L’opera integrale del 1882 di Primo Levi, con un’introduzione del noto divulgatore, offre uno sguardo sull’Abruzzo di sorprendente attualità. Edito da Solfanelli.
Abruzzo
forte e gentile! Abruzzesi forti e gentili!
Quante
volte abbiamo sentito o utilizzato queste espressioni come fossero un
proverbio, un antico modo di dire che si perde nei secoli, nella storia e nella
memoria del popolo abruzzese.
Ma
da dove nasce realmente questa massima?
Il
merito di aver coniato questa fortunata espressione va a Primo Levi
(1853-1917), scrittore e giornalista ferrarese che nel 1883 (ma sul
frontespizio 1882) pubblicò un libro dal titolo emblematico: Abruzzo
forte e gentile. Impressioni d'occhio e di cuore.
Nel
2025 esce per i tipi della Solfanelli Editore di Chieti l’edizione
critica di “Abruzzo forte e gentile. Impressioni d'occhio e di cuore” a
cura di David Ferrante. Il volume ripropone per la prima volta dopo l’edizione
ottocentesca il testo integrale dell’opera che ha consegnato alla storia la
celebre definizione della regione e dei suoi abitanti.
David Ferrante è scrittore e saggista, noto per il suo lavoro di divulgazione sulla cultura abruzzese, torna a sorprenderci con una nuova chicca. I suoi studi spaziano dal folklore (pantafiche, mazzamurelli, magare, ammidia, fantasmi e altre figure magiche) alla storia locale, con l’obiettivo di valorizzare le radici e i misteri della sua regione (AbruzzoMagico.it).
Dopo una ristampa ridotta nel 1976, questa nuova edizione restituisce i passaggi omessi, accompagnati da un’introduzione del curatore. Il libro, pubblicato originariamente nel 1882, deve la sua fama all’aver coniato l’espressione “Abruzzo forte e gentile”, divenuta proverbiale. La copertina originale era impreziosita da un'acquaforte di Francesco Paolo Michetti.
Un
viaggio nell'Abruzzo che (forse) non ti aspetti
L’itinerario di Levi porta alla scoperta di un Abruzzo ancora poco conosciuto agli stessi italiani dell’epoca. Partendo da Roma, l'autore valica le montagne che sono sia fonte di ispirazione artistica che baluardo difensivo, descrive le campagne feconde, la vita sociale de L’Aquila sotto i portici, e tocca luoghi simbolo come Sant’Eusanio Forconese, Lucoli e i castelli di Gagliano e Ocre. Fino ad arrivare al mare, da lui considerato una risorsa ancora da valorizzare. Levi non si limita ai paesaggi: analizza la vita politica, rievoca la figura di Celestino V e celebra artisti come Michetti, Patini, Braga, Tosti e un giovane Gabriele d’Annunzio.
Le
parole del Curatore
«Curare questa edizione - dichiara David Ferrante - è stato come riportare alla luce una mappa perduta. Le pagine di Levi non sono solo un affresco storico e poetico, ma rivelano intuizioni di straordinaria modernità. Parlano di biodiversità da tutelare, di un'identità forte ma aperta, di un territorio da scoprire nella sua autenticità. È un'opera che parla all'Abruzzo di oggi, ricordandogli le sue radici per proiettarlo nel futuro».
Uno
slogan nato qui.
Il
volume si chiude ribadendo i due aggettivi che lo definiscono. Levi attribuisce
alla “forza” il significato di cosa buona e necessaria, e alla “gentilezza”
l'eleganza, le bellezze e le nobiltà. «E qua vive una gente forte veramente e
gentile; buona e intelligente...», scrive, in un passaggio che è insieme
descrizione e auspicio per una regione il cui carattere, oggi come allora, si
fonda su questa duplice anima.
Informazioni
Libro
Titolo:
Abruzzo forte e gentile. Impressioni d'occhio e di cuore
Autore:
Primo Levi
Curatore:
David Ferrante
Editore:
Solfanelli Editore
Pagine:
144
Prezzo:
12 €