(video) RICHARD GERE SU GIORGIO ARMANI: “Io ero giovane, credo avessi 29 anni, quando mi hanno chiesto di girare American Gigolò (…)
Mi hanno presentato questo designer, questo signor Giorgio Armani che doveva fare i costumi (…) Con i suoi abiti sono stato in grado di trovare il mio personaggio: mi hanno fatto muovere, comportarmi e anche pensare in un certo modo. Era timido, però era una persona molto gentile e amorevole, era davvero un grande artigiano: faceva tutto con le sue mani e aveva una grande attenzione per i dettagli… Lui è stato davvero una persona importante”CLIP VIDEO_ RICHARD GERE SU GAZA, L’UCRANIA E LA VIOLENZA DEL MOMENTO STORICO CHE VIVIAMO: “Quando abbiamo iniziato a lavorare al nuovo film sul Dalai Lama abbiamo cominciato a pensare: “ma guarda in che stato sta il mondo” con una violenza straordinaria che ci circonda, gente che non si parla più o gente che si parla senza avere un senso di gentilezza (…)Dobbiamo fare un passo indietro rispetto pazzia alla di questa vita, di questi titoli: di Gaza, dell'Ucraina, del Sudan eccetera. il Mondo sta diventando un mondo di estrema destra, tribale e ho pensato che forse [questo film e il suo messaggio] sono una medicina per correggere parte di questa pazzia”
CLIP VIDEO_ RICHARD GERE SU DONALD TRUMP E SULLA SITUAZIONE ATTUALE NEGLI USA: “È un momento estremamente oscuro negli Stati Uniti, ma lo vediamo anche in tutto il resto del mondo. Abbiamo un presidente che è decisamente strano e decisamente sui generis. Io non credo che nessuno capisca davvero chi sia, che cosa voglia fare, ma è furbo nella manipolazione di tutti: è stato eletto presidente due volte, abbastanza stranamente: due volte. Quindi è furbo, sa dove sono le paure della gente, le debolezze e sa avvantaggiarsene. Questo succede in tutte le forme di fascismo, quando ci sono delle debolezze nelle persone (…) Nei giorni immediatamente seguenti la sua elezione ha fatto dei tagli su denaro che andava nell'istruzione, in Africa, in medicina, in assistenza di base. Questo lo ha fatto dalla sera alla mattina. Avevamo un programma straordinario di sostegno che era stato voluto dal presidente precedente che ha salvato da 10 a 20 milioni di vite: non ha più voluto sovvenzionarlo e anche non ha più voluto sovvenzionare le mense dei bambini in America. È assolutamente strana questa cosa e nessuno capisce come sia potuto capitare in un Paese dove noi siamo sempre stati orgogliosi delle cose che abbiamo fatto, come questi programmi meravigliosi di aiuto. La democrazia e la gentilezza di base vanno via via scemando”