IL RITORNO DI KIRILL PETRENKO SUL PODIO DELL’ORCHESTRA RAI

 

@Più Luce

Segna l’attesissimo ritorno di Kirill Petrenko, il grande direttore russo naturalizzato austriaco, attualmente a capo dei Berliner Philharmoniker, il secondo concerto della stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma mercoledì 15 ottobre alle 20 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.

La serata è replicata giovedì 16 ottobre alle 20.30 con trasmissione in diretta su Rai Radio3 e venerdì 17 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni di Bologna nell’ambito del cartellone di Bologna Festival.

 

Petrenko ha un rapporto più che ventennale con l’Orchestra Rai. La diresse per la prima volta nel 2001, debuttando in Italia, con un memorabile Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa) di Richard Strauss, per tornare altre sei volte nel corso delle stagioni successive, toccando i repertori più svariati. Il concerto di ottobre è il suo ottavo con la compagine Rai: l’orchestra italiana che ha diretto maggiormente.

Dopo il suo debutto del 2001 è tornato a Torino nel 2002 con la Settima Sinfonia di Šostakovič; nel 2003 con il Concerto per violoncello in si minore di Dvořák interpretato da Mischa Maisky e il balletto L’Oiseau de feu (L’uccello di fuoco) di Stravinskij; nel 2013 – anno del bicentenario della nascita di Wagner in cui fu chiamato a dirigere il Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo) a Bayreuth – con una scelta di brani dalla Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei); nel 2016 con la Sinfonia “Haffner” di Mozart e la Sinfonia “Patetica” di Čajkovskij; e nel 2019 con due capisaldi del titanismo musicale: la Terza Sinfonia di Beethoven detta “Eroica” e il poema sinfonico Ein Heldenleben (Vita d’eroe) di Strauss; nel 2023 con i Drei Orchesterstücke op. 6 di Alban Berg e la Lemminkäinen Suite di Jean Sibelius.

 

Per la sua ottava volta sul podio dell’OSN Rai Petrenko propone le Lachische Tänze (Danze Lachiane), prima opera matura del compositore ceco Leoš Janáček. Una serie di arrangiamenti di danze popolari che attingono alle tradizioni della terra di provenienza del musicista. A seguire la suite da concerto tratta dal balletto Il mandarino meraviglioso di Béla Bartók. Un’esplosione incandescente di vitalità ritmica e timbrica, eseguita per la prima volta da Ernö von Dohnányi a Budapest nel 1928, due anni dopo lo scandalo della rappresentazione integrale del balletto, avvenuta a Colonia. Scabroso è infatti il soggetto di Menyhért Lengyel: una sordida vicenda che ha per protagonisti tre malviventi, una ragazza di cui si servono per adescare clienti e poi depredarli, e un enigmatico mandarino, che arde di desiderio per lei e le darà la caccia scatenando forze sovrannaturali.

Chiude la serata la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven, composta nei primissimi anni dell’Ottocento, nonostante l’apparente rispetto di molte abitudini del secolo precedente. Con i suoi contenuti estroversi ed eloquenti la pagina segna un passo significativo nella conquista di uno stile del tutto nuovo e originale da parte del compositore, adottando fra l’altro per la prima volta nel terzo movimento la forma dello Scherzo in luogo del tradizionale Minuetto.

I biglietti per i concerti a Torino, da 9 a 30 euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN Rai e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.

 

Per il concerto a Bologna: www.bolognafestival.it/


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