Si è conclusa la XV edizione di Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio, promosso dall'Associazione Arketipos in collaborazione con il Comune di Bergamo e Accademia Carrara.
L'appuntamento, riconosciuto a livello internazionale come piattaforma d'eccellenza dedicata alla cultura della progettazione del Paesaggio, conferma ancora una volta la sua capacità di unire multidisciplinarietà, progettazione di qualità, arte, e ricerca scientifica.Con questa edizione, Landscape Festival ha confermato la sua vocazione a fare di Bergamo una capitale internazionale della cultura della progettazione del Paesaggio, capace di ospitare e generare visioni sul futuro delle città. Un percorso lungo 15 anni, che ha trasformato la manifestazione in un laboratorio unico in cui architettura, arte, natura e urbanistica si incontrano per immaginare ecosistemi urbani più resilienti, inclusivi e sostenibili.
Il tema di quest'anno, New Urban Ecosystem, ha posto al centro la sfida di ripensare le città come organismi vivi, resilienti e inclusivi. A interpretarlo è stata Sarah Price, tra le figure più apprezzate del landscape design internazionale, che ha trasformato Piazza Vecchia in un paesaggio immersivo di cromie, texture e biodivers
La partecipazione di pubblico e professionisti ha registrato numeri straordinari: gli incontri dell'International Meeting hanno registrato il tutto esaurito con prenotazioni da oltre venti nazioni, i seminari e le masterclass hanno esaurito i posti disponibili con largo anticipo e l'International Seminar ha visto crescere le iscrizioni del 20% rispetto al 2024. Un successo che dimostra come Bergamo sia ormai diventata un punto di riferimento internazionale per il dibattito e la formazione sui temi green e la cultura della progettazione del paesaggio.
Accanto alle collaborazioni storiche con Pedrali, Mapei e
Tra gli allestimenti particolarmente apprezzati dal pubblico, quello all'Antico Lavatoio di via Mario Lupo, trasformato in un giardino urbano capace di intrecciare storia, biodiversità e rigenerazione, dimostrando come anche i luoghi più antichi possano rinascere grazie a un approccio paesaggistico.
Momento particolarmente significativo della chiusura è stato il discorso finale di Sarah Price, che ha ringraziato Bergamo e Arketipos con parole commosse: "Ho incontrato persone straordinarie, ascoltato relatori ispiratori e torno a casa con idee e stimoli che mi hanno profondamente cambiata. Creare un giardino non significa solo avere buone piante, ma un team unito e appassionato: veri garden makers. Guardandoci attorno, in questo teatro e in questa città meravigliosa, sento la forza delle relazioni e delle nuove amicizie nate qui. Un grazie sincero ad Arketipos per rendere possibile tutto questo, ogni anno con coraggio e generosità”.
15 ANNI DI LANDSCAPE FESTIVAL IN NUMERI
Con la XV edizione si chiude un percorso lungo 15 anni che ha consacrato Landscape Festival come piattaforma di riferimento a livello mondiale per la cultura del paesaggio. Un evento capace di generare visioni e progetti concreti, di attrarre professionisti e studenti da ogni parte del globo e di coinvolgere una comunità sempre più ampia.
Nel corso delle sue edizioni, il Festival ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi - tra cui il Premio Città del Paesaggio – Bergamo e la Medaglia del Presidente della Repubblica - e ha donato alla città progetti di riqualificazione di grande valore, come il concept firmato da Nigel Dunnett.
I numeri raccontano la forza di questa esperienza:
oltre 1.000 iscritti all'anno da più di 30 Paesi
200 relatori internazionali coinvolti in oltre 50 talk ed eventi
una Summer School internazionale frequentata da studenti di tutto il mondo
6 concept per spazi pubblici cittadini, tra cui il progetto esecutivo di Via Autostrada
una media di 300.000 visitatori ogni anno
il sostegno di 69 aziende partner, la partecipazione di 6 istituti scolastici, 5 università e l'impegno di 40 volontari
5 progetti di alta formazione internazionale organizzati ogni anno
2 mostre temporanee e 10 allestimenti di green design
l'impiego di circa 12.000 piante nel corso di ogni edizione
Non solo numeri, ma segni tangibili di un Festival che unisce cultura, natura e innovazione, facendo di Bergamo una delle capitali della green economy, laboratorio internazionale permanente nella cultura del paesaggio.