Un viaggio tra Bangladesh, Senegal, Tunisia e Svezia sulle tracce di chi gestisce il traffico di esseri umani dalla Libia all’Europa.
Nell’ultima puntata di questo ciclo, - in onda domenica 19 ottobre alle 20.30 su Rai 3 – “PresaDiretta” si occupa di tratta dei migranti. Un’inchiesta sui crimini della rete internazionale che sfrutta il bisogno di emigrare e costruire una vita con più opportunità, a partire dalla vicenda del generale Al-Masri, con le testimonianze delle vittime di torture, degli oppositori libici, degli investigatori. I reportage, in Asia e in Africa, nelle famiglie di origine dei migranti e di chi le ricatta. L’ipotesi del coinvolgimento, tra Tunisia e Libia, di esponenti delle amministrazioni dei due Stati.“Aspettando PresaDiretta”, invece, ripercorre i luoghi dell’Emilia-Romagna devastati da quattro alluvioni solo negli ultimi due anni e mezzo. Il punto sui lavori, la ricostruzione, i finanziamenti. E il timore, alle soglie dell’inverno, di essere ancora una volta impreparati a fronteggiare un nuovo episodio. E’ un reportage tra Sant’Agata sul Santerno, Castel Bolognese, Lugo di Romagna, Val di Zena e - dopo mesi di polemiche e richieste dei cittadini - le telecamere di “PresaDiretta” tornano a concentrarsi su ponti, fiumi, bacini, casse di espansione, abitazioni private e strutture pubbliche. Tra i finanziamenti arrivati e i fondi davvero necessari: le opere di ricostruzione avviate e i progetti ancora al palo, il piano speciale di interventi finito in soffitta, i piani di messa in sicurezza che richiederanno almeno altri anni di lavori.
In studio con Riccardo Iacona, Michele Munafò responsabile del Rapporto nazionale sul consumo di suolo dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale.
Poi, la puntata “Trafficanti di uomini”. Li chiamano “dalal” e sono il primo passo nella rete dei trafficanti di vite umane, sono loro che convincono i giovani bangladesi a intraprendere il lungo viaggio verso la Libia promettendo un buon lavoro e un futuro luminoso in Occidente. Gli inviati di “PresaDiretta” in Bangladesh, dalla capitale Dacca ai remoti villaggi dove ogni famiglia ha qualcuno emigrato all’estero, moltissimi proprio in Italia, sulle orme dei trafficanti di uomini. E poi in Senegal, dove solo negli ultimi 5 anni sono partite 170mila persone. Il racconto della povertà nelle comunità di origine di chi è costretto a emigrare, le storie drammatiche delle torture, i ricatti, le continue e pressanti richieste di pagamenti.
Il buco nero di questa rete internazionale è la Libia. Al centro del racconto di “PresaDiretta” il generale libico Al-Masri e il suo operato presso la prigione di Mitiga, i video pubblicati dall’attivista libico Husam El Gomati, la dolorosa testimonianza di un giovane sudanese torturato in quel centro di detenzione, il mandato di cattura della Corte penale internazionale, la scelta del governo di Giorgia Meloni di rimpatriarlo con un volo di Stato. “PresaDiretta” ha ricostruito gli accordi tra Italia e Libia: dal Trattato di amicizia e cooperazione siglato nel 2008 da Berlusconi e Gheddafi fino alle inchieste che hanno svelato il coinvolgimento di gruppi criminali e mafiosi libici nella gestione dei migranti.
E ancora, la tratta di esseri umani tra Tunisia e Libia a partire dalle sconvolgenti rivelazioni contenute nel Rapporto State trafficking, realizzato da un gruppo di ricercatori europei. Il video in esclusiva di “PresaDiretta” della vendita di migranti alla presenza di esercito libico e militari tunisini. Traffico smentito dal Ministero degli Esteri della Tunisia.
In studio, ospiti di Riccardo Iacona: Gabriele Del Grande, giornalista e scrittore, per ragionare sulle politiche migratorie e Francesco Cancellato direttore di Fanpage, per affrontare la vicenda dello spyware Paragon e dei tanti personaggi spiati.
“Trafficanti di uomini” è un racconto di Riccardo Iacona e Maria Cristina de Ritis con Antonella Bottini, Pablo Castellani, Marco Della Monica, Lorenzo Grighi, Elena Marzano, Roberta Pallotta, Laura Terrevoli, Emilia Zazza, Paolo Martino, Massimiliano Torchia.