Rai 5, Raffaella Carrà protagonista a "Storie della Tv”

 


Un caschetto biondo, semplicemente. Lei, mora e riccia, negli anni delle cotonature si fa platino e liscia per praticità. E abiterà le case degli italiani con il sorriso per 60 anni. Signora del telefono, soubrette, intervistatrice, ballerina, presentatrice, regina della televisione.

In occasione dell’anniversario della nascita, Raffaella Carrà è protagonista di “Storie della Tv” con Aldo Grasso, in onda lunedì 20 ottobre alle 18.10 su Rai 5, con le testimonianze di Barbara Boncompagni, Caterina Rita, Stefano Vezzoli, Giancarlo Magalli, Luca Sabatelli e Stefano Rianda.

È la regina di una “smooth revolution” che coinvolge tutta la società. Dei suoi ideali non fa mai una questione politica, ma dà alle persone il coraggio di manifestarsi. La comunità Lgbt la ama perché lei è “quella barbie che i ragazzi gay non hanno potuto avere da bambini”, le dice il suo costumista Luca Sabatelli. Talmente trasversale che alla scomparsa nel 2021, sui social scoppia un’ondata di amore intergenerazionale sulle note di “Pedro”. Spalline e zeppe, matite nere, labbra carnose, paillettes, lustrini e colori. È fautrice di una sensualità gentile che dà impulso alla rivoluzione dei costumi. Perché, “Raffaella Carrà no es mujer, es un estilo de vida”, dice Pedro Almodovar citato dall’artista Francesco Vezzoli. Il suo “Tuca tuca” a ombelico scoperto fa scalpore alla Canzonissima del 1971. Lo sdoganerà l’esibizione insieme ad Alberto Sordi.

Le sigle dei suoi programmi – da “Ma che musica” a “Fatalità”, passando per “Tanti auguri” e “Ballo ballo” – accompagnano la colonna sonora collettiva dell’Italia attraverso il boom economico, gli anni di piombo, lo yuppismo, la recessione e la crisi. Intervista, presenta, balla e canta. Con “Pronto Raffaella” - il primo mezzogiorno televisivo in Rai – dà voce e dignità a un pubblico prima invisibile, quello delle casalinghe. Parla l’inglese, il francese e lo spagnolo. Nei suoi programmi ha ospiti come Madre Teresa di Calcutta, Stevie Wonder ed Ella Fitzgerald. Le ultime cinque puntate di “Buonasera Raffaella” saranno trasmesse da New York e “Carramba che sorpresa” la consacra a “nostra signora dei ricongiungimenti”. Ama i film di guerra perché si identifica nel generale. In fondo, più di tutto, Raffaella è una grande lavoratrice.

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top