ricerca: a volte nella vita ci si perde tra desideri e sogni irrealizzabili. Rincorriamo illusioni, sperando in successo e felicità, per poi scoprire la trappola del loro vuoto, sperimentando l’abisso. Siamo attratti dal fascino di ciò che non possiamo possedere e, anche se doloroso, non smettiamo mai di inseguirlo.
Santa Maria Foris accoglie nei suoi spazi le opere dell’artista Alice Zanelli, artista diplomata all’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna, fa dello sguardo il suo soggetto principe, rappresentando nei suoi occhi la variabilità delle sensazioni e la frammentarietà della realtà. La raccolta delle opere What I See si fonda sul dualismo: buio e luce, memoria e oblio. Questi elementi, apparentemente opposti, vengono presentati come due facce della stessa realtà, intrecciate tra loro. Lo sguardo diventa un mezzo per superare la paura, aprendo gli occhi a una realtà che, pur nella sua complessità, è possibile affrontare. La tecnica del mosaico è una metafora di questa poetica e un’estensione del suo pensiero.
Around the Halls
18 ottobre 2025 – 18 gennaio 2026Sedi: Casa Masoli, Chez Papa, Gironda, Hotel Diana, Hotel NH Ravenna, Palazzo Bezzi, Palazzo Galletti Abbiosi e Santa Maria Foris Curatori: Chiara Gizzi e Daniele Torcellini