Palmisano, marcia d’argento ai Mondiali di Tokyo. Video

 


ROMA – “Siamo come Alcaraz e Sinner!”, dice María Pérez dopo aver slacciato le scarpe di Antonella Palmisano. Dopo averla attesa al traguardo, abbracciata nelle bandiere spagnola e italiana. L’italiana è argento ai Mondiali, nella 35 km di marcia, Pérez è oro. Inarrestabili. Palmisano lascia la pista in sedia a rotelle, dopo 2h42’24” di sofferenza, crampi allo stomaco, umidità estrema.

E’ un’impresa quella della pugliese 34enne, che già a Tokyo quattro anni fa s’era presa l’oro olimpico nella 20 km. Ai Mondiali non era mai andata oltre due bronzi (2017 e 2023, sempre sulla distanza “corta”).

La 35 km è una disciplina terribile, giovane, comparsa da poco nei programmi internazionali. Palmisano l’aveva sperimentata solo a maggio scorso, agli Europei a squadre, dove era arrivata seconda. Anche lì, manco a dirlo, davanti a lei c’era Pérez, la grande amica. La spagnola a Budapest 2023 aveva già fatto doppietta (20 e 35 km).


Palmisano tornerà in gara sabato prossimo sulla 20 chilometri. Nelle venti edizioni dei Mondiali, soltanto altre due azzurre hanno vinto almeno tre medaglie: Fiona May due ori, un argento e un bronzo nel lungo, Antonietta Di Martino un argento e due bronzi nell’alto.

“Sono contenta di aver portato a casa una medaglia che mi mancava e contenta anche che abbia vinto Maria Perez. Al suo cambio di ritmo non ci sono stata, ma posso dire ancora la mia. Il bello dello sport è anche questo, ho trovato in lei un’amica vera, mi ha ridato la motivazione dopo la delusione dell’anno scorso e ci siamo anche allenate insieme”.

“Negli ultimi dodici chilometri ho avuto crampi costanti a ogni giro di boa, ai piedi e alle gambe- ha raccontato ancora Palmisano- Ho anche pensato di fermarmi, ma continuavo a ripetermi che non poteva essere come Parigi e nonostante tutto ho voluto arrivare al traguardo. È bello vedere gente in questo stadio, che avevo trovato vuoto ai Giochi. Quella dei 35 km è una sfida che era nata per gioco, con il mio marito-coach Lorenzo Dessi, e sono felice anche per lui”.

Fonte Agenzia DIRE - www.dire.it

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