"La sapienza comincia nella meraviglia." Socrate
Nel corso della storia, l’uomo ha sempre cercato di comprendere i propri limiti e di misurare la propria esistenza rispetto a qualcosa di superiore. In questo quadro, Zeus emerge come simbolo della misura e della giustizia cosmica, il dio supremo che non tollera l’eccesso, la superbia o l’abuso di potere. Egli incarna la necessità di equilibrio tra l’uomo e il cosmo, tra l’individuo e la collettività, tra il desiderio di dominio e la responsabilità. La sua figura suggerisce che la sapienza non è un dono immediato, ma una conquista che richiede sofferenza, riflessione e autocontrollo. La sofferenza, quindi, non è semplicemente un ostacolo da evitare: è un mezzo indispensabile per acquisire quella comprensione profonda che consente di interpretare l’universo e i rapporti tra gli esseri viventi.
Cinema e innovazione tecnica
Con l’avvento della sincronizzazione tra parola e immagine, il cinema ha guadagnato una nuova dimensione espressiva. Tuttavia, la scoperta tecnica da sola non basta a garantire la qualità artistica. Il cinema muto, con il suo linguaggio visivo e la mimica espressiva, aveva già esplorato mondi di emozioni e possibilità narrative. La sincronizzazione del suono ha aperto nuove porte, ma se per farle spazio si trascurano le altre dimensioni, il progresso rischia di diventare sterile. La lezione è chiara: ogni innovazione deve essere guidata dalla saggezza e dalla comprensione dei limiti.
Uomo, natura e consapevolezza
La vita quotidiana è costellata di dilemmi come la rinuncia a sé stessi o la megalomania. Nessuno può offrire una risposta universale, ma ciascuno può imparare dall’esperienza. La consapevolezza dei propri limiti, la capacità di riflettere e di mettersi in discussione, è ciò che distingue l’essere umano dalle altre creature. Eppure, la linea tra istinto e ragione è incerta, e la presunzione umana tende a negare agli animali forme di intelligenza che potrebbero ridimensionare la nostra supremazia.
La ricerca della sapienza
I problemi più stimolanti sono quelli che non ammettono soluzioni definitive. La rinuncia a sé, la lotta contro l’eccesso, il tentativo di comprendere il cosmo e la natura della coscienza rimangono sfide aperte. La ricerca della verità richiede pazienza, introspezione e equilibrio tra desiderio di sapere e accettazione dei propri limiti.
Medicine tradizionali, fitoterapia e meridiani
Medicina tradizionale cinese (MTC)
La MTC interpreta la salute come equilibrio tra Yin e Yang e armonia dei cinque elementi. Ogni disturbo nasce da squilibri energetici, e la guarigione avviene ristabilendo la misura tra forze opposte. La sofferenza diventa un indicatore di squilibrio e una guida verso la consapevolezza dei propri limiti energetici.
Ruolo energetico e spirituale dei 14 meridiani principali
- Polmone (LU) – Energia del respiro e capacità di lasciar andare. Spiritualità: apertura alla vita e al cambiamento.
- Intestino crasso (LI) – Eliminazione delle tossine fisiche ed emotive. Spiritualità: capacità di separare il superfluo dall’essenziale.
- Stomaco (ST) – Digestione e assimilazione. Spiritualità: nutrimento della mente e del corpo.
- Milza (SP) – Trasformazione e distribuzione delle energie. Spiritualità: fiducia in sé e equilibrio emotivo.
- Cuore (HT) – Centralità dell’amore e vitalità. Spiritualità: armonia con se stessi e con gli altri.
- Intestino tenue (SI) – Distinzione tra puro e impuro, capacità di discernimento. Spiritualità: chiarezza mentale e discernimento.
- Vescica urinaria (BL) – Conservazione e scarico dell’energia vitale. Spiritualità: purificazione emotiva e mentale.
- Rene (KI) – Fondamenta energetiche e vitalità. Spiritualità: forza interiore, paura e coraggio.
- Pericardio (PC) – Protezione del cuore e relazioni armoniche. Spiritualità: equilibrio emotivo e sociale.
- Triplice riscaldatore (TE/SJ) – Regolazione dell’energia tra corpo superiore, medio e inferiore. Spiritualità: adattamento e flusso armonico.
- Fegato (LV) – Movimento dell’energia e rimozione degli ostacoli. Spiritualità: visione chiara, creatività e libertà interiore.
- Vescicola biliare (GB) – Decisione e azione. Spiritualità: coraggio e capacità di scegliere.
- Rene straordinario (Ren Mai) – Connessione tra corpo, mente e spirito. Spiritualità: energia ancestrale e rigenerazione.
- Vaso concezione (Du Mai) – Centralità energetica e integrazione yin-yang. Spiritualità: crescita spirituale e auto-realizzazione.
Ayurveda
Nell’Ayurveda, la salute dipende dall’equilibrio dei tre dosha: Vata, Pitta e Kapha. L’eccesso o la carenza di uno dei dosha genera malattia. L’Ayurveda incoraggia moderazione nell’alimentazione, nel comportamento e nello stile di vita e considera la sofferenza come insegnamento necessario per raggiungere equilibrio e comprensione.
Medicina tibetana
La medicina tibetana considera corpo, mente e spirito come un sistema unico. La salute dipende dall’equilibrio dei tre umori: lung, tripa, badkan. Anche qui, la misura e la moderazione sono principi fondamentali, e il dolore indica squilibri da correggere.
Omeopatia unicista
L’Omeopatia Unicista vede la malattia come espressione della risposta vitale dell’organismo. Il rimedio omeopatico stimola la capacità di autoregolazione del corpo e della psiche. Non si sopprime il sintomo, ma si guida il sistema a ritrovare equilibrio, evidenziando il legame tra sofferenza e saggezza interiore.
Fitoterapia energetica e spagirica
La fitoterapia spagirica, ripresa da Santa Ildegarda, dai codici benedettini e da Paracelso, usa le proprietà energetiche delle piante per ristabilire armonia nel corpo e nello spirito. Ogni pianta possiede qualità energetiche e spirituali, e la preparazione spagirica ne amplifica le proprietà. La malattia è sintomo di squilibrio spirituale ed energetico, e la guarigione avviene ristabilendo la misura tra le forze interne ed esterne.
Conclusione: la misura come chiave universale
Tutte queste discipline confermano che la sofferenza, la riflessione sui limiti e l’equilibrio sono strumenti universali di crescita. Non si tratta solo di curare il corpo, ma di educare l’uomo a riconoscere i propri confini, rispettare le leggi naturali e sviluppare una saggezza pratica.
Ovunque ci sia tensione tra potenzialità e limite, la misura diventa il criterio fondamentale. La meraviglia, come sottolineava Socrate, è la forza motrice della sapienza. Di fronte all’infinito, la curiosità e il desiderio di comprensione spingono l’uomo a cercare armonia.
Zeus ci ricorda che l’eccesso porta punizione; il cinema insegna che la tecnica senza consapevolezza è inutile; la natura mostra che l’intelligenza non è esclusiva dell’uomo; la medicina tradizionale indica che l’equilibrio è essenziale; la fitoterapia spagirica insegna come l’armonia con le forze vitali e spirituali favorisca il benessere.
Tutti questi insegnamenti convergono in un unico principio: la misura, la riflessione e la comprensione sono la chiave della vera sapienza, e solo riconoscendo questa verità l’uomo può aspirare a una grandezza autentica, equilibrata e duratura.
Carlo Di Stanislao