FRANCESCA INCUDINE TORNA CON "SA MASTRA" DEDICATO ALLA MAESTRA SARDA ANTIFASCISTA MARIANGELA MACCIONI

 


A sette anni dalla vittoria della Targa Tenco per il suo album “Tarakè”, ritorna Francesca Incudine, cantautrice siciliana, narratrice curiosa e delicata di storie di resilienza, soprattutto femminile. Non a caso il suo nuovo singolo, che si intitola “Sa Mastra” – che apre la strada all’album “Radica” che vedrà la luce il prossimo 17 ottobre (Moonlight/Ird) – è la storia Mariangela Maccioni, maestra resistente sarda che sfidò il fascismo a viso aperto rifiutandosi di tesserne le lodi durante le sue lezioni.

Non temo chi può uccidere il mio corpo, nello spirito è l’offesa”, disse quando nel 1937, il giorno del suo compleanno, i gendarmi dell’Ovra piombarono nella sua casa per poi portarla in prigione. Visse 39 lunghissimi giorni di reclusione, durante i quali pensò sempre ai suoi piccoli alunni di cui sentiva ancora le voci.

A lei è dedicato un murales in piazza Italia a Nuoro – da cui è tratta la copertina del singolo – commissionato dall’Anpi e opera di Francesco Del Casino.

Sa Mastra” è un altro ritratto di donna che si inserisce nella galleria musicale di Francesca Incudine, accanto a quello scritto per l’attivista pakistana per i diritti delle donne Sabeen Mahmud, uccisa a Karachi con quattro colpi di pistola il 24 aprile del 2015 (dal titolo “Zinda”, uscito come singolo e poi inserito in “Radica”) e a “No name”, per non dimenticare la tragedia della Triangle di New York, la fabbrica delle "camicette bianche", dove nel 1911 persero la vita 146 persone, molte delle quali giovani donne italiane provenienti soprattutto dalla Sicilia. Nel 2021 il brano è stato inserito in un corso della New Jersey City University sull’argomento, tenuto dalla professoressa Edvige Giunta.

L’ALBUM

Radica” è quello che non tutti sanno vedere; di un albero si guarda la chioma o il tronco, ma la radice è ciò che lo sostiene e lo rende ammirabile. “Radica” è fiducia nel messaggio da scoprire tra i cerchi concentrici del tronco che racconta, così come vuole fare questo nuovo progetto, ancora una volta. Tredici brani, tra folk e pop, si fanno Radica che protegge, rinforza, riscopre e mette in luce, Radica che riporta alla terra d’origine, ma che si intreccia con quella che accoglie. In un abbraccio orizzontale e verticale, i brani comunicano tra loro per restituire vissuti personali che si specchiano in scenari e fatti realmente accaduti o anche solo immaginati.

CREDITI “Sa Mastra”

Testo e musica: Francesca Incudine

Prod. Artistica: Manfredi Tumminello, Raffaele Pullara, Salvo Compagno

Francesca Incudine, voce

Manfredi Tumminello, chitarra

Raffaele Pullara, mandolino e fisarmonica

Salvo Compagno, percussioni

Davide Inguaggiato, contrabbasso


Registrato, mixato e masterizzato da:

Raffaele Pullara c/o Recraft Studio di Palermo

Etichetta:

Moonlight Records

Progetto grafico:

Pietro Grassi

Ufficio Stampa:

Daniela Esposito – Strategie di Comunicazione


Grazie alla presidente dell’Anpi di Nuoro Anna Cacciatori e il presidente provinciale Anpi Nuoro-Ogliastra Graziano Pintori per la concessione dell’immagine del murales di Mariangela Maccioni ad opera del maestro Francesco del Casino

CHI È FRANCESCA INCUDINE

Francesca Incudine è cantautrice e percussionista. Originaria di Enna, suona i tamburi a cornice dall’età di 13 anni. Ha vinto la Targa Tenco per il miglior album in dialetto nel 2018 con “Tarakè”. Numerosi i riconoscimenti: la partecipazione al Premio Andrea Parodi per la World Music che nel 2010 le ha fatto conquistare insieme alla Compagnia Triskele il primo posto con la canzone “Fimmini”, il cui testo porta la sua firma; numerosi i premi arrivati nel 2013, nell’ambito dello stesso contest, con il brano “Iettavuci” (Premio della Critica, Premio Miglior Testo, Premio Migliore Musica, Premio dei Bambini).

Nel 2014, al concorso nazionale per cantautori “L’artista che non c’era” il Primo Premio e il Premio Speciale Muovi la Musica. Nel febbraio 2015 viene invitata alla rassegna “Parabiago d’autore” a Parabiago per l’apertura del concerto di Davide Van De Sfroos.

A febbraio 2016 viene invitata, insieme all’Associazione Muovi La Musica, ad esibirsi a Casa Sanremo, al Palafiori, in occasione delle attività collaterali del Festival.

Ad aprile 2016 vince la session live del Premio InCanto, contest per emergenti che si svolge a Roma presso L’Asino che Vola, partecipando così alla finale di settembre dove conquista diversi riconoscimenti (Premio della Critica “Piero Calabrese”, Premio Miglior Performance, Premio Indiegeno Fest e l’accesso in finale al Premio Musica Controcorrente). Ad Agosto 2016 viene invitata ad Indiegeno Fest, festival di musica indipendente che si svolge nella provincia di Messina. Nello stesso mese vince il Premio Botteghe d’Autore ad Albanella (SA) conquistando anche una menzione come Miglior Arrangiamento con il brano inedito “Linzolu di Mari”.

Ad ottobre 2016 vince il premio nazionale Musica Controcorrente, ricevendo una menzione anche per la rivisitazione del brano “Lazzari felici” di Pino Daniele.

Nel mese di novembre dello stesso anno viene invitata come ospite per la rassegna “Mille papaveri rossi”, manifestazione dedicata a De André che l’ha vista esibirsi sul palcoscenico dell’Auditorium Enzo Ferrari con altre cantautrici, fra cui Mariella Nava.

L’estate del 2018 la porta a Karachi, in Pakistan, ospite del consolato italiano per esibirsi insieme all’orchestra Napa del conservatorio di Karachi riscuotendo, insieme alla sua band, un grande successo. (Qui l’ampio servizio della BBC: https://www.youtube.com/watch?v=9tO7zmWUFUs&t=1043s).

Nel 2018 esce il suo secondo disco dal titolo “Tarakè”, disco che vince la Targa Tenco 2018 come miglior album in dialetto.

Sempre ad ottobre del 2018 vince il Premio Bianca d’Aponte dedicato al cantautorato al femminile, aggiudicandosi anche il premio della critica “Fausto Mesolella” e la possibilità di realizzare un tour di 8 date grazie al Nuovo Imaie.

Il 2018 si conclude con la vittoria di un altro contest dal titolo “Fai volare la tua musica”, che nasce dalla collaborazione tra SIAE, Alitalia e Rockol, e che la vede tra le 36 proposte vincitrici che conquistano la possibilità di fare ascoltare la propria musica a bordo degli aerei Alitalia nel 2019.

Nell’aprile del 2021 il suo brano “No name” è inserito in un corso della New Jersey City University sull'incendio della Triangle di New York – la fabbrica della "camicette bianche" – dove nel 1911 persero la vita 146 persone, molte delle quali giovani donne italiane provenienti soprattutto dalla Sicilia. La canzone è presente anche sul portale dedicato alla raccolta delle fonti sull’evento storico e il testo si trova in apertura al libro “Talking to the Girls” di Edvige Giunta.

Nello stesso mese un altro suo brano, “Zinda”, dedicato all’attivista per i diritti umani pakistana Sabeen Mahmud, viene presentato in anteprima mondiale dal “T2F” di Karachi.


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