Intervista a cura di Domenico Carriero
Clarissa D’Avena non è solo la sorella di Cristina, ma anche la sua
addetta stampa da tantissimi anni. Cresciuta con le stesse sigle che hanno
fatto sognare milioni di bambini, è stata la prima fan di Cristina e ancora
oggi continua a seguirla con passione e dedizione. Dal debutto allo Zecchino
d’Oro fino al lavoro dietro le quinte, Clarissa ci racconta il suo percorso, il
loro legame indissolubile e l’emozione di condividere ogni giorno l’affetto del
pubblico.
Clarissa, quando c'è Cristina ci sei anche tu in quanto sua addetta a
stampa da tantissimi anni. Come si è passati da essere sorella di Cristina a sua
addetta a stampa?
Noi abbiamo un bellissimo rapporto; siamo due sorelle che si amano
alla follia e quindi sono stata una fan come tutti perché sono cresciuta
anch'io con le sigle dei suoi cartoni animati. Un giorno ho chiesto se potevo
avere la possibilità di aiutarla anche in ambito lavorativo e la casa
discografica mi ha dato quest'opportunità. Così, da un gioco è diventata una
professione.
Io sono stata forse la sua prima fan anche perché ero la prima ad ascoltare le sigle, anzi lei mi chiedeva spesso cosa ne pensassi delle sue sigle. Davo i miei suggerimenti, quindi assolutamente io sono stata la sua primissima fan e lo sono tuttora!
Anche tu hai debuttato allo Zecchino d’Oro, nell’edizione 1978 con “E
L’Arca Navigava”. Che ricordo hai di quell'esperienza?
Avevo tre anni e mezzo, ero molto timida, ma ricordo benissimo quell’esperienza: sono entrata per cantare la mia canzone in un fiume di lacrime perché il mio cane Willy era scappato e tutti lo stavano cercando. Però ricordo bellissimo anche perché dopo questa partecipazione sono poi rimasta all'interno del Piccolo Coro dell'Antoniano diretto da Marielle Ventre ed è stata una scuola della verità importantissima.
Perché poi hai scelto di non continuare con la musica?
In realtà a me piace tantissimo cantare però ho sempre amato lavorare dietro le punte, che è quello che faccio. Mi hanno chiesto tantissime volte di fare un pezzo con Cristina e non è escluso che un giorno possa accadere.
Quanto ti arriva dell'affetto che il pubblico trasmette quando guarda
i concetti di Cristina? Perché noi sappiamo pure che tu hai addirittura un fan
club!
Sì, una pagina a me dedicata, “Clarissa D’Avena fan page”. Mi emoziono
sempre quando vedo il pubblico contento, quando arriva semmai una ragazza piangendo
davanti a Cristina perché mi ricorda quei momenti dell'infanzia,
dell'adolescenza. E non ti nego che mi vengono gli occhi lucidi a vedere
insomma quanta gente ama Cristina.