Un euro per un sogno: la Valle del Belice apre le porte al turismo 'Leisure-learning'

 


VALLE DEL BELICE – Una proposta originale e inclusiva, che ha catturato l'attenzione di tanti e ha trasformato un sogno in realtà per venti fortunati selezionati.

È questo lo spirito di "Leisure-learning weekend a 1 Euro nella Valle del Belìce", l’iniziativa promossa dal GAL Valle del Belìce in collaborazione con operatori turistici e culturali del territorio. Un'opportunità unica per vivere un'esperienza autentica, al costo simbolico di un euro.

La chiamata per le candidature, aperta a tutti i maggiorenni, ha generato un grande entusiasmo. Per essere tra i 20 partecipanti, era necessario inviare un breve video motivazionale, un requisito che ha permesso agli organizzatori di conoscere le passioni e le aspettative dei candidati. E tra i fortunati selezionati, c'eravamo anche noi della redazione, pronti a vivere in prima persona questa indimenticabile esperienza che unisce il viaggio all'apprendimento pratico.


Dal 22 al 24 agosto 2025, un weekend intenso e ricco di emozioni ci ha portato alla scoperta dei tesori nascosti del Belìce, con un focus speciale sui mestieri e le tradizioni della Valle. La promessa era quella di un'immersione totale nella vita e nelle comunità locali, e l'esperienza ha superato ogni aspettativa.

Un'emozione dopo l'altra. Un susseguirsi di scoperte, sorrisi e bellezza autentica. Questo è il ricordo che i partecipanti si sono portati a casa dopo un weekend straordinario. Non è stato solo un viaggio, ma un'immersione profonda in un territorio che non si limita a paesaggi mozzafiato, ma è fatto soprattutto di persone, storie e un'accoglienza che ti entra nel cuore.

Il nostro viaggio è iniziato a Castelvetrano, nell'Hotel & Spa che ci ha accolti e ci ha subito fatto sentire a casa. Da lì, il programma si è snodato in un crescendo di esperienze uniche tra Salemi, Santa Margherita Belìce, Partanna e Gibellina. Ogni luogo ha svelato una parte del suo animo, fatto di storia, rinascita dopo il terremoto e un'indomabile vitalità. Workshop, escursioni e cene hanno scandito il tempo, lasciando spazio alla curiosità e all'apprendimento. Mentre un gruppo si cimentava nella panificazione e un altro nella pasticceria, noi a Sciacca abbiamo avuto la straordinaria opportunità di partecipare a un laboratorio di corallo, un'esperienza che unisce arte, storia e una sapienza antica. 


Nel laboratorio di Sabrina Dulcimascolo, apprezzata orafa siciliana, abbiamo scoperto un universo affascinante. Sabrina ci ha guidati con maestria attraverso le origini e le tecniche di lavorazione del Corallo di Sciacca, una tradizione artigianale che rischiava di perdersi e che lei, con tenacia, ha saputo far rivivere. Passare dal grezzo alla realizzazione di un piccolo ciondolo è stato un momento magico, un'esperienza che ti fa sentire parte di una storia millenaria. Quel ciondolo non è solo un gioiello, ma il ricordo tangibile di un'emozione e di una connessione profonda con la cultura siciliana e con il sapere fare con le proprie mani.


Le emozioni provate sono state intense e variegate: dalla meraviglia di fronte al paesaggio, alla gioia di scoprire un mestiere antico, fino alla profonda gratitudine per l'accoglienza ricevuta. La Valle del Belìce è uno scrigno di tesori, e il più grande di tutti è l'anima dei suoi abitanti: persone ricche di generosità, di un sapere antico e di una sapienza fatta di semplicità e cuore.

Questo viaggio è stato un successo grazie a tante persone: ai siciliani che lo abitano, a chi ha scelto di restare e a chi ha deciso di tornare alle proprie origini. Un ringraziamento speciale al team del GAL Valle del Belìce e a tutti gli organizzatori che hanno creato un evento così impeccabile

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