Apre la stagione 2025/2026 dello Spazio Diamante lo spettacolo Candido, scritto da Tobia Rossi ed Eleonora Beddini.
Un monologo forsennato in cui il protagonista, interpretato da Michele Savoia (attore che da anni si divide tra teatro, cinema e serie TV), porta sulla scena 28 personaggi. I ritmi sono serrati e gli stili spaziano dalla stand-up comedy al musical, dal teatro classico al thriller.
Si tratta di una riscrittura moderna del Candido di Voltaire, che indaga sugli stereotipi e i pregiudizi riguardo ai corpi non convenzionali nella narrazione cinematografica e teatrale.
Durante un provino, più nervoso del solito e nauseato dall’ennesimo ruolo stereotipato di “amico grasso e buffo”, Candido si trova davanti a una produttrice distratta, a un agente troppo sincero e a una relazione sentimentale tossica. La tensione esplode: forse quello che vive non è il migliore dei mondi possibili ed è tempo di dare una svolta. Forse è anche giunto il momento di usare quella pistola che porta sempre nello zaino…
“I corpi non convenzionali, nella narrazione del cinema e del teatro, vengono molto spesso desentimentalizzati, desessualizzati e ridicolizzati, relegati al ruolo della spalla simpatica o della persona con gravi problemi.Eppure tutti i corpi hanno una vita normale, sentimentale e anche sessuale.Nel nostro Candido, il percorso di consapevolezza passa anche attraverso disturbi alimentari, relazioni tossiche e tutto ciò che i pregiudizi possono comportare.”
Michele Savoia – attore versatile che spazia dalla prosa al musical, dal cinema internazionale al mondo dei Me contro Te – si mette a nudo nell’interpretazione del protagonista di questo monologo con canzoni, sospeso tra musical e stand-up, tra confessione intima e avventura pop.
Un’opera che è insieme:
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un aggiornamento contemporaneo del Candido di Voltaire,
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una fiaba musicale originale, che strizza l’occhio a La La Land e agli one wo-man show di Rachel Bloom,
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un gioco che rievoca con ironia il film di Joel Schumacher Un giorno di ordinaria follia.
Tra leggerezza e gravità, tra divertimento e sentimento, la parabola di Candido diventa la parabola di ogni corpo “difforme” che trova la voce per gridare il proprio desiderio di essere visto, riconosciuto e legittimato per quello che è, senza compromessi e senza etichette.
MICHELE SAVOIA
CANDIDO
di Tobia Rossi | Eleonora Beddini
con… altri 28 personaggi