L’amore impossibile, recital-concerto di Cristina Zavalloni accompagnata al pianoforte da Enrico Zanisi
Si svolgeranno dal 3 al 5 ottobre le giornate finali del Premio Riccione per il Teatro, storico concorso per testi teatrali nato nel 1947 e giunto alla 58a edizione.
Accanto alle premiazioni, in calendario il 4 ottobre, il programma propone spettacoli e incontri in uno dei luoghi più rappresentativi di Riccione, il Cocoricò, simbolo internazionale della nightlife che per tre sere abbandona le luci del dancefloor e si trasforma in palcoscenico teatrale.Si inizia venerdì 3 ottobre, alle 21, con una serata in onore di Dacia Maraini, Presidente di giuria del Premio Riccione e voce tra le più importanti della nostra letteratura, tradotta in quasi trenta lingue, autrice di numerose opere teatrali, oltre che di romanzi, racconti, poesie e saggi.Vincitrice dei due più importanti premi letterari italiani (il Campiello nel 1990 con La lunga vita di Marianna Ucrìa e lo Strega nel 1999 con Buio), Maraini ha più volte legato il suo nome anche al Premio Riccione per il Teatro, conquistando ben cinque riconoscimenti nell’arco di trent’anni. Entra per la prima volta nel palmarès riccionese nel 1975, ricevendo il Premio “Paolo Bignami” per Don Juan, bissato l’anno seguente con Reparto speciale antiterrorismo. Nel 1978 e nel 1981 arriva il riconoscimento più ambito (allora denominato Premio Nazionale Riccione ATER), prima per la pièce Clitennestra e poi per Lezioni d’amore. Il legame non si affievolisce nemmeno in anni più recenti, come dimostra il Premio “Marisa Fabbri” assegnatole nel 2007 per Notarbartolo, un uomo giusto.
Per celebrare questa lunga serie di successi, iniziata esattamente 50 anni fa e senza precedenti nei 78 anni di storia del concorso, Riccione Teatro conferirà a Dacia Maraini il Premio Riccione alla carriera.
Prendendo spunto dal libro Caro Pier Paolo, in dialogo con Lorenzo Pavolini la scrittrice ricostruisce il suo legame con Pier Paolo Pasolini, ma anche con Alberto Moravia, Elsa Morante, Maria
Il fitto calendario di sabato 4 ottobre si apre con l’ormai classico focus del Premio Riccione sulla drammaturgia europea, appuntamento imperdibile per autori e appassionati di teatro. Grazie a una collaborazione con PAV e
Alle 18:30 sale sul palco un altro protagonista della nuova drammaturgia, Jacopo Giacomoni, con il monologo È solo un lungo tramonto. Originale congegno teatrale che mette in scena una memoria slogata dalla demenza, il testo ha vinto la menzione speciale “Franco Quadri” al Premio Riccione 2023. Insieme ad altri cinque giovani autori, Giacomoni è poi stato selezionato per il programma internazionale Nuova scena italiana nel mondo, promosso da Ministero degli Affari Esteri e Riccione Teatro, e ha partecipato a un’importante residenza artistica in Cile. Proprio in quell’occasione ha composto il suo ultimo testo, Tacet, tra i finalisti del nuovo Premio Riccione.
La sua performance è quindi il perfetto preludio per le premiazioni del 58° Premio Riccione, in programma alle 20:30 sotto la piramide di
Sul palco salgono anche i giurati Concita De Gregorio, Lino Guanciale, Graziano Graziani, Claudio Longhi, Lorenzo Pavolini, Maura Teofili, Walter Zambaldi e la presidente di giuria Dacia Maraini, insignita del Premio Riccione alla carriera per il contributo intellettuale dato al concorso riccionese in oltre trent’anni. Durante la serata vengono svelati i vincitori del Premio Riccione per il Teatro, dedicato dal 1947 a copioni non rappresentati, e della sua sezione per
Il gran finale del weekend riccionese è in programma sempre al Cocoricò domenica 5 ottobre, alle 21, con l’anteprima della stagione teatrale 2025/26. Il regista Luca Guadagnino, già candidato all’Oscar e vincitore del Leone d’argento, debutta alla regia teatrale insieme a Stella Savino portando in scena Stabat Mater, capolavoro di Antonio Tarantino. Interpretato da Fabrizia Sacchi, Stabat Mater è il lamento tragico, sarcastico e grottesco di Maria Croce, donna del Sud emigrata a Torino, per la perdita del figlio Giuvà. Straordinaria commistione di ispirazione religiosa e vena dissacratoria, scritta in un dialetto napoletano contaminato, l’opera ha vinto il Premio Riccione 1993 ed è una delle massime testimonianze del talento di Tarantino.
Organizzato da Riccione Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia- Romagna
Riccione Teatro è un’associazione culturale promossa da Comune di Riccione e ATER Fondazione (enti soci), con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna. Creata per promuovere il teatro contemporaneo, organizza il Premio Riccione per il Teatro e la sua sezione under 30, il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”. A questo concorso, biennale, alterna il Riccione TTV Festival, momento di riflessione sui nuovi linguaggi per la scena. Cura inoltre la programmazione teatrale di Riccione e custodisce l’Archivio-biblioteca del teatro contemporaneo (oltre 6.000 copioni e 4.000 video). “Per l’impegno da sempre profuso verso la promozione della