Oltre cento persone, all’Urban center di Enna, hanno assistito alla presentazione di “Immortali”, il nuovo libro del giornalista Attilio Bolzoni.
Tanto l’interesse attorno a un evento che ha visto la presenza, tra gli altri, delle delegazioni di tutte le strutture territoriali della Fillea Cgil siciliana. Tutti catturati dal dibattito scaturito dagli interventi dell’autore Attilio Bolzoni e del segretario generale della Fillea Cgil di Enna, Salvatore Carnevale, e moderato da Pietro Colletta, dell'Università di Palermo e presidente della società Dante Alighieri del comitato di Enna.Dall’incontro è emerso chiaramente, come dichiarato dall’autore, che «in Italia c’è sempre più mafia e sempre meno mafiosi. Sembra un paradosso ma è una cosa che preoccupa molto». In un fenomeno divenuto sempre più trasparente «dal momento che c’è una mafia che non si vede – ancora Attilio Bolzoni - perché non si manifesta all’esterno con la violenza delle armi. È una mafia molto pericolosa perché non ci sono le stragi, non c’è il sangue quindi per lo Stato la mafia non è più un’emergenza».
Una mafia, insomma, che è tutt’altro che morta ma che, al contrario, è viva e vegeta. Sta intorno a noi e si nutre dell’economia legale e illegale di ogni territorio. Mentre è in atto invece un tentativo generale di delegittimare e smontare pezzo per pezzo tutte le verità nate da quel congegno straordinario di ingegneria giudiziaria che fu il maxiprocesso di Falcone e Borsellino. Un disegno perverso che cerca di riportare le lancette dell’orologio a prima della stagione stragista dei corleonesi.
«Oggi si assiste al silenzio sulla mafia e al silenzio della mafia, che però continua a operare, a fare affari e a compenetrarsi con l’economia legale del territorio. E in un momento come quello attuale - ha concluso Salvo Carnevale - e in un territorio come quello di Enna, dove saranno avviati circa 5 miliardi di euro di appalti pubblici, è importante tenere alta l’attenzione. Perciò abbiamo simbolicamente ribadito l’impossibilità che non ci sia in atto il tentativo di soddisfare certi appetiti intorno a ingenti risorse pubbliche. Questo non è in discussione, gli interrogativi veri sono sugli strumenti a disposizione per contrastare il fenomeno mafioso capace di cambiar pelle ed eludere il controllo».